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GIOVEDÌ 19 MARZO 2020 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Per frenare la diffusione d e l l a n u o v a p a n d e m i a d i Coronavirus, le lezioni sco- lastiche sono state sospese in tutto il paese e le aziende hanno chiesto ai dipendenti d i l a v o r a r e d a c a s a . L ' 1 1 marzo l'Italia ha chiuso tutti i negozi tranne le farmacie e i negozi di alimentari. Questa atmosfera desola- t a e v o c a i l r i c o r d o d i u n r o m a n z o s t o r i c o i t a l i a n o letto al liceo, nel programma della nostra scuola dell'ob- bligo: I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Il c a p o l a v o r o è a m b i e n t a t o nella Lombardia del XVII secolo sotto il dominio spa- gnolo, quando la peste si dif- fuse durante l'epidemia di Milano del 1630, uccidendo due terzi della popolazione. Cifre che non hanno pari nelle circostanze odierne. All'epoca la gente del posto credeva che il diavolo avesse p r e s o c a s a a M i l a n o p e r compiere le sue nefandezze senza sapere che la peste era stata portata dai mercenari tedeschi che avevano sac- c h e g g i a t o i l D u c a t o d i Mantova. Nella XVII secolo, per le strade di Milano regnava un silenzio mortale, interrotto solo dal suono sordo della c a m p a n a p o r t a t a d a i Monatti, gli addetti alle puli- zie della pestilenza. Allora, i poveri erano i primi a mori- re. Oggi, la maggior parte d e l l e v i t t i m e s o n o g l i anziani che hanno già passato guai di ogni tipo nella loro vita. Hanno combattuto il fascismo i n q u e s t o P a e s e , s o n o s o p r a v v i s s u t i a l l a I I guerra mondiale, e con sudore, duro lavoro e d e t e r m i n a z i o n e s o n o riusciti a ricostruire la nazione. E se muoiono a causa di una malattia zoono- tica originata da Wuhan non importa molto, si dice, per- ché avevano comunque altre patologie. Gli anziani non sono uno spreco della società, ma sono diventati il popolo abbandonato. L a m a g g i o r p a r t e d e i decessi (42,2 per cento) si è verificata nella fascia d'età compresa tra gli 80 e gli 89 anni, e il 32,4 per cento tra i 70 e i 79 anni, ma gli anziani non sono gli unici ad essere stati colpiti. La fascia d'età compresa tra i 60 e i 69 anni ha avuto un tasso di morta- lità dell'8,4 per cento, e 2,8 delle vittime hanno avuto un'età compresa tra i 50 e i 59 anni. Il tasso di mortalità per Coronavirus in Italia sembra essere di circa il 5 per cento. Quando è stata scritta questa storia, il 14 marzo, l'Italia aveva un tota- l e d i 1 2 6 6 m o r t i e q u a s i 15.000 infezioni. S e c o n d o i d a t i f o r n i t i dall'Istituto Superiore di Sanità del 9 marzo, il 22 per cento delle persone di età compresa tra i 19 e i 50 anni è risultato positivo. C i r c a l ' 1 , 4 p e r c e n t o d e i pazienti sotto i 19 anni, il 37,4 per cento tra il 51 e il 7 0 e i l 3 9 , 2 p e r c e n t o h a superato i 70 anni. Inoltre, alcuni presenta- tori televisivi, giudici, gior- nalisti, prefetti cittadini, medici, generali e persino politici sono risultati positi- vi. "Se riduciamo i contatti tra le persone del 70 per cento, entro 3 mesi rivedre- mo la luce", ha detto il pro- fessor Massimo Galli, direttore di Malattie infetti- ve dell'ospedale Sacco di Milano. Tre mesi, non tre settimane. L'Italia è stata la più col- pita in Europa, ma l'allarme ora è alto anche negli altri Paesi europei. Il primo passo della lotta è che le persone si adattino al cambiamento e collabori- no per fermare la diffusione. Questo non è un obbligo del governo o il risultato di sfor- zi eroici da parte dei medici, ma la responsabilità per- sonale di tutti i cittadini nel seguire i protocolli sanitari. A l l a f i n e , l a s e t t i m a n a scorsa è sembrato che gli i t a l i a n i a b b i a n o t r o v a t o coraggio, determinazione e senso morale per affrontare una realtà quasi insopporta- bile. Ma nelle prime tre set- timane molti cittadini non hanno dimostrato di posse- dere un alto grado di senso civico. Non hanno rinuncia- to all'aperitivo, all'happy hour e alla vita notturna. Continuavano a riunirsi nei bar e nei ristoranti, nelle discoteche e nelle stazioni sciistiche, senza interessarsi di salute pubblica, mentre i g i o r n a l i a n n u n c i a v a n o i l b i l a n c i o g i o r n a l i e r o d e i morti nelle nostre regioni. Non si sono resi conto che s i a m o t u t t i i n t e c o n n e s s i , tutti parte della rete di inter- dipendenza. L'apice dei comportamen- ti irresponsabili si è verifica- t o l ' 8 m a r z o q u a n d o i n migliaia hanno affollato le stazioni ferroviarie milanesi e s o n o f u g g i t i v e r s o s u d , prendendo d'assalto i treni notturni dopo che una bozza di decreto che vietava alla g e n t e d i u s c i r e o e n t r a r e nella regione era stata rive- lata dalla stampa. " Q u e l l o c h e è s u c c e s s o con la fuga di notizie ha fatto sì che molte persone cercas- sero di fuggire, causando l'effetto opposto di quello che il decreto stava cercando di ottenere", ha avvertito Roberto Burioni, profes- sore di Microbiologia e viro- l o g i a a l l ' U n i v e r s i t à V i t a - S a l u t e S a n R a f f a e l e d i Milano. "Purtroppo alcuni di coloro che sono fuggiti ver- r a n n o c o n t a g i a t i d a l l a malattia". E alcuni di loro potrebbero infettare i loro parenti giù al Sud. P o c h e o r e d o p o c h e i l Primo Ministro Giuseppe Conte ha annunciato le for- tissime restrizioni al movi- mento, musicisti, artisti e registi influenti hanno ini- ziato a promuovere l'hash- tag #iorestoacasa. Finalmente il messaggio è stato recepito. Rimanendo a casa, le tendenze possono invertirsi. Dobbiamo restare forti, restare uniti e combat- tere insieme la malattia. M a , a n c o r a u n a v o l t a , cosa ha sbagliato l'Italia? All'inizio, la mancanza di coesione, l'incoerenza e i continui battibecchi sono stati gli elementi della politi- ca che non sono riusciti a immaginare il prevedibile disastro a causa delle sue lacune e dei suoi buchi origi- nari. Improvvisamente, il 31 gennaio, l'Italia ha sospeso tutto il traffico aereo dalla Cina. Questo ha diminuito il rischio? La gente è arrivata in Italia con voli in coinci- denza da altri Paesi, mentre alcuni italiani hanno raccon- tato la loro esperienza all'ae- roporto di Bangkok, dove nessuno ha controllato la temperatura. Inoltre, prima del 31 gen- naio in Italia, non c'è stato a l c u n i n v i t o f o r m a l e a l l a quarantena per chi proveni- va dalla Cina, che fosse ita- liano o cinese. I protocolli di quarantena sono stati attiva- ti il 3 febbraio. La classe politica cercava di conserva- re un meraviglioso rapporto con un gigante con i piedi d'argilla? Eppure, qualche settima- n a d o p o , m i s o n o s e n t i t a orgogliosa del modo in cui il mio Paese ha seguito una politica di trasparenza per condividere dati accurati su questa crisi sanitaria. Forse anche l'Italia ha contribuito alla spinta generale verso una maggiore trasparenza in Europa. N e s s u n d a t o è s t a t o t e n u t o n a s c o s t o n e l m i o P a e s e , c h e h a anche consentito alla sua più recente classe medica di infermieri di laurearsi subi- to per poter entrare in servi- zio. Mentre l'Italia si adegua a u n a v i t a s o t t o d r a s t i c h e m i s u r e d i q u a r a n t e n a , i medici degli ospedali lom- bardi hanno descritto come i reparti di terapia intensiva si siano riempiti di pazienti che necessitano di ECMO, l'ossigenazione a membrana extracorporea. La situazio- ne è straziante. N o n a v e v a m o p a u r a d i mostrare il nostro confronto c o n l a m o r t e . Q u e s t o momento difficilissimo è v i s s u t o c o n a u t e n t i c i t à e apertura. Sarà illuminato in m o d o i n d e l e b i l e d a l l a dignità dei laboriosi italia- ni. Da questa orrenda avver- sità, noi tutti ne verremo fuori più forti che mai. R e n d i a m o o n o r e a i nostri medici che rispetta- n o i l G i u r a m e n t o d i Ippocrate cercando di salva- re vite senza distinzioni di ricchezza, di reddito, di edu- c a z i o n e e d i c u l t u r a . Dobbiamo essere grati alla nostra assistenza sanitaria universale che dimostra una forza compassionevole con- t r o l e d e v a s t a z i o n i d e l Coronavirus. Come Giobbe, lottiamo con il desiderio di sapere perché questo è successo. Vogliamo trovare un senso quando la vita non ha senso. M a l e r i s p o s t e n o n s o n o facili. Ci sono solo domande che ci perseguitano. C ' è u n d i p i n t o d e l Canaletto che commemora la fine della terribile peste del 1576, il 16 agosto, festa di San Rocco, il protettore contro tutte le malattie con- tagiose. Dopo la messa, il Doge e i senatori in toghe rosse uscivano dalla chiesa, mentre i sopravvissuti por- tavano mazzolini in ricordo della peste. Q u e s t o s a r à p r e s t o u n ricordo doloroso. Dopo che venerdì scorso, a Napoli, gli a b i t a n t i i n i s o l a m e n t o domestico hanno cantato s p o n t a n e a m e n t e d a i l o r o balconi, dando il via a un flash mob in tutto il Paese, che canta e suona strumenti d a o g n i c a s a a l l o s t e s s o momento, è diventato chia- ro che l'Italia sopporterà il virus e non cederà. Le nostre vite, scolorite dalle nostre attuali disgrazie, bril- leranno di ore più felici. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Una Piazza Duomo vuota, durante il lockdown del Paese a causa dell'epidemia da coronavirus (Photo: Drea- smtime) Continua da pagina 5