L'Italo-Americano

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Questo articolo si ispira a l l ' e d i t o r i a l e d i L a u r a Marchetti per il quotidiano Il Manifesto, pubblicato il 24 marzo 2020. " P e n s i , p a d r e m i o , che potrei andare avanti lasciandoti? (…) V i e n i a l l o r a , c a r o p a d r e , m o n t a m i s u l collo; sulle mie spalle ti sosterrò, e questo com- pito non mi peserà". Virgilio, Eneide Libro II Dopo dieci anni di asse- dio, Troia è caduta. Dopo dieci anni di guerra, i suoi eroi hanno dovuto inchinar- si, non alla superiorità mili- tare degli Achei, ma al più astuto degli stratagemmi, al più intelligente degli avver- sari: Ulisse. Tra saccheggi e violenze, tra massacri e stupri, Troia brucia. E Enea, guerriero troiano e d e r o e , r a c c o g l i e l a s u a famiglia e i suoi averi per fuggire: suo padre Anchise, vecchio e fragile, non vuole a n d a r s e n e p e r p a u r a d i diventare presto un peso, per paura di non essere più d'aiuto alla giovane famiglia del figlio. Invece di abban- donare il padre, Enea decide di tornare a combattere per cercare la morte in battaglia, ma non è quello che gli dei - quello che la madre Venere - avevano in mente per lui. Così torna da Anchise, lo p r e n d e d o l c e m e n t e s u l l e spalle e, con il figlio Ascanio che gli tiene la mano, lascia Troia e il suo passato alle spalle, per correre verso la salvezza. Questa immagine, quella d i E n e a c h e p o r t a i n spalla l'anziano padre, lontano dal pericolo e dalla morte, rimane una delle più p o t e n t i d e l l a l e t t e r a t u r a c l a s s i c a , p r o f o n d a m e n t e rappresentativa di quella c h e è l a n o s t r a a m a t a Civiltà. Una Civiltà nata da idee di Democrazia, Bellezza e Giustizia che i Greci e i Romani hanno seminato e c h e i l C r i s t i a n e s i m o h a nutrito con un nuovo senso d i s p i r i t u a l i t à ; c h e i l R i n a s c i m e n t o h a c u l l a t o delicatamente, con un rin- novato senso di soggezione per l'immenso mistero del- l ' e s i s t e n z a , e c h e l'Illuminismo ha irrigato con la consapevolezza che l'Umanità poteva svelare quel mistero grazie all'intel- letto. Secoli, millenni di storia, ma tutto risale a quell'unica immagine di un figlio che porta sulle spalle il padre a n z i a n o , l o n t a n o d a l l a morte. Parlare di Enea oggi può sembrare poco se paragona- to alla drammatica guerra che tutti noi stiamo combat- tendo, anacronistico persi- no. In verità, però, nessuna immagine è più rilevante in q u e s t o m o m e n t o d e l l a nostra storia. Fin dai primissimi giorni della pandemia, era evi- dente che Covid-19 risulta- va particolarmente aggressi- v o n e i c o n f r o n t i d e i p i ù deboli tra noi: gli immuno- depressi, i già malati e gli a n z i a n i . C o m e e s s e r i umani e come rappresen- tanti di quella civiltà che i Greci e i Romani ci hanno dato, e che i nostri antenati hanno combattuto per ren- dere più giusta, umana e rispettosa di tutti gli indivi- dui, abbiamo il dovere di proteggerli prima di chiun- que altro, ma questo non è successo. I l r i t o r n e l l o i t a l i a n o durante le prime, convulse, settimane della pandemia è sempre stato uno, agghiac- ciante: "il virus uccide gli anziani", "l'età media dei morti è di 81 anni", "la fascia di età più a rischio è di chi h a p i ù d i 7 0 a n n i " . N o i c o d a r d i a b b i a m o t r o v a t o conforto nel fatto che, essen- do più giovani, non eravamo così a rischio; noi, nei primi giorni dell'epidemia in Italia, quando non c'era la quaran- tena, viaggiavamo e ci pren- devamo i nostri aperitivi, immuni ai virus e alle paure, protetti dall'egoistica, disu- m a n a c e r t e z z a d i e s s e r e i n v i n c i b i l i e c h e q u a l c u n altro, qualcuno sacrificabile, avrebbe pagato con la sua vita. Quando i numeri hanno iniziato a crescere e i nostri ospedali si sono riempiti con una velocità che non vedeva- mo dai tempi dell'influenza spagnola, i nostri operatori sanitari ci hanno avvertito tutti: "Se continuate a igno- rare la nostra richiesta di rimanere a casa, presto non avremo abbastanza respira- tori e dovremo stabilire delle priorità". Proprio in quei giorni il mio migliore amico, un medico, fece un appello su Facebook: "Per favore, non ci mettete nella condi- zione di dover fare questa s c e l t a " . E ' l a m e d i c i n a d i guerra, ecco cosa succede sul c a m p o d i b a t t a g l i a . P o i è arrivato il Regno Unito, la cui idea iniziale di combatte- r e i l v i r u s a t t r a v e r s o l ' " i m m u n i t à d e l g r e g g e " significava così chiaramente che il più debole sarebbe morto, tanto che il primo m i n i s t r o B o r i s J o h n s o n a v e v a d i c h i a r a t o a l s u o popolo che doveva essere pronto a perdere qualcuno che amava. S o p r a v v i v e n z a d e i p i ù forti, nel caso dell'Italia, vit- time immolate sull'altare d e l l ' e c o n o m i a n e l R e g n o Unito (che da allora ha però cambiato idea rispetto al suo a p p r o c c i o a l l ' e m e r g e n z a , a b b r a c c i a n d o i l " m o d e l l o I t a l i a " , c i o è l ' i s o l a m e n t o prolungato e il distanzia- mento sociale): strade diver- s e , m a l o s t e s s o r i s u l t a t o finale, ovvero il sacrificio di c h i è c o n s i d e r a t o m e n o degno, meno utile. E se pen- s a t e c h e q u e s t o m o d o d i pensare non sia globale, beh, vi sbagliate. C o s a c i è s u c c e s s o ? Quando abbiamo perso così tanto contatto con la nostra anima e con la nostra essen- z a u m a n a d a c o n s i d e r a r e accettabile un'idea mostruo- sa come quella di disfarsi dei deboli, di considerarli meno degni dei giovani e dei sani? Gli anziani di oggi sono le d o n n e e g l i u o m i n i c h e hanno costruito il mondo in cui viviamo e la ricchezza di cui godiamo. Sono le donne e gli uomini che hanno fatto e vissuto la storia prima di noi, un tesoro inestimabile di conoscenza, saggezza e know-how. Ma soprattutto sono gli u o m i n i e l e d o n n e c h e c i h a n n o t e n u t o p e r m a n o quando eravamo bambini, che ci hanno insegnato ad a l l a c c i a r c i l e s c a r p e e a l a v a r c i l e m a n i ; s o n o g l i u o m i n i e l e d o n n e c h e c i hanno rimboccato le coperte di notte e ci hanno asciugato le lacrime dal viso quando soffrivamo. Gli anziani di oggi sono le persone che ci hanno reso ciò che siamo, sono le persone che ci hanno insegnato cos'è veramente l'amore: sono i nostri padri e l e n o s t r e m a d r i , i n o s t r i nonni e le nostre nonne, per molti di noi sono l'esempio più vivido di forza e coraggio perché, diciamocelo, certe generazioni sono semplice- mente più forti di quanto le nostre potranno mai sognare d i e s s e r e . S o n o i c u s t o d i d e l l a n o s t r a s t o r i a c o m e popolo e del nostro patrimo- nio, dei valori della nostra Civiltà. "La civiltà è cominciata q u a n d o E n e a h a p o r t a t o sulle spalle l'anziano padre, lontano da Troia in fiamme", scrive Laura Marchetti de Il M a n i f e s t o , e h a r a g i o n e . Perché curare e proteggere i n o s t r i p a d r i e l e n o s t r e m a d r i n o n s i g n i f i c a s o l o curare e proteggere coloro che ci hanno dato la vita, ma anche rispettare ciò che essi rappresentano: la saggezza, l'amore, le nostre storie, la nostra Storia. Significa esse- re umani, essere civili, esse- r e d e g n i d i r i s p e t t o e d i amore. Significa valorizzare, p r o t e g g e r e e c u s t o d i r e i l cuore e l'anima della nostra essenza umana. Prendete il telefono, chia- mate i vostri genitori, i vostri nonni, proteggeteli, sempre: sono loro che vi hanno reso ciò che siete e vi hanno dato tutto ciò che avete. Tutti noi abbiamo bisogno di essere Enea, oggi più che mai, per- ché gli ultimi brandelli di c o m p a s s i o n e e d i a m o r e r i m a s t i i n q u e s t o m o n d o non scompaiano per sempre. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI 17 GIOVEDÌ 2 APRILE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Il mondo Classico è stato la culla della nostra Civiltà Il giorno in cui Enea salvò suo padre da Troia in fiamme e perché dovremmo seguire il suo esempio

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