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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO V a l l e d ' A o s t a d e l l e n o t t i d i dicembre, passeremo ai giorni più freddi di gennaio, conosciuti in Italia come i Giorni della Merla, e vedremo come vengo- no celebrati in tutto il paese. Indossate sciarpa e cappello: partiamo dalle Alpi! Il derbé di Cogne Le leggende dicono che nella zona tra Crétaz e i boschi della Valtoney, in Valle d'Aosta, non tutti gli abeti sono uguali. Tutti s o n o m a e s t o s i e b e l l i m a c e n'era uno che....sapeva cammi- nare e seguire i passanti. I viag- giatori notturni parlavano di un derbé - abete frondoso, in dia- letto - nato senza radici e capace di inseguirli nei boschi. Il derbé non voleva fare del male a nes- suno: in realtà, voleva protegge- re i viaggiatori che sembravano temere maggiormente il buio e il freddo delle notti invernali. A quanto pare, aveva anche un d e b o l e p e r i p e t t e g o l e z z i e amava molto ascoltare le con- versazioni della gente. Seguiva i vagabondi fino al villaggio di Cogne, un po' pro- tettivo e un po' ficcanaso, pro- prio come un vecchio amico. Ma non tutti ne apprezzavano la pre- senza. Una notte, un uomo parti- colarmente sconvolto, stanco di avere il vecchio derbé intorno, prese il fucile e gli sparò contro nel buio, ferendone il tronco secolare: dolente e umiliato, il derbé si ritirò nel buio e da allo- ra non si vide più. G l i a b i t a n t i d i C o g n e l o ricordano ogni anno a Natale q u a n d o d e c o r a n o u n g r a n d e abete nella piazza principale del paese. E, scommetto, ogni volta c h e f a n n o u n a p a s s e g g i a t a invernale nel bosco e un derbé sembra guardarli con benevo- lenza. Ora, riposiamoci un attimo sotto i suoi rami, carichi di luci, ornamenti e biscotti e beviamo una tazza di vin brûlé per riscal- darci. Abbiamo altre storie da raccontare. I Giorni della Merla Lasciamo l'abete che cammi- na nel mese di dicembre e pas- s i a m o a l l ' a n n o n u o v o . Tradizionalmente, gennaio è considerato il mese più freddo dell'anno in Italia, soprattutto nei suoi ultimi tre giorni, il 29, 30 e 31, che chiamiamo Giorni d e l l a M e r l a . I m e t e o r o l o g i hanno sfatato questo mito, ma gli italiani amano ancora le leg- gende, senza dubbio legate, per molti di loro, a bellissimi ricordi d'infanzia. Vedete, i merli, o almeno così dice la storia, un tempo erano bianchi e candidi come la neve e solevano raccogliere il c i b o d a t e n e r e n e l l o r o n i d o durante le prime settimane d'in- verno, per poter sopravvivere alle gelide giornate di gennaio senza lasciarlo: il loro scopo era quello di mettere il becco fuori dal nido solo quando il sole era tornato alto nel cielo. E così hanno fatto, molto tempo fa, volando finalmente fuori dal loro albero il 28 gennaio, deri- dendo l'inverno con il loro cin- guettio: la stagione fredda non li spaventava più! Ma l'inverno non apprezzò tutta quella gioia e quel cinguet- tare, né la benevola beffa degli uccelli, così mandò fuori il più freddo, il più gelido dei venti, che congelò la terra e spazzò via tutti i nidi dei merli. Rimasti senza riparo, trovarono rifugio nei camini, confortati dal loro calore. Ma quando la tempesta finì a febbraio e i merli volarono di nuovo in cielo, le loro piume erano diventate nere a causa della tranquillità in cui avevano vissuto negli ultimi tre giorni di gennaio. E come ci si aspetterebbe in Italia, dove ogni regione ha tra- dizioni e storie diverse, i Giorni della Merla sono vissuti e cele- brati in molti modi in tutto il paese. In alcune zone del Nord, ad esempio, a Lodi e nella pro- v i n c i a d i C r e m o n a , q u e s t o periodo dell'anno è onorato con il canto. A Lodi, due gruppi di persone stanno sulle sponde opposte dell'Adda e cantano una canzone, un verso ciascuno. In molti paesi del Cremonese sopravvive una tradizione simi- le, con gruppi di persone che si riuniscono, spesso in costume tradizionale, nella piazza princi- pale, davanti alla chiesa locale, lungo il fiume o attorno a un falò, per cantare canzoni tradi- zionali. I n m o l t e r e g i o n i d ' I t a l i a , come il Friuli, il Piemonte e la Liguria, le previsioni del tempo per i mesi successivi si basano su quei tre giorni: gennaio sarà come il 29, febbraio come il 30 e marzo come il 31 gennaio. Interessante: vediamo se i nostri nonni avevano ragione? Leggende d'inverno per un 2020 italiano L ' i n v e r n o è u n periodo dell'anno f a n t a s t i c o . E ' l a mia stagione prefe- r i t a e m i p i a c e molto. La neve, l'aria fredda, il colore del cielo. Tutto è semplicemente perfetto. Ed ha il periodo natalizio. Cosa si può volere di più? L'inverno è anche una sta- gione che si presta in modo fantastico alla narrazione, con tutto quel "raccogliersi intor- no al camino con della ciocco- lata calda" che profuma l'aria e, infatti, ci sono molte storie invernali da raccontare, da ogni angolo del mondo, Italia compresa. D a i m a g i c i a b e t i d e l l a Il mese di Gennaio, in Italia, è considerato il più freddo dell'anno (Copyright: Dreamstime)