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GIOVEDÌ 5 MARZO 2020 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | N on parlerò di dati o nume- ri, di contagi o di ricoveri o s p e d a l i e r i : tutte queste informazioni si possono avere altrove. Mi sono anche chiesta se scri- vere questo articolo fosse una buona idea, se affronta- re una nota così dolente, nel nostro viaggio bisettimana- l e n e l m o n d o i t a l i a n o e italo-americano, fosse dav- vero necessario. Poi, riflet- tendo, sono giunta alla con- clusione che l'epidemia di c o r o n a v i r u s n e l n o s t ro a m a t o P a e s e n o n p o t e v a essere semplicemente igno- rata. Sarebbe stato un per- fetto esempio di "elefante nella stanza", e non sarebbe stato onesto. Così, ho deciso di parlare di quello che sta succeden- do nel nostro Paese e di rac- c o n t a r v i c o m ' è v i v e re i n Italia ai tempi del Covid-19. A ff ro n t i a m o s u b i t o l e c o s e b r u t t e : s ì , a b b i a m o paura. Abbiamo paura per- ché nessuno riesce a ricor- dare un tempo in cui ci sia stato chiesto di stare in casa i l p i ù p o s s i b i l e , p e rc h é a n c h e a n d a re i n n e g o z i o p e r u n l i t ro d i l a t t e p u ò significare prendersi qual- c o s a d i b ru t t o . A b b i a m o paura perché questa malat- tia è nuova, e davvero con- tagiosa, e non si può sapere né dire quanto si è lontani d a q u a l c u n o c h e c e l ' h a . Abbiamo paura perché le persone, soprattutto le per- sone anziane e quelle con p a t o l o g i e p re g re s s e , rischiano di avere compli- cazioni gravissime rispetto a quella che per la maggior p a r t e d i n o i è s o l o u n a brutta influenza. E chi non ha un genitore o un nonno sulla settantina, un amico con un sistema immunita- rio debole o che soffre di asma? Ecco, prendete il mio esempio: mio padre ha 78 a n n i e i l m i o m i g l i o re amico è un medico che ha anche un problema cardia- c o . O n e s t a m e n t e h o p i ù paura per loro che per me stessa. Questa prima settimana di Coronavirus in Italia è passata nella più surreale d e l l e a t m o s f e re , t r a u n a c o r s a a l s u p e r m e rc a t o a l mattino presto per evitare di incontrare troppe perso- ne e l'annullamento di una cena con gli amici perché "sono appena stati per quel v i a g g i o d i l a v o ro a Milano". Lunedì scorso, a sole 36 ore dalla chiusura d e l l e Z o n e R o s s e d i L o m b a rd i a e Ve n e t o , i supermercati della mia città a v e v a n o g i à e s a u r i t o l a candeggina e l'alcool etili- co, le uniche due sostanze note che uccidono il nuovo C o ro n a v i ru s . H o d o v u t o girarne 4 per trovarne final- mente un po'. E non vivo in una zona ad alto rischio - anche se anche qui abbia- m o u n n u m e ro re l a t i v a - mente alto di persone infet- tate. Gli anziani si sentono persi perché le chiese sono a p e r t e m a l e m e s s e n o n vengono celebrate, come da ordinanza delle diocesi in ogni regione con casi posi- tivi. "E anche il Papa ha il raffreddore... Speriamo non sia niente di grave" (non lo è, non preoccupatevi). Ciò che forse spaventa di più del virus sono le cica- trici che l'epidemia è desti- nata a lasciare sul nostro bel Paese e su di noi, come italiani. Continuo a pensare a cosa penserà la gente di me la prossima volta che volerò negli Stati Uniti o prenderò un treno per la F r a n c i a : p e n s e r a n n o c h e s o n o " i n f e t t a " ? S t a r a n n o lontani da me e correranno in bagno a lavarsi le mani dopo aver visto il mio pas- saporto? Sciocco, forse, ma sono sicura di non essere l ' u n i c a i t a l i a n a c h e c i h a pensato. E poi c'è la nostra economia, l'idea che altri Paesi rifiuteranno i nostri prodotti per paura del con- tagio, la terribile certezza - i dati già ce lo dicono - che la nostra industria del turi- smo, quest'anno, avrà il più orribile di tutti gli annus h o r r i b i l i s c h e s i p o s s a n o immaginare: cancellazioni g i à a l 7 0 % , v o l i v u o t i , i nostri albergatori e ristora- tori temono di non riuscire a tenere aperte le loro atti- v i t à , s e " l e c o s e v a n n o avanti così". È tutto molto tragico e Covid-19 non è uno scher- zo, ma questa settimana, c h e c i c re d i a t e o n o , n o n solo abbiamo imparato a lavarci le mani come fanno in ospedale per fermare la d i ff u s i o n e d e l v i r u s , o i nomi di alcuni importanti virologi italiani che hanno m e s s o o rd i n e c o n l e l o ro sagge e sapienti parole, in un mare di notizie allarmi- stiche, e non sempre veritie- re. Abbiamo avuto modo di sapere che, naturalmente - e lo scriviamolo ovunque a c a r a t t e r i c u b i t a l i - i l Coronavirus non vive sui beni e i prodotti provenien- t i d a l l ' I t a l i a : c o m p r a t e i l P a r m i g i a n o , g o d e t e v i i l vostro prosciutto e conce- detevi un po' di prosecco. Acquistate quel completo italiano e dite di sì a quel c o l o r a t o p e z z o d i v e t ro veneziano: il peggio che vi può capitare è di sviluppare una sana dipendenza dal nostro Made in Italy o, se avete bevuto un bicchiere di troppo di quel prosecco, è di avere un po' di mal di NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Un virus non fermerà il cuore dell'Italia Dirvertimento in Piazza San Marco: l'Italia ha bisogno di tutti noi per superare questo difficile momento (Copyright: Dreamstime) Continua a pagina 7