L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-20-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1212432

Contents of this Issue

Navigation

Page 31 of 35

GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2020 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO I l 2020 segna il 147° anno del Carnevale di Viareggio. Sui Viali a Mare i giganti di cartapesta, frutto della creati- vità dei maestri costruttori. Nove carri di prima categoria, c i n q u e d i s e c o n d a , n o v e mascherate in gruppo e sette maschere isolate con figuranti che daranno vita a coreografie spettacolari e a quello straordi- nario spettacolo che ogni anno Viareggio mette in scena. La storia del Carnevale di Viareggio inizia il giorno di m a r t e d ì g r a s s o d e l 1 8 7 3 . Secondo la tradizione attorno ai tavoli del caffè del Casinò, tra i giovani benestanti che si ritro- v a v a n o i n q u e s t o p u n t o d i aggregazione della Viareggio d'allora sbocciò l'idea di una sfilata di carrozze per festeggia- re il Carnevale, all'aperto, fra la gente. La festa esisteva già con i veglioni in teatro ma non era un evento di strada, che coin- volgeva il popolo. Quel giorno di febbraio, invece, si diede ini- zio ad una sfilata nella strada principale della cittadina: Via Regia. Il successo fu enorme. Venne istituito un organismo per la sua realizzazione negli anni. Sul finire del secolo, com- parvero i carri trionfali, veri e propri monumenti, costruiti in legno, scagliola e juta, modella- ti da scultori e messi insieme da c a r p e n t i e r i e f a b b r i c h e , i n Darsena, sugli scali dei cantieri navali, sapevano creare straor- dinarie imbarcazioni. La prima guerra mondiale sembrò distruggere, insieme alla Belle époque in europa, anche il Carnevale a Viareggio, che invece rifiorì, più splendido e più grandioso che mai, nel canzone ufficiale, nota come la "Coppa di Champagne", attuale inno del Carnevale. Quell'anno per la prima volta, le maschere si animarono a suon di musica, perché la banda trovò posto a bordo di un carro intitolato "Tonin di Burio" che rappresen- tava la festa nuziale nell'aia di una casa colonica. Due anni dopo il carro del Pierrot fu la prima maschera a muovere la testa e gli occhi. Nel 1925 il pit- tore Antonio D'Arliano inventò la tecnica della carta a calco, c h e d a a l l o r a h a c o n s e n t i t o costruzioni colossali. Nel 1930 il pittore e grafico viareggino Uberto bonetti, ideò Burlamacco: la maschera sim- b o l o d i V i a r e g g i o , c h e , n e l manifesto del 1931, apparve in compagnia di Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva. P r e n d e n d o s p u n t o d a l l e m a s c h e r e d e l l a C o m m e d i a d e l l ' A r t e e d i s e g n a n d o l a i n chiave futurista, riuscì a riassu- mere nelle due maschere i due momenti clou della vita della città: l'estate (con i colori bian- co e rosso tipici degli ombrello- n i s u l l e s p i a g g e n e g l i a n n i Trenta) e la stagione carnevale- scenico più prestigioso e più grande, in cui potersi allargare, d i v e n t a n d o o g g i i c a r r i p i ù grandi del mondo. Nel 1921 si cantò la prima sca in inverno. Fin dall'inizio (1954) la tv nazionale prima, e l'eurovisio- ne (1958) poi, hanno consacra- to la grande manifestazione t r a s p o r t a n d o o v u n q u e , v i a e t e r e V i a r e g g i o e i l s u o Carnevale che oggi ha un indot- to che vale 30 milioni di euro. A realizzare le straordinarie macchine allegoriche di carta- pesta, attorno a cui si muovono 5 m i l a f i g u r a n t i i n c o s t u m e , sono i Maestri costruttori via- reggini. Ben 23 ditte artigiane, con più di 250 professionisti della creatività impegnati nella realizzazione di veri e propri teatri viaggianti. In molti casi si tratta di figli d'arte che hanno ereditato da padri e nonni le abilità e i segreti di un mestiere unico al mondo che affonda le s u e r a d i c i n e l l a s a p i e n z a costruttiva dei maestri d'ascia e calafati dei cantieri navali della darsena diViareggio. Alti oltre 20 metri, larghi dodici, i carri sono creati per stupire il pub- blico e la selezionatissima giu- ria che ogni anno, alla fine del Carnevale, stila la classifica di merito, decretando vincitori e vinti. Sui viali a mare di Viareggio sfilano 5mila figuranti sui carri colossali e le maschere di Burlamacco e Ondina 1921. Le costruzioni allegoriche avevano conquistato i Viali a mare, in estate ritrovo della mondanità nazionale e interna- zionale, godendo di un palco- La macchina scenica del Carnevale di Viareggio recluta ogni anno 5mila figuranti in costume e 200 maestranze che allestiscono i grandi carri

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-2-20-2020