L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-14-2019

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GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | cuochi appassionati e che mia madre, a 87 anni, lo è ancora", ci racconta Vicky, ma in realtà il suo amore per il cibo ha una sto- ria molto più esotica da raccon- tare, una storia incredibilmente vicina all'Italia e al nostro modo di concepire il cibo e la cucina. Vicky è nata in Kenya dove lavoravano i suoi genitori, suo padre come ricercatore e forma- tore dei contadini locali, sua madre come insegnante di ingle- se per la comunità indiana. La sua infanzia ha avuto i profumi e i colori dell'Africa, ma i sapori dell'India, dei "piatti Gujarati e Goan che i genitori degli alunni di mia madre le hanno insegnato a cucinare". In Botswana, durante l'adolescenza, coltivare e mangiare cibo è poi diventato una questione di convivialità, come è tipico dei popoli dell'Africa e, naturalmente, del Mediterraneo, come ricorda su Heated Magazine: "Crescendo, il cibo per me non era solo nutri- zione o energia fisica, ma fami- glia, comunità e avventura quoti- diana". Senza dubbio, molti italiani si ritroveranno in queste parole. Da adulta, il suo lavoro l'ha portata molto in giro per il mondo, così è entrata in contatto con il cibo di molti paesi, ma il suo legame con il cibo italiano è rimasto in qualche modo più profondo, perché è venuto dal- l'infanzia, come ci racconta lei stessa: "Ho assaggiato gli spa- ghetti al pomodoro a Venezia, all'età di 5 anni - i miei genitori stavano tornando a casa dal Kenya per il Regno Unito via nave, perché volare era troppo costoso..... con le linee Lloyd Triestino". E forse è per questo che è finita in una casa nelle Marche, dove ha notato come "solo le donne più anziane facevano la pasta a mano ogni giorno". Le ultraottantenni sono l'ultima generazione che lo fa per portare il cibo in tavola. Per le giovani generazioni, fare il cibo a mano è diventata una scelta". È stato allora che lei ha avuto "due pen- sieri: in primo luogo, ho voluto registrare le capacità di queste donne. In secondo luogo, fare questo significa anche celebrare le donne anziane, che sono spes- so invisibili nei media alimenta- ri". E' evidente, dalle parole di Vicky, che l'idea alla base di The Pasta Grannies non è solo quella di mostrare come si fa il cibo, ma anche quella di affidare alla prossima generazione un vero patrimonio di tradizione culinaria. Chiediamo a Vicky quanto sia importante questo aspetto del progetto: "E' molto importante ispirare le persone a cucinare partendo da zero. Sono i dettagli che si perdono quando si fa affidamento a un libro o a un ricordo. Le tradizioni soprav- vivono perché si creano nuovi ricordi e la pasta funziona bene perché è un'attività di squadra o di famiglia". E naturalmente, le nonne, queste valorose e forti ottuage- narie che ricordano la guerra e i tempi in cui fare la pasta da zero era la norma, sono l'oro e i dia- manti del lavoro di Bennison. Abbiamo dovuto chiederle come si lavora con loro e se ha delle storie interessanti da condividere con noi: "Le nonne, specialmen- te quelle oltre i 90 anni - e noi ne abbiamo alcune! - ricordano i tempi in cui il mondo era un posto molto diverso. Abbiamo la storia di nonna Giuseppa, di 97 anni, che è affascinante e potreb- be attrarre le giovani generazioni che si dedicano al riciclaggio e alla riduzione dei rifiuti. E' sarda e ha lavorato per tutta la vita come sarta specializzata in costumi tradizionali. Adorava così tanto il suo lavoro che non ha mai pensato di sposarsi. Quando l'ha fatto, aveva trent'anni, il che era molto inso- lito. Ha fatto il suo abito da sposa e un cappotto per accom- pagnarlo. Il cappotto, lo ha rimodellato due volte e lo indos- sa ancora oggi come giacca, oltre 60 anni dopo". In realtà, c'è così tanto che potremmo imparare dalla nostra nonne. Come detto, il progetto The Pasta Grannies ora funziona su tre diverse piattaforme: un sito web (www.pastagrannies.com), un canale YouTube e un libro di ricette, uscito negli Stati Uniti il 29 ottobre. Il libro è un bel volu- me, arricchito dalle foto dei piat- ti e, naturalmente, dalle nonne che li hanno realizzati, ma met- terlo insieme non è stato un compito semplice, soprattutto quando si è trattato di seleziona- re le ricette da includere: "Volevamo specialità da tutta Italia, e più livelli di difficoltà, ma abbiamo cercato di includere più ricette facili che difficili!" Prima di concludere la nostra bella chiacchierata, dobbiamo chiedere a Vicky del suo rappor- to con l'Italia. Da anni divide la sua vita tra le Marche e il Regno Unito e lavora con gli italiani: ha preso qualche particolare abitu- dine italiana? "Mio marito direb- be il modo audace in cui par- cheggio l'auto! A parte questo, andare direttamente dal produt- tore per il formaggio, il vino e tutti gli altri prodotti. La prove- nienza è importante per gli ita- liani e lo è anche per me". NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 G Un delizioso piatto di pasta fatta in casa dalle Pasta Grannies di Vicky Bennison (Copyright: Emma Lee)?? Vicky Bennison, la mente e il cuore dietro al progetto delle Pasta Grannies e autrice del libro appena uscito (Copyright: Emma Lee)

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