L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-19-2020

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 19 MARZO 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A ndiamo in stampa leggendo che l'Ita- lia ha superato i 30mila positivi al Coronavirus, con- sapevole che il picco del conta- gio è ancora lontano, nono- stante le drastiche misure di contenimento messe in atto. Qui negli Stati Uniti, l'emer- genza è appena cominciata più o meno nelle modalità che hanno caratterizzato tutti gli altri Paesi, nella curva di diffu- sione del nuovo virus. Incre- dulità, incapacità di cambiare le abitudini, scetticismo, fatali- smo, irresponsabilità, toni allarmistici contro ridicolizza- zione delle misure cautelative. Premesso che sulla salute non si dovrebbe mai scherzare, ogni reazione è lecita a patto di non rivelarsi inadeguata. Un po' in tutti i Paesi, nonostante le prime spaesate ma aggressi- ve reazioni della Cina e dell'I- talia che pure potevano servire da case study, si sta facendo i conti con l'arroganza della politica e dell'economia, del- l'alta finanza, del sistema pro- duttivo e della macchina che non si può fermare pena danni incalcolabili. Ma i danni ci saranno ecco- me. Chiamiamoli pure stagna- zione, recessione o gravi perdi- te. Ognuno scelga la forma che preferisce. La sostanza non cambierà e i più deboli, come al solito, ne pagheranno le conseguenze. Quel che è certo è che questa gigantesca onda oceanica che sta facendo tra- ballare tutti i sistemi sociali mondiali, sta rivelando quanto siamo fragili e come "siamo tutti nella stessa barca". Tutto quel che sembra lon- tano, in questo mondo globa- lizzato di cui forse tutti stiamo f i n a l m e n t e a v e n d o p i e n a coscienza proprio attraverso questa pandemia, è in realtà sull'uscio di casa. Si è materializzato l'Effetto Farfalla studiato in matemati- ca e reso popolare dal film Jurassic Park di Spielberg. Ecco cosa significa dire "Una farfalla batte le ali a Pechino e a New York arriva la pioggia invece del Sole". L'idea è che piccole variazioni nelle condi- zioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Un virus si diffonde con un criterio semplicissimo: soprav- vivere, moltiplicarsi e prolife- rare. E per farlo non guarda in faccia a nessuno. Esattamente come diceva Totò nella sua famosissima 'A Livella. Uno dei capolavori della poesia n a p o l e t a n a , n o t a a l i v e l l o internazionale per la bellezza d e i s u o i v e r s i c h e o f f r o n o riflessioni di intenso significa- to dentro la cornice di una conversazione popolare che ha tutto il sapore e l'essenza par- tenopea. Antonio de Curtis, uno dei più grandi artisti comici della storia dell'arte del teatro e della prima televisione italia- na, tanto da meritare e conser- vare nel tempo l'appellativo del 'Principe della risata', nel 1964 spiazzò tutti raccontando il battibecco tra due ombre: un marchese e un netturbino, c a s u a l m e n t e s e p o l t i l ' u n o accanto all'altro, il primo in un sepolcro fastosamente ornato e il secondo in una tomba " p i c c e r e l l a , a b b a n d u n a t a , senza manco un fiore". Il mar- chese si lamenta della vicinan- za con il netturbino del quale disprezza la puzza di miseria. La replica è una perla di sag- gezza: indipendentemente da c i ò c h e s i e r a i n v i t a , c o l sopraggiungere della morte si diventa tutti uguali, grazie all'azione della morte che è come la livella, lo strumento usato in edilizia per stabilire l'orizzontalità di un piano. Sono solo i vivi che fanno dif- ferenze sociali, o meglio, che fanno "Sti ppagliacciate", e credono in queste pagliacciate. La conclusione tira le somme d i o g n i r i f l e s s i o n e : " N u j e simme serie… appartenimmo à morte" cioè noi morti siamo seri, siamo tutti uguali, per noi non esistono distinzioni di nessun genere. Per questo non è il caso di puntare il dito contro qualcu- n o o q u a l c o s a i n q u e s t o momento altamente critico ma di fare sistema, al più presto. Siamo tutti nella stessa barca e bisogna remare tutti nella stes- sa direzione, se è vero che tutti vogliono uscire quanto prima da questa tempesta terribile che sconvolge la vita di tutti. Ma questo virus ci sta inse- gnando anche un'altra cosa, se vogliamo ascoltare la lezione che viene dagli italiani. Al di là d e l l o s f o r z o s o v r u m a n o d i medici e infermieri che stanno combattendo al fronte, per tutti coloro che chiusi in casa cercano di bloccare l'epidemia, l a q u a r a n t e n a c o l l e t t i v a è diventata un'occasione prezio- sa per scoprire che da soli è difficile superare le avversità e c h e a f f r o n t a r l e i n s i e m e , aumenta il coraggio e la forza. E' la lezione che è arrivata dai balconi dei condomini, dai quartieri e dalle città italiane: li hanno chiamati flash mob ma sono spesso state occasioni importanti di contatto tra vici- ni che nemmeno si salutavano, la reazione di persone chiuse in casa che però hanno capito che vedere un volto, trovare un sorriso, scambiare una chiacchiera fra dirimpettai, cantare insieme o ballare dieci minuti insieme serviva a sen- tirsi più forti, a reagire, a non avere paura e a combattere contro il virus: come se tutti dicessero insieme: sì, restiamo a casa sacrificando tutte le nostre libertà, la possibilità di abbracciare i nostri familiari, di trascorrere tempo con gli amici, le nostre abitudini, i nostri stipendi, il nostro lavo- ro ma così facendo, maledetto virus, ti depotenzieremo, ti contrasteremo, taglieremo i tuoi ponti e le tue catene di contagio. Alla fine vinceremo. In Italia questo virus ha anche generato un picco altis- simo di connettività: sapete La lezione italiana che arriva negli Usa nella tempesta del Covid-19 quante telefonate, videochia- m a t e e m e s s a g g i v e n g o n o scambiati? Tutte le piattafor- me sono diventate reti di con- tatto frequentatissime. Tutti hanno cominciato a cercare gli amici, a sentire i parenti lonta- ni, a rintracciare la gente che non si sentiva da tanto per sapere se era tutto ok. Sì, tra le tante cose brutte e catastrofi- che, questo virus ha riavvici- nato le famiglie e rinsaldato i rapporti generando un mera- viglioso "contagio di umanità". Prima che nella West Coast arrivi quest'onda anomala e prepotente che come uno tsu- nami travolgerà silenziosa- mente la vita di tanti, non per- diamo tempo e prendiamo esempio dall'Italia che ci sta mostrando, anche dai balconi di casa, quanto bene faccia questa "contagiosa umanità".

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