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17 GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, quest'anno la Giornata dei Pre- sidenti sarà celebrata il 17 febbraio. Molti anni fa, il compleanno di Lincoln - 12 febbraio 1809 - e il compleanno di Washington - 22 febbraio 1732 - venivano festeggiati singolarmente e i bambini delle scuole di tutti gli Stati Uniti avevano due giorni di riposo a febbraio invece di uno. Il Presidents Day Observance li include entrambi. Personalmente ora includo il nostro 3° Presidente, Thomas Jefferson, (13 aprile 1743) a causa dei suoi numerosi collega- menti italiani, in particolare quelli con Filippo Mazzei. *** Abraham Lincoln, (12 feb- braio 1809 - 15 aprile 1865) Dalla capanna di legno vicino a Hodgensville, Kentucky, dove è nato Abraham Lincoln, la famiglia Lincoln si trasferì prima in Indiana e poi in Illinois. A New Salem, Illinois, lavorava in un negozio, studiava legge e par- tecipava alle discussioni politiche del tempo. Dopo aver iniziato l'esercizio della professione forense, fu eletto alla legislatura dell'Illinois, e poi al Congresso. Aveva a cuore l'Unione, e riconobbe che essa era minaccia- ta. Salì alla ribalta nazionale gra- zie al discorso della Cooper Union e nel 1860 fu eletto presi- dente. In aprile, dopo il suo insedia- mento, iniziò la guerra tra gli Stati. Lincoln affrontò ogni crisi con compostezza e coraggio. Nel gennaio 1863 emanò il Proclama di Emancipazione, liberando gli schiavi. Né le critiche né gli elogi lo allontanarono dal corso che aveva scelto. Fu rieletto nel 1864. All'inizio del 1865, Lincoln ebbe la soddisfazione di sapere che l'Unione era stata preservata. La sera del 14 aprile, mentre il presidente e la signora Lincoln sedevano nel loro palco al Ford Theater, Lincoln fu sparato dall'attore John Wilkes Booth. Secondo un rapporto ufficiale pubblicato anni dopo, la guardia del corpo del presidente Lincoln, l'ufficiale John Parker non era nel palco presidenziale quando Lincoln venne ucciso, avendo lasciato la sua posizione per andare al saloon accanto, durante l'intervallo. Secondo la sarta della signora Lincoln, la vedova lo accusò dell'omicidio del mari- to. Fu licenziato tre anni dopo la morte di Lincoln, quando fu tro- vato mentre dormiva sul lavoro. Fu Lincoln a firmare una legge che creava i Servizi Segreti. La stessa agenzia delle forze dell'ordine federali che oggi garantisce la sicurezza del presidente. Tuttavia, nei primi anni dell'agenzia il suo unico dovere era quello di eliminare la contraffazione. I servizi segreti non fornirono protezione presi- denziale fino al 1901, dopo l'as- sassinio del presidente William McKinley. *** George Washington (22 feb- braio 1732 - 14 dicembre 1799) Nel 1799, "Primo in guerra, primo in pace, primo nel cuore dei suoi connazionali", fu scritto di Washington al momento della sua morte per descrivere il posto immortale che occupa nella storia e negli affetti del popolo ameri- cano. Nato nella contea di Westmoreland, Virginia, Washington preferì una vita di servizio al suo Paese, con tutte le responsabilità e le difficoltà che comportava, alla vita di conforto che la sua ricchezza e la sua posi- zione di figlio di un prosperoso coltivatore gli assicuravano. Da giovane, si costruì una reputazione di veridicità e onestà. Lavorò duramente e svolse i suoi compiti con grande cura e preci- sione. Nei suoi primi impegni milita- ri con il generale Braddock, Washington dimostrò coraggio e buon senso. Nella vita civile par- tecipò a molte assemblee pubbli- che e, mentre era membro del Secondo Congresso continentale, fu scelto come comandante in capo dell'Esercito Continentale. Dopo i brillanti risultati otte- nuti nella Rivoluzione Americana, Washington esercitò la sua immensa influenza a favo- re di un governo centrale più forte. Sei anni dopo le sue dimis- sioni da comandante in capo fu scelto all'unanimità come primo presidente degli Stati Uniti e servì nel periodo 1789-1797. *** Thomas Jefferson (13 aprile 1743 - 4 luglio 1826) Jefferson è stato il secondo virginiano ad essere eletto presi- dente. Nacque a Shadwell, nella contea di Albemarle. Quando Jefferson aveva solo quattordici anni, suo padre morì, lasciando- gli la cura della sua famiglia, ma anche un po' di terra e un nome onorato nella comunità. Jefferson ha ereditato l'attitu- dine del padre per la matematica, l'amore per l'esplorazione di nuovi Paesi e la capacità di dise- gnare. Frequentando il William and Mary College, acquisì conoscen- ze sia classiche che pratiche. La legge, tuttavia, fu la sua profes- sione preferita e un mezzo con cui aumentò notevolmente la sua fortuna. Dopo il matrimonio costruì la sua casa, Monticello, in cima a una delle sue colline natali. La sua abilità di cavaliere e le sue doti musicali contribuirono a rafforzare il suo fascino sociale e la sua popolarità. Per la sua abi- lità letteraria, gli fu spesso chie- sto di scrivere scritti di vario genere, e fu suo l'onore di scrive- re la Dichiarazione d'Indipendenza. Leader dagli ideali democrati- ci e abile funzionario pubblico, Jefferson fu eletto per succedere a John Adams. Jefferson era un uomo popolare e un presidente popolare. Uno dei suoi atti presi- denziali più importanti, nel suo effetto sul Paese, fu il suo acqui- sto dai francesi del Territorio della Louisiana, che all'epoca raddoppiò le dimensioni degli Stati Uniti. Filippo Mazzei nacque nel 1730 nei pressi di Firenze. Studiò medicina, ma esercitò fuori dall'Italia come assistente chirur- gico a Costantinopoli. In seguito prestò servizio come medico di bordo di una nave britannica, andò a Londra e vi rimase 15 anni. A Londra diede lezioni di italiano e in seguito divenne com- merciante di vino e olio. Una let- tera del curatore del Museo di Firenze per una stufa Franklin fece sì che Mazzei stringesse amicizia con Ben Franklin, poi a Londra, diventasse agente della Colonia della Pennsylvania. Su suggerimento di Franklin iniziò una corrispondenza con un pro- prietario terriero della Virginia che voleva migliorare il suo ita- liano, Thomas Jefferson. Nel 1773, su invito di Jefferson, Mazzei si recò in Virginia. Mazzei decise di acquistare un terreno adiacente a quello di Jefferson. Sperando di portare a compimento nelle colonie alcune delle idee di Mazzei in campo agricolo, Jefferson aggiunse al progetto un migliaio di acri di ter- reno di sua proprietà e, come molti altri importanti virginiani, tra cui George Washington, si unì alla nuova azienda agricola che Mazzei creò nel 1774.