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GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | dalla ricchezza e, a pensarci bene, gli italiani sono sempre stati bravi a capirlo. Ma c'è di più, ed è allora che entrano in gioco anche gli italiani del Nuovo Mondo. Se è vero che molti giovani scienziati, artisti e ricercatori lasciano il Belpaese per cercare fortuna all'estero, non dobbiamo mai dimenticare un paio di cose importanti: la prima è che rimangono italiani e che il loro successo, ovunque avvenga, è in definitiva un suc- cesso per l'Italia. Siamo orgo- gliosi di Ciriaco Goddi e del suo team? Certo che lo siamo. E che dire di Luca Parmitano, che tiene alto il nome dell'Italia nello spa- zio e lavora sia per l'Agenzia Spaziale Europea che per la NASA? Amiamo anche lui. Il punto è che, alla fine, non importa molto dove gli italiani hanno successo, perché i loro successi sono sempre un regalo per l'Italia. E questo mi porta a un'altra considerazione impor- tante: dovremmo cominciare a considerarci più come popolo che come Paese. Gli italiani non sono solo quelli che sono nati e vivono in Italia; gli italiani - e gli italo-americani lo sanno bene - sono tutte quelle persone in giro per il mondo che appartengono culturalmente ed emotivamente all'Italia, la cui famiglia, i cui ricordi, le cui esperienze e le abi- tudini oltrepassano gli oceani e ritornano idealmente tutti alla stessa Madrepatria, una Madrepatria che non è fatta di terra e di pietra, ma di cultura e di patrimonio. In questo, gli italiani del Nuovo Mondo sono molto meglio degli italiani del vecchio continente: spesso non riusciamo a vedere il legame tra "noi" e "voi", spesso ci manca la com- prensione e la conoscenza della grandezza e della bellezza delle comunità italiane nel mondo per apprezzare quanto più ricca sia l'Italia come nazione. Questo, dovremmo impararlo da voi, che siete i nostri cugini d'oltreoceano: vedere gli italiani come una comunità mondiale, forte e connessa, che vive di valori condivisi, radicati in una tradizione che appartiene a tutti noi, in una lingua che amiamo e parliamo o che impariamo con adorazione, in un modo di vivere la vita che, e i dati Istat lo con- fermano davvero, pone ancora la famiglia, la serenità e l'amore al centro di tutto. E c'è di più: noi italiani d'Italia dovremmo anche abbrac- ciare il rispetto, l'atteggiamento protettivo e l'amore eterno per la nostra cultura e il nostro patrimo- nio che gli italo-americani hanno, perché a volte sembra che ci dimentichiamo di quanto tutto sia sorprendente, e ci concentria- mo solo sul negativo. Ma più di ogni altra cosa, credo che dovremmo cominciare a renderci conto che non c'è davvero alcu- na differenza tra noi italiani d'Italia e gli italiani d'America, Australia o Germania: siamo tutti italiani, come un'immensa fami- glia secolare che si è diffusa in tutto il mondo. E così, quando uno dei nostri ricercatori o artisti o medici fa una scoperta sorpren- dente in qualche altra parte del mondo, è comunque un successo per l'Italia. Il titolo di questo articolo poneva una domanda: di cosa ha bisogno l'Italia nel 2020? Credo che la risposta sia chiara: ha bisogno di conoscere meglio tutti gli italiani che tengono alto il suo nome nel mondo, compresi quel- li che non vivono più sul suo suolo. Ha bisogno di imparare dai suoi cugini all'estero ad amarsi un po' di più e a fare dei valori e della cultura che rappre- senta un motivo di eterno orgo- glio. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 G Le vendite all'estero dei prodotti Made in Italy, come il Parmigiano Reggiano, sono cresciute nel 2019 (Copyright: Dreamstime) Italiani come una comunità mondiale, forte e connessa, che vive di valori condivisi (Copyright: Dreamstime)