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25 GIOVEDÌ 19 MARZO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI SEATTLE A stra Zarina, c h e h a s t u - d i a t o a r c h i - tettura all'U- niversità di W a s h i n g t o n a l l ' i n i z i o d e g l i a n n i C i n q u a n t a e successivamente è diven- tata professore alla UW, h a i n i z i a t o a v i a g g i a r e nella pittoresca cittadina c o l l i n a r e d i C i v i t a d i Bagnoregio negli anni Sessanta. Questo storico gioiello, arroccato in cima a un sot- t i l e p i n n a c o l o d i t e r r a , sembrava congelato nel tempo. Devastata da un terremoto nel 1695, bom- b a r d a t a d u r a n t e l a Seconda Guerra Mondiale, casa di una manciata di residenti stabili, la città di C i v i t a , v e c c h i a d i 2 5 0 0 anni, è stata costruita su m o r b i d a a r g i l l a c h e , s e c o n d o i l N e w Y o r k T i m e s , s i è s b r i c i o l a t a "come ricotta fresca", met- t e n d o c o s t a n t e m e n t e a rischio la sua collina. Tuttavia, Zarina è rima- sta affascinata dal villag- gio, dai suoi edifici e dalla sua ricca storia. Durante una delle sue prime visite, è stata sorpresa da un vio- lento temporale ed è stata i n v i t a t a a d a s p e t t a r e l a fine della tempesta in una c a s a d e l p o s t o . M e n t r e ammirava il grande cami- no, la famiglia ha proposto di venderle un monoloca- le. Lo comprò su due piedi e passò i due anni succes- s i v i a r e s t a u r a r e l a s u a "stanza" e a intraprendere d i v e r s i a l t r i p r o g e t t i d i restauro a Civita. Nel 1976 ha istituito a Civita un programma di s t u d i o a l l ' e s t e r o m o l t o amato da UW, chiamato Italian Hilltowns, un complemento al program- ma di successo della UW Architecture in Rome che aveva istituito sei anni prima. Nel 1981, Zarina e s u o m a r i t o T o n y C o s t a Heywood hanno co-fonda- t o i l C i v i t a I n s t i t u t e d i Seattle, un'organizzazione no-profit che promuove l ' e c c e l l e n z a n e l d e s i g n a t t r a v e r s o p r o g r a m m i educativi e scambi cultura- li tra i due paesi. Nel corso dei decenni, la coppia ha lavorato fian- co a fianco con i residenti di Civita, gli studenti di UW e altri per proteggere e preservare l'architettura, la storia e la cultura della città. Si è poi ritirata defi- n i t i v a m e n t e a C i v i t a n e l 2 0 0 1 , d o v e Z a r i n a v i h a tenuto la sua ultima lezione nel 2003. È morta il 31 ago- sto 2008, all'età di 79 anni. Circa 15 anni fa, Palazzo Alemanni, edificio musea- le di proprietà della città di Civita, ha dedicato una sala a Zarina, scegliendo alcuni manufatti per rappresentare il suo impatto sulla città. Ma la città voleva un ricordo più p e r m a n e n t e d e l l a s u a i n f l u e n z a , c o s ì i m e m b r i dell'Istituto Civita sono stati invitati a contribuire alla p r o g e t t a z i o n e d i u n a mostra. La scorsa estate ha aperto "Astra Zarina in Civita". La mostra è stata realizzata da un trio di architetti e arti- s t i d i S e a t t l e d e l C i v i t a Institute, e messa in scena in collaborazione con la città di Bagnoregio e il Museo Geologico e delle Frane. I n s t a l l a t a i n u n a d e l l e s a l e d e l r i n a s c i m e n t a l e Palazzo Alemanni - la stessa d o v e a n n i p r i m a Z a r i n a aveva insegnato ai suoi stu- denti - la mostra si concen- tra su tre aree della storia di Zarina: la sua vita, il suo insegnamento e la sua ere- dità. L'installazione princi- pale della mostra è costitui- ta da sei videoproiettori che mostrano immagini, video e testi lungo le pareti della sala. "I proiettori sono azionati d a u n t e l e c o m a n d o " , h a detto l'artista e exhibition d e s i g n e r d i S e a t t l e I o l e Alessandrini. "Non è un'in- stallazione statica, ma un sistema flessibile. Questo significa che se il museo ha b i s o g n o d e l l o s p a z i o p e r qualcos'altro, come un even- to speciale o una conferenza, può spegnere i proiettori e allestire la sala per un altro scopo". C o n A l e s s a n d r i n i a l l a mostra hanno collaborato il componente del consiglio di amministrazione del Civita Institute Clark Pickett, che ha svolto ricerche fotografi- che e ha realizzato i conte- nuti video per la mostra, e Nancy Josephson, attuale presidente dell'Istituto, che ha svolto il ruolo di project manager. Un ulteriore sup- p o r t o è s t a t o f o r n i t o d a J o r d a n H u g h e s , S h a r o n Mentyka e Cinzia Rocchi. Nel pianificare la mostra, il team ha voluto rappresen- tare l'influenza e l'eredità di Zarina nel modo più accura- to e coinvolgente possibile. Ma non è stato un compito facile. "Volevamo realizzare il giusto concept", ha detto Josephson, "ma dopo diversi a n n i , c i s e m b r a v a d i n o n essere all'altezza della situa- z i o n e . Q u a l c h e a n n o f a , siamo tornati al tavolo da disegno con nuovi membri del comitato. Nel giro di cin- q u e m e s i , è e m e r s o u n nuovo concept e un nuovo design". Per l'esposizione è stato stanziato un budget di 20.000 dollari, raccolti dai soci. N a t a i n I t a l i a , Alessandrini ha incontrato Z a r i n a a R o m a n e i p r i m i anni Novanta. "Zarina mi ha d e t t o : " D o v r e s t i v e n i r e a S e a t t l e e s t u d i a r e a l l ' U n i v e r s i t à d i Washington", ha ricordato. "All'epoca non sapevo nem- meno dove fosse Seattle. Ma ho lavorato perchè ciò suc- cedesse. Quando sono arri- vata, lei e Tony sono stati per me come una famiglia. Mia madre è morta quando avevo 19 anni e mio padre, sei anni dopo. Hanno riem- pito un grande vuoto per me". Da quando si è trasferita a S e a t t l e n e l 1 9 9 4 , Alessandrini si è affermata grazie a una delle più inno- vative installazioni d'arte pubblica che manipolano la luce, i media digitali e lo s p a z i o . R e c e n t e m e n t e è stata scelta per creare un'in- s t a l l a z i o n e i l l u m i n a t a a l laser a KeyArena, sede della nuova squadra di hockey di Seattle, che aprirà i battenti nel 2021. Ha portato questi talenti in "Astra Zarina in Civita". Alessandrini ha passato t r e m e s i a p r o g e t t a r e l a mostra e un altro mese a Civita per installarla. "La location è fantastica", ha detto Alessandrini. "Si sale qualche gradino di Palazzo A l e m a n n i , s i v e d o n o l e immagini proiettate e si fa una pausa. Il suo spirito si percepisce attraverso queste immagini e le parole". "Astra Zarina in Civita" ha aperto il 25 agosto 2019, nel 90° anniversario della nascita di Zarina. Suo mari- to, che vive a tempo pieno a Civita, era presente mentre L u c a P r o f i l i , s i n d a c o d i B a g n o r e g i o e C i v i t a d i Bagnoregio, ha tagliato il nastro durante la cerimonia di apertura. L'Istituto Civita si augura c h e l a m o s t r a c o n t i n u i a rafforzare i legami stabiliti tra Astra Zarina e la popola- zione di Civita. "A Civita la gente la amava", ha detto Alessandrini. "Alcuni degli adulti di oggi l'hanno cono- sciuta da bambini. Lei vede- va il loro potenziale come individui e nella loro città, e le sono grati per tutto quello che ha fatto". Il Civita Institute di Seattle premia la sua fondatrice con una mostra in Italia Astra Zarina (sinistra) e suo marito Tony Cosata Heywood (al centro) condividono il pranzo con un'amica a Civita, negli anni '60 (Photo: Civita Institute)