L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-28-2019

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GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2019 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Italia a forza 10: il 9-1 all'Armenia è la decima vittoria nel girone di qualificazione. Saremo teste di serie all'Europeo STEFANO CARNEVALI I l vento è cambiato. Era da tempo immemore che l'Italia non si qualificava a una com- petizione internazionale senza patemi e, anzi, vincendo tutte le partite del girone preliminare. Raro anche che vincesse partite ininfluenti a livello di classifica, così come che mettesse a referto risultati roboanti, anche contro avversari di basso livello. Il 9-1 ottenuto nell'ultimo turno delle qualificazioni, contro l'Armenia, è, in questo senso, esemplare. Il lavoro di Roberto Mancini è stato fondamentale e clamorosamente efficace: il ricordo dell'era-Ventura sembra ormai lontanissimo. La prossima estate, quindi, torneremo a com- petere in un grande torneo per Nazionali e tutto - il nostro ren- dimento, così come i problemi di un po' tutte le altre 'big' - lascia supporre che lo faremo da prota- gonisti. Tanto per cominciare, al sor- teggio di Bucarest ci presentere- mo da teste di serie: situazione che non fa mai male ma che, mai come questa volta, non mette al riparo da raggruppamenti perico- losi. In attesa delle 4 Nazionali lasciate dal Mondiale mancato sono state spazzate via e la nuova mentalità - da grande squadra di club - proposta da Mancini, si è imposta.Più di tutto sembra che adesso tutti 'sentano' nuovamente l'onore di indossare la maglia azzurra: giocare in Nazionale è tornato ad essere tra- guardo ambito, anche dai calcia- tori più importanti. Si è poi capovolto il clima attorno alla squadra: c'è un grup- po compatto e coeso, che affron- ta gli impegni con serenità. La maglia azzurra non ha smesso di 'pesare', ma ha ricominciato a generare gli stimoli giusti. È corretto attribuire doverosi meriti al Ct. Mancini: ha raccolto un gruppo a pezzi, sia nel mora- le, sia nella qualità espressa. Adesso ha una trentina di calcia- tori affidabili e convinti, che sarebbero capaci di affrontare ogni sfida. "Scegliere i 23 non sarà facile" ha ammesso il sele- zionatore, ma, quando si è alle prese con abbondanza in ogni reparto, tutto diventa più sempli- ce. Interessante anche il mix tra calciatori giovani ed esperti che sono a disposizione di Mancini. C'è, insomma, davvero tutto per poter finalmente vivere un gran- de Europeo. che arriveranno dai playoff di Nations League, i risultati delle qualificazioni restituiscono una situazione ingarbugliata, in virtù del fatto che il prossimo Europeo - itinerante e non più con sede fissa - avrà più Nazionali orga- nizzanti. C'è poi la questione politica delle tensioni tra Russia e Ucraina, per cui le due selezio- ni dell'ex Urss non potranno incrociarsi nella prima fase. Le fasce sono così composte: PRIMA - Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Spagna e Ucraina. SECONDA - Francia, Polonia, Svizzera, Croazia, Olanda e Russia. TERZA - Portogallo, Turchia, Danimarca, Austria, Repubblica Ceca. QUARTA - Galles e Finlandia, oltre alle 4 che arriveranno dai playoff di Nations League. Insomma: anche da teste di serie c'è poco da stare sereni, visto che, nella peggiore delle ipotesi, potremmo pescare una tra Olanda e Francia dalla secon- da urna e il Portogallo dalla terza. Al netto di questi calcoli, però, abbiamo dati che fanno ben sperare. Il Girone di qualificazio- ne era tutt'altro che proibitivo, ma la qualità e l'autorevolezza espresse dall'Italia sono state impressionanti. Le pesanti scorie è rimasto fuori dai convocati per la sfida dell'Olimpico e Grosso ha ribadito di pretendere lo stes- so impegno da tutti i calciatori a sua disposizione. 'L'incidente' - che pure non ha mai conosciuto un innalzamento dei toni e che lo stesso Grosso sembra non voler 'gonfiare' - sembra però spingere Balotelli sempre più lontano dal Brescia: l'attaccante ha già avuto un faccia a faccia con Cellino, ma non pare che si siano già prese decisioni. Se Balotelli non invertirà alla marcia, pare che sulle sue tracce ci sia già il Galatasaray. Ma un eventuale addio anticipato al Brescia sarebbe un altro falli- mento. Obiettivo Serie A. Già finita per Balotelli l'esperienza Brescia? STEFANO CARNEVALI Q uando in estate il Brescia aveva ingaggiato Mario Balotelli era sembrato che tutti avessero fatto un grande affare. Per l'attaccante un evi- dente ridimensionamento in ter- mini di obiettivi sportivi, ma anche una scelta di cuore - con il ritorno a casa - e l'ultima grande occasione della carriera per diventare un uomo squadra deci- sivo, in un contesto non da lotta per il titolo, ma sicuramente di buon livello. Per il Brescia - squadra piena di talenti e dalla bella identità di gioco - la firma di Balotelli sem- brava proprio la 'ciliegina sulla torta', in vista del ritorno in Serie A: il 'condottiero' di classe ed esperienza, in grado di guidare i giovani di Corini in massima divisione. TROPPO INDIETRO - Invece, da subito, le cose non sono andate come il presidente Cellino aveva sperato. Balotelli ha iniziato dovendo scontare 4 turni di squalifica (rimediati con 'Grosso guaio' è avvenuto nella sosta del Campionato, ma è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, l'ultimo epi- sodio di una situazione tutt'altro che serena. Durante l'allenamen- to successivo, Grosso ha allonta- nato Balotelli che, imboccato a testa bassa l'ingresso negli spo- gliatoi, ha lasciato in anticipo il centro sportivo delle Rondinelle. Grosso non avrebbe accettato la mancanza di intensità con cui l'attaccante si stava approccian- do al lavoro, complice - forse - la consapevolezza che, nella suc- cessiva gara contro la Roma, non sarebbe stato titolare. FUTURO LONTANO? Dopo l'allontanamento, Balotelli la maglia del Nizza) e si è perso il buon avvio di Campionato delle Rondinelle. Nonostante il maggior tempo a disposizione, però, Supermario ha faticato ad entrare in condizione: una volta a disposizione di Corini ha sempre dato la sensazione di non aver perso le proprie doti tecniche e balistiche, ma di essere tremen- damente indietro dal punto di vista fisico e - forse - anche da quello delle motivazioni. RENDIMENTO NON ALL'ALTEZZA - Il Brescia, dopo un buon inizio di torneo, ha via via perso smalto, palesando l'inesperienza di un gruppo talentuoso, ma poco avvezzo alla Serie A e una certa sterilità offensiva. Balotelli non è stato all'altezza della fama, proprio su questi due fronti: seppur coinvol- to con regolarità da Corini, l'at- taccante non è mai diventato il perno della manovra della squa- dra, l'àncora a cui aggrapparsi nei momenti più duri delle parti- te; in più, Supermario non ha avuto nemmeno un buon rendi- mento personale: i numeri parla- no di soli due gol (tra l'altro ininfluenti in ottica risultato) e di una media voto insufficiente. CORINI OUT - Con il peg- giorare dei risultati e della classi- fica, la tranquillità in casa Brescia è andata via via scompa- rendo. Cellino, noto 'mangia- allenatori', ha provato a pazien- tare ma poi, dopo la sconfitta di Verona, ha scelto di cambiare, assumendo Fabio Grosso. Balotelli - a cui certo non si può imputare la piena responsabilità dell'attuale ultimo posto in clas- sifica del Brescia - ha cominciato sempre più ad apparire come un 'lusso', che una squadra in lotta per la salvezza difficilmente può permettersi. GROSSO GUAIO - L'esordio di Grosso è stato disa- stroso, con il Brescia travolto in casa dal Torino (0-4). La partita è stata indirizzata dal 'rosso' comminato a Mateju dopo soli 41' (con il Brescia comunque già sotto 0-2). Balotelli, partito tito- lare, ma tutt'altro che positivo, non è rientrato in campo nel secondo tempo, sacrificato in un cambio tattico. Tutto, comunque, apparentemente nella norma. Il Il Ct Roberto Mancini che ha ridato morale e risultati alla Nazionale azzurra L'attaccante del Brescia Mario Balotelli

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