L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-2-2020

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27 GIOVEDÌ 2 APRILE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI SEATTLE I n un'epoca di sfide globali senza prece- denti per la salute pubblica, in cui ogni s e t t o r e d e l n o s t r o tessuto sociale ed economi- co è al punto di rottura, è confortante rendersi conto che la nostra comunità italo- americana continua a inco- raggiare e favorire i legami con la famiglia e gli amici. I n s i e m e , s u p e r e r e m o i m o m e n t i d i f f i c i l i . C o s ì è come fanno gli italiani! Sia Seattle che Spokane hanno club italo-americani di lunga data per aiutare a preservare questi importanti legami sociali, mantenendo il senso della cultura e del patrimonio culturale. Ecco un breve sguardo alle due organizzazioni. T h e I t a l i a n C l u b o f Seattle celebra quest'anno il suo centenario. Anche se è stato necessario rimandare la cena celebrativa da aprile a ottobre, è una impressio- nante pietra miliare che non dovrebbe passare inosserva- ta. Il club si chiamava origi- n a r i a m e n t e C l u b Commerciale Italiano, ed e r a u n ' o r g a n i z z a z i o n e d i immigrati italiani, soprat- t u t t o p r o f e s s i o n i s t i , c h e v o l e v a n o f a r e r e t e e f a r e affari insieme. L'idea era n a t a i n o c c a s i o n e d i u n a f e s t a n e l d i c e m b r e 1 9 1 9 n e l l a c a s a d i S e a t t l e d i Nicola Paolella. Alla festa di quell'anno erano presenti alcuni dei membri più importanti della comunità italiana locale: il console italiano, due medici, un consigliere comunale e un giudice. Erano presenti anche il fiorista di Seattle F e l i x R o s a i a e F e d e r i c o Bassetti, direttore ed editore del popolare settimanale ita- liano La Gazzetta Italiana. Bassetti pubblicò su La Gazzetta un avviso che invi- tava la comunità italiana a riunirsi il 20 gennaio 1920, p r e s s o l a F r a t e r n a l H a l l , situata tra la Quarta e Pike Street nel centro della città. Alcuni mesi dopo, il 26 apri- le 1920, fu fondato il club. Per il decennio successi- vo, gli incontri si tennero in varie località nei dintorni di S e a t t l e . P o i , n e l 1 9 3 0 , i l g r u p p o s i r i u n ì c o n a l t r e organizzazioni italiane per a c q u i s t a r e i l P a c i f i c Telephone Building sulla 17 A v e n u e , r i b a t t e z z a n d o l o Casa Italiana. Nel 1935, tre gruppi italiani – Italian Commercial Club, Italian- A m e r i c a n C o u n c i l a n d I t a l i a n A t h l e t i c C l u b - s i fusero per formare il Club Italiano, Inc. I tempi però erano diffici- li negli anni '30 e la nuova organizzazione aveva diffi- coltà a sbarcare il lunario. Due dei suoi membri, Fran Orrico e John DiJulio, ebbe- ro l'idea di organizzare una r a c c o l t a f o n d i p e r i l Columbus Day. Quello fu l'i- n i z i o d e l b a n c h e t t o annuale del Columbus Day; il ricavato di quell'e- vento fu sufficiente a tenere a galla il club. Q u a l c h e a n n o d o p o , i l gruppo si trasferì nuova- m e n t e a l 6 2 0 d i U n i o n S t r e e t . A l l o r a , l a s a l a d a pranzo per soli soci divenne r a p i d a m e n t e u n o d e i p i ù eleganti dinner club della città. Con un arredamento di lusso, un grande cocktail lounge e uno staff attento, cenare all'Italian Club era un evento speciale. Il suo e x e c u t i v e c h e f C o s t a Lazzaretti, anche noto come Costanzo Lazzarotto, ma di solito chiamato solo Chef C o s t a , a v e v a u n d i s c r e t o seguito. Ha lavorato come chef del club fino al 1945, quando ha lasciato per apri- re il suo locale a Shoreline, d o v e B i n g C r o s b y c e n a v a spesso ogni volta che veniva in città. Alla fine il gruppo perse il contratto d'affitto presso la sede di Union Street e per diversi anni si tennero riu- nioni in alberghi, ristoranti e auditorium scolastici. Nel 1998, sotto la direzione di Armandino Batali, il Club Italiano ha votato per con- sentire ai non italiani di ade- rire come soci. Bastava avere interesse per tutto ciò che è italiano - dal cibo e dal vino alla musica, all'arte e alla storia. Italian American Club o f S p o k a n e f e s t e g g i a quest'autunno il 54° anni- versario della sua fondazio- ne, avvenuta il 17 settembre 1966. Si è riunito in un unico g r u p p o d o p o c h e d i v e r s e logge affiliate all'Order Sons o f I t a l y i n A m e r i c a s o n o s t a t e s c i o l t e . I l c l u b d i Spokane è orgoglioso della sua opera di beneficenza, raccolte fondi da donare alla comunità. La sua popolare cena a base di spaghetti è inizia- t a n e l 1 9 6 8 e s i s v o l s e a l Gonzaga Prep. L'evento rac- coglie fondi ogni anno per una borsa di studio universi- taria di 1.000 dollari per uno studente di origine ita- liana. I soci del club iniziano a preparare la cena con circa una settimana di anticipo. Alcuni anni, gli allegri com- m e n s a l i m a n g i a n o f i n o a 10.000 polpette di carne. Come è prevedibile, tutto è fatto in casa. Il club sponsorizza anche u n F e s t i v a l i t a l i a n o o g n i luglio che raccoglie fondi per diverse cause. Diversi anni fa, i soci hanno raccolto più di 600 dollari per sostenere i terremotati dell'Aquila. I soci partecipano anche alla parata annuale del giorno di S a n P a t r i z i o , m a c o n u n tocco tipicamente italiano: trainano un carro che porta una replica di 11 piedi della torre pendente di Pisa lungo il percorso della parata. La torre è stata costruita nel 1993 al costo di 6.000 dolla- ri. Q u a n d o i l c l u b d i Spokane è stato fondato nel 1966, circa due terzi dei suoi membri erano immigrati o figli di immigrati, e l'orga- nizzazione ha soddisfatto un importante bisogno della c o m u n i t à . M o l t i i t a l i a n i erano inizialmente venuti a East Washington negli anni Venti e Trenta del secolo scorso per lavorare alla fer- rovia. Fra loro c'era la fami- glia Cozza. "Mio padre venne qui nel 1947 a 19 anni, quando suo padre era già qui a lavorare per la ferrovia", dice Sam C o z z a , i l c u i p a d r e P a t è stato uno dei soci fondatori del club. Per loro era qualco- sa di più personale, avendo loro un legame con amici c h e a v e v a n o u n c o m u n e legame con il vecchio paese. Naturalmente, col passare d e l t e m p o , s i p a s s a a l l a seconda e alla terza genera- zione ed è un po' diverso perché quelle persone, cre- scendo, non hanno necessa- r i a m e n t e a v u t o l a s t e s s a esperienza". Nel 2016, durante le cele- brazioni per il 50° anniver- s a r i o d e l C l u b I t a l o - A m e r i c a n o , l a c i t t à d i S p o k a n e h a a c c o l t o u n a nuova città gemellata inter- n a z i o n a l e : C a g l i , s i t u a t a n e l l e M a r c h e . È s t a t a l a q u a r t a c i t t à g e m e l l a t a d ' I t a l i a n e l l o S t a t o d i Washington. Le altre sono S e a t t l e e P e r u g i a , W a l l a Walla e Canara, Auburn e Mola di Bari. Rimanere in contatto in tempi di crisi - come fanno gli italiani Alla sua fondazione nel 1920, l'Italian Club of Seattle provvedeva un luogo dove gli immigrati Italiani, la maggior parte, professionisti, potevano incontrarsi e fare affari.

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