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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO R oma, capitale del mondo: questo è quello che dicevano i nostri antenati e questo è ciò di cui parla il nostro titolo. La città sta attraversando momenti difficili ultimamente e noi vorremmo idealmente consolarla scrivendo le ragioni per cui rimane, nono- stante la spazzatura e la malfun- zionante metropolitana, nono- stante la criminalità e un consiglio comunale traballante, uno dei luoghi più magici del mondo. E cosa c'è di meglio del Grande Schermo, della settima arte dell'umanità, per portare un po' di magia nella nostra vita quotidiana e in quella di Roma? Facciamo una passeggiata idea- le, quindi, attraverso cinque delle più famose location cine- matografiche della Città Eterna, per ricordare a noi stessi e al mondo che Roma vince sempre, sempre e comunque su tutto, grazie alla sua bellezza. Ecco a voi, Roma caput mundi! 1.La Fontana di Trevi Beh, devo cominciare dalla Fontana di Trevi perché qui si è svolta una delle scene più famo- se della storia del cinema mon- diale: Anita Ekberg, capelli lun- ghi e ondulati sulle spalle nude, vestita di nero, muove dolce- mente le sue curve burrose e i suoi passi nella fontana, invitan- d o u n g i o v a n e e b e l l i s s i m o Marcello Mastroianni a seguirla. Questo è il cuore de La Dolce Vita di Federico Fellini, il sim- bolo stesso di ciò che il film rap- p r e s e n t a v a : u n a d e c a d e n z a gioiosa e rispettosa, un amore spensierato, come si può vivere solo assaporando libertà e ric- chezza dopo anni di povertà e guerra. Quando Anita - che allora sembrava così esotica a noi ita- liani, così bionda e algida a un popolo abituato alla sensualità focosa della Loren e della Lollo, o alla dolorosa attrattiva di Anna M a g n a n i - è e n t r a t a n e l l a Fontana di Trevi, quando lei e Mastroianni vi si sono baciati, l'Italia si è innamorata di nuovo di sè: abbiamo visto tornare il cuore, l'amore e la leggerezza che ci apparteneva da sempre, abbiamo visto il nostro paese di nuovo bello. Quindici anni dopo la fine della guerra, quella pas- s e g g i a t a e q u e l b a c i o n e l l a Fontana di Trevi ci hanno detto che eravamo pronti ad amare e a tornare a vivere. 2. Il Pantheon "Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci, rerum magna p a r e n s e t m o r i e n t e m o r i e n t e m o r i : " Q u i g i a c e R a f f a e l l o : quando era vivo, Madre Natura temeva d'esser da lui conquista- ta. Ora che è morto, lei teme di morire. Con queste parole, il poeta Pietro Bembo ha voluto ricorda- r e e o n o r a r e i l t a l e n t o d i Raffaello, l'artista che ha portato la natura a temerlo, tanto grande era la sua capacità di dipingerla, e l'ha portata vicino alla morte dopo la sua scomparsa. Ci sono parole più adatte e meravigliose da dire su un arti- sta? L'epitaffio di Bembo e la tomba di Raffaello, naturalmen- te, si trovano nel Pantheon, una d e l l e l o c a l i t à t u r i s t i c h e p i ù p o p o l a r i d i R o m a . L a s t o r i a dell'edificio è lunga e comples- sa: commissionato da Marco Agrippa prima della venuta di Cristo, completato da Adriano intorno al 126 d.C., bruciò e fu ricostruito più volte. Nato come tempio per tutti gli dei, è diven- tato una chiesa nel Medioevo e, oggi, è conosciuto anche come location iconica per Angeli e D e m o n i d i R o n H o w a r d d e l 2 0 0 9 , t r a t t o d a l l ' o m o n i m o romanzo di Dan Brown. Se avete visto il film, probabilmente sape- te che Tom Hanks/professore Langdon e il suo compagno si spostano per la città alla ricerca dell'assassino ma, contrariamen- te alle scene del Pantheon, che sono state girate sul posto, molte altre parti famose di Roma sono state in realtà riprodotte negli studi di Hollywood. Se volete visitare il Pantheon, recatevi in Piazza della Rotonda: la basilica è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. 3. Basilica di Santa Maria in Cosmedin S i a m o n e l 1 9 5 1 q u a n d o Audrey Hepburn e Gregory Peck girano il film Vacanze Romane nella nostra capitale. Ci sono diverse scene in cui la città gioca un ruolo importante, la più famo- sa delle quali è probabilmente la V e s p a c h e g i r a i n t o r n o a l C o l o s s e o . M a c ' è u n a l t r o momento che vorremmo ricorda- re qui, la visita della principessa Ann e Joe Bradley alla Basilica di Santa Maria in Cosmedin, una chiesa costruita nel VI secolo d.C. e restaurata nel XVIII. Il suo nome potrebbe non dirvi molto, ma sicuramente ricono- scerete una delle sue attrazioni p i ù f a m o s e , l a B o c c a d e l l a Verità: la leggenda vuole che, se mentite mentre mettete la mano al suo interno, la Bocca della Verità la morderà. Hepburn e Peck rendono omaggio alla tra- dizione nel film, mostrando al pubblico un altro angolo partico- lare della capitale. E poi......è la Roma degli anni '50: c'è qualcosa di meglio? Santa Maria in Cosmedin è in Piazza Bocca della Verità, 18. 4. Via Veneto Parlando della Roma degli anni Cinquanta, non possiamo non citare Via Veneto, simbolo d i e l e g a n z a e r i c c h e z z a , dell'Italia vecchio stile. E il rap- porto tra Via Veneto e il cinema è speciale e unico, perché ha g u a d a g n a t o i l s u o s t a t u s e soprattutto il suo fascino grazie ad un film, La Dolce Vita. Il capolavoro di Fellini ruotava intorno alla movida artistica che caratterizzava la zona negli anni Cinquanta e Via Veneto divenne il simbolo di quello stile di vita - spensierato, felice, allegro - che il film rappresentava. Via Veneto è ancora questo per ogni amante di Roma: un simbolo della passione della città a v i v e r e c o n l e g g e r e z z a , u n luogo dove è ancora possibile sognare, anche se si possono spendere 20 dollari per un cap- puccino. 5. Castel Sant'Angelo e Via dei Portoghesi C a s t e l S a n t ' A n g e l o è u n luogo di Roma molto conosciu- to: è vicino al Vaticano, ha una storia interessante e inquietante - in origine era un mausoleo, e le sue prigioni furono tristemente famose nel Rinascimento - e c'è anche un passaggio (non così) segreto che unisce il Vaticano ad esso, il famoso Passetto, creato per permettere una facile fuga al Papa in caso di pericolo. Una delle cose che personalmente mi p i a c e d i p i ù d i C a s t e l Sant'Angelo è in realtà il ponte che conduce ad esso: fiancheg- g i a t o d a a n g e l i b i a n c h i e d i marmo, sembra che vi stiano osservando e proteggendo men- tre vi dirigete verso il vostro castello. Oltre ad essere uno dei miei luoghi preferiti e, sì, naturalmen- te, di proprietà papale, Castel S a n t ' A n g e l o e V i a d e i Portoghesi, una strada caratteri- stica nelle vicinanze, dall'altra parte del Tevere, sono entrambi protagonisti di uno dei film più recenti in cui la Dolce Vita ita- liana è diventata protagonista: "Mangia, prega, ama" con Julia Roberts. Quando Elizabeth, il suo personaggio, arriva a Roma, C a s t e l S a n t ' A n g e l o è s u l l a s c e n a , a c c o g l i e n t e e b e l l o . Elizabeth, poi, si trasferisce in Via dei Portoghesi e la si vede mangiare un gelato seduta su u n a p a n c h i n a d i f r o n t e a Sant'Agnese in Agone, in Piazza Navona. Se volete visitare Castel Sant'Angelo, dirigetevi sul Lungotevere Castello, 50. E' aperto al pubblico dal lunedì al mercoledì, dalle 9.00 alle 19.00 e dal giovedì alla domenica dalle 9.00 alle 12.00. Roma Caput Mundi... e del cinema! Le location cinematografiche più iconiche della capitale d'Italia Piazza Navona è una delle location esplorate da Julia Roberts (sopra) in Eat Pray Love