L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-23-2020

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GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2020 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | decorò gli appartamenti privati della Badessa Giovanna da Piacenza in scene laiche in onore di Diana, la dea romana della caccia e della castità. Santa Maria Della Steccata è un altro imperdibile luogo rina- scimentale con le misteriose figure delle sagge e folli vergini dipinte nella volta della Basilica da un altro maestro parmigiano, il Parmigianino (1503-1540). La location barocca di punta è il Palazzo della Pilotta con il suo Teatro Farnese in legno, che il Duca di Parma e Piacenza Ranuccio I Farnese fece costrui- re nel 1618 per celebrare la sosta del Granduca di Toscana Cosimo II de' Medici, che si stava recando a Milano per fir- mare un contratto di matrimonio tra le due famiglie. La Pilotta ospita anche la Biblioteca Palatina, i cui 700.000 libri com- prendono una delle più impor- tanti raccolte di manoscritti ebraici del mondo. Nel 1731 il controllo del Ducato di Parma passò dai Farnese agli Asburgo e nel 1748 ai Borboni. La città fiorì nel secolo dei Lumi e la sua econo- mia ebbe un impulso dalla modernizzazione della stampa alimentata dal meticoloso lavoro di Gianbattista Bodoni, il grande tipografo ed editore che sviluppò il carattere Serif che ancora oggi porta il suo nome. Il suo influen- tissimo Il Manuale Tipografico, fu stampato per la prima volta cinque anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1813. Il 22 maggio 1813, nella pic- cola Roncole, nacque un genio della musica parmense: Giuseppe Fortunino Francesco Verdi. L'iconico compositore Giuseppe Verdi, figlio di un oste, unì l'Italia con le sue opere e creò una parte importante dell'identità nazionale italiana. L'opera si sviluppò sotto il regno di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, duchessa di Parma dal 1814 fino alla sua morte, avvenuta nel 1847 a 56 anni. Fu la seconda moglie di Napoleone. Ma Napoleone non cercò più di contattarla personal- mente dopo il suo esilio a Sant'Elena nel 1815. Maria Luigia era amata a Parma, la "piccola capitale", e lo è tuttora. Adorava e coltivava le violette che usava come simbolo di purezza e di potere. Le faceva dipingere o intagliare su piatti, vasi e staccionate. I frati del Monastero dell'Annunziata capi- rono come estrarre l'essenza delle violette e creare un profu- mo solo per lei. Tre decenni dopo, nel 1870, un barbiere locale di nome Ludovico Borsari ottenne dai monaci l'esatta formula del pro- fumo di Maria Luigia e avviò la sua fortunata casa di profumi conosciuta a livello internazio- nale come Borsari. La loro prima fragranza fu Violetta di Parma, ancora oggi un classico che non passa mai di moda. Maria Luigia era la quintes- senza parmigiana. Esprimeva il duraturo amore dei parmigiani per il buon cibo, l'arte e l'opera lirica. Commissionò all'architet- to di corte Nicola Bettoli la costruzione del Teatro Regio, un teatro lirico magnificamente grandioso. Rossini, Verdi, Mascagni, Leoncavallo e Puccini vi hanno messo in scena le loro opere. Maria Luigia fondò anche il Conservatorio di Musica della città. La musica è una parte fonda- mentale del programma di eventi NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Preparando i tortellini: la buona cucina è una tradizione parmigiana (Copyright: Edoardo Fornaciari). Gli affreschi della cupola del Battistero di Parma (Copyright: Edoardo Fornaciari) Continua da pagina 5 Continua a pagina 9

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