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GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2020 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO sono esposti numerosi cimeli quali il pianoforte su cui il mae- stro compose parte di "Madama Butterfly", il letto matrimoniale dei genitori, una culla, un abitino da neonato, ritratti di famiglia, la cucina. Non si può dire di essere stati in questa zona senza aver assag- giato il biroldo, un salume cotto, preparato a partire dai tagli meno nobili e costosi del maiale. Altro prodotto di eccellenza è la farina di neccio della Garfagnana Dop. Il dolce più tipico è il buccellato, dolce tipico dall'impasto morbi- do con uva passa e anice, fuori spennellato con zucchero e uovo per conferire un colore lucido marrone scuro. Altra tappa consigliata a pochi km da Lucca la Villa Reale di Marlia, risalente al XVII secolo, che ospita concerti itineranti di musica classica nei suoi giardini ameni e lussureggianti. È stata residenza di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, che invita- va il violinista Niccolò Paganini ad esibirsi per lei nei giardini. A Viareggio, dove Puccini ha soggiornato a lungo, si trova un'altra dimora di grande valore storico. a pochi passi dalla pine- ta, purtroppo attualmente non visitabile. La città di Viareggio è celebre per il suo Carnevale, organizzato dal 1987 dalla Fondazione Carnevale. Consigliabile è una visita alla Cittadella, il più gran- de ed importante centro tematico italiano dedicato alle maschere, U n articolato itinerario che ripercorre alcuni passi della vita del celeberri- mo compositore Giacomo Puccini può consentire al viag- giatore di conoscere luoghi ed eccellenze artistiche, imprendito- riali e gastronomiche della pro- vincia di Lucca. Il percorso inizia da una visita a Torre del Lago che fu l'ultima dimora del maestro lucchese, quella dove il suo estro trovò un ambiente favorevole e al tempo stesso l'occasione di distrarsi nella prediletta caccia alle fola- ghe. A Torre del Lago si trova la sua villa, oggi museo. La semplicità dell'esterno contrasta con le ricche decora- zioni eclettiche degli interni che caratterizzano ogni stanza in base alla sua funzione: la sala del pianoforte, o della scrittura, il salottino, il soggiorno, con un pannello ceramico di Chini sul caminetto, e la cappella dove è sepolto il musicista insieme alla moglie, al figlio, alla nuora e alla nipote, ultima erede, scomparsa nel 2017. Una stanza pare una singolare armeria dove sono custoditi i fucili da caccia: "Dopo il pianoforte - confessava Puccini agli amici - lo strumento che preferisco è il fucile". Da pochi mesi è stato concluso il restauro del piano superiore della villa. Giacomo è sempre stato attento ai piaceri della buona tavola e coltivò spesso l'arte del cucinare, soprattutto per la rumo- rosa schiera degli amici di Torre del Lago. Con loro condivise la passione per le battute di caccia FABRIZIO DEL BIMBO dove si trovano gli hangar desti- nati alla costruzione dei carri. Viareggio è nota anche per la cantieristica navale: Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, ordinò nel 1819 la costruzione di una grande darsena lungo il canale della Burlamacca e così ebbe inizio la storia secolare dei cantieri navali viareggini. I viareggini hanno saputo, attraverso i secoli, dare vita a numerosi cantieri navali e a generazioni di armatori, capitani e marinai diventati famosi per la loro grande professionalità e competenza. Quegli stessi cantie- ri viareggini ora varano lussuosi yacht rinomati in tutto il mondo e possono essere considerati i diretti eredi della gloriosa mari- neria velica che si è affermata sin dai primi dell'800 nella cittadina versiliese. A pochi km di distanza da Viareggio la storica Pietrasanta è stata scelta come luogo di lavoro da artisti del calibro di Joan Mirò, Fernando Botero, Pietro Sulle orme del maestro Giacomo Puccini si scoprono le eccellenze lucchesi, da Torre del Lago a Viareggio e le allegre tavolate che ne segui- vano, fatte a base di lepre in salmì, fagiani arrosto, folaghe rosolate o pernici fritte. Un'altra sua passione erano i fagioli cotti al fiasco che venivano preparati nel convento di Lucca in cui viveva sua sorella, suor Angelica. La vita di Giacomo inizia però a Lucca dove si trova la sua casa natale, in cui sono esposti molti preziosi manoscritti, ogget- ti, documenti e memorie: dal pia- noforte della "Turandot" al cap- potto del maestro, ai costumi femminili delle sue opere, alle medaglie, alle lettere che ricorda- no la vicenda dell'uomo e dell'ar- tista. Nella vicina Basilica di San Paolino l'organo è lo stesso sul quale il giovanissimo Puccini si esibiva durante le funzioni reli- giose per raggranellare qualche soldo. Tra i piatti tipici da assaggiare a Lucca spiccano i tordelli, un tipo di pasta ripiena di una farcia di carne, dalla forma a semicer- chio di dimensioni importanti. Leggenda vuole che la prepara- zione di questo piatto avvenisse di lunedì, raccogliendo gli avanzi della domenica. A questi si aggiungevano uova, formaggio, bietola, mortadella e pane bagna- to. Tradizionalmente i tordelli vengono accompagnati col clas- sico ragù di carne. Da Lucca, attraverso Ponte a Moriano, costeggiando il fiume Serchio, nella media valle, più in alto detta Garfagnana, andando verso Pescaglia, si giunge a Celle dei Puccini, a 300 metri di altez- za. Da Celle ebbero origine gli avi di Puccini e nella casa degli avi, ora trasformata in museo, Cascella, Igor Mitoraj. Dal 2012 Pietrasanta ospita il Musa uno spazio dedicato alla promozione del territorio e delle sue eccellenze produttive. Per la sua collocazione geografica, esso rappresenta in tutte le sue com- ponenti il comparto lapideo apuo-versiliese e i suoi protago- nisti assoluti: imprenditori, arti- giani, scultori, architetti, pittori, scrittori che, fin dai tempi di Michelangelo, visitano, lavorano e vivono la città di Pietrasanta come luogo ideale per la creazio- ne dell'opera. L'itinerario può concludersi a Forte dei Marmi, località maritti- ma di villeggiatura che prende il nome dall' omonimo fortino che sorge al centro della città, voluta dal granduca Leopoldo a difesa dell'approdo, e dai marmi che dalle Alpi Apuane, poco distanti, venivano trasportati attraverso dei binari fino al pontile per poi prendere la via del mare. Il ponti- le è oggi un'apprezzata attrazione turistica. Veduta del lago di Massaciuccoli da Torre del Lago, il luogo di cui il grande compositore si innamorò Veduta della Villa Reale di Marlia (Ph. in pagina N. Curradi)