L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-28-2019

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GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2019 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C 'è qualcosa di stra- ziante nel vedere che l'arte, l'architettura, la bellezza, sono state danneggiate e rovinate. C'è quel dolore sordo all'altezza dello stomaco, un dolore che sale e stringe le mani intorno alla gola, rendendo diffi- cile respirare. In un certo senso è come annegare, come annega il luogo che osserviamo con ango- scia da due settimane: Venezia. Venezia, La Serenissima, ha perso la pace e l'equilibrio. Sta lottando per l'aria, come i marmi e i mosaici di San Marco devastati dalle acque saline che come una malattia sono entrati nella basilica, attaccando anche la profondità delle sue cripte, un mare di sale e di buio. "C'erano onde in piazza", hanno detto, ma cosa si poteva fare. Cosa potevano fare decine di commercianti per salvare le loro attività dalla distruzione, quando la laguna ha deciso di voltare le spalle alla città e tra- dirla dolorosamente, devastando caffè e bar, negozi e biblioteche, ristoranti ed edicole? Ce n'era una, il chiosco di Walter Mutti, nella Fondamenta delle Zattere a Dorsoduro, un luogo speciale per molti veneziani. Walter è uno di loro, Walter ha ricevuto la sua piccola edicola verde da suo padre che, prima di lui, aveva a sua volta servito con passione e amore la sua gente, vendendo giornali e sogni, offrendo sorrisi e una parola gentile, qui e là, prima di ogni altra cosa al matti- no. L'edicola di Walter è stata distrutta dall' acqua alta, che l'ha portata via, offrendola al canale, proprio come una vittima sacrifi- cale. Per fortuna, anime generose di Venezia e dell'Italia hanno raccolto soldi online per far sì che il suo chiosco possa riaprire, e ce la farà, con 16.000 euro già raccolti dei 20.000 necessari. Sì, perché ora che l'emergen- za è finita, è ora di asciugarci gli occhi, di rimboccarci le maniche e iniziare a lavorare per rimettere in piedi Venezia e la sua gente. Donatori da tutto il mondo stan- no inviando denaro, sono state avviate raccolte di fondi in tutta Italia, inclusa una raccolta fondi sostenuta da La Farnesina, il nostro Ministero degli Affari Esteri. Qui negli Stati Uniti, i Consolati italiani hanno lanciato l'hashtag #AmericaLove Venezia, per raccogliere dona- zioni a sostegno della città. Perché quando c'è qualcosa di così prezioso in pericolo, tutti noi, come cittadini del mondo, sentiamo che è nostro dovere partecipare. Ma l'Italia è coinvolta? Quando, il 15 aprile, Notre Dame è bruciata, il mondo ha pianto e poi, subito dopo, ha NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ La mor te di Venezia: la Serenissima affonda nell'abbandono Continua a pagina 7 Una mesta immagine di Venezia e del suo leone: i danni dell'ultima acqua alta sono stati enormi

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