L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-2-2020

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GIOVEDÌ 2 APRILE 2020 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI La gravità della situazione si conferma anche nella frequenza dei discorsi alla nazione del presidente Mattarella quello che stiamo vivendo. La risposta che il popolo italiano sta dando all'emergenza è oggetto di ammirazione anche all'estero, come ho potuto constatare nei tanti colloqui telefonici con Capi di Stato stranieri. SECONDO - "Anche di que- sto avverto il dovere di rendervi conto: molti Capi di Stato, d'Europa e non soltanto, hanno espresso vicinanza all'Italia. Da diversi dei loro Stati sono giunti sostegni concreti. Tutti mi hanno detto che i loro Paesi hanno preso decisioni seguendo le scel- te fatte in Italia in questa emer- genza. Nell'Unione Europea la Banca Centrale e la Commissione, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, soste- nute dal Parlamento Europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei capi dei governi nazionali. Ci si attende che que- sto avvenga concretamente nei prossimi giorni. Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condi- zioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l'Europa. La solida- rietà non è soltanto richiesta dai valori dell'Unione ma è anche nel comune interesse. Nel nostro Paese, come ho ricordato, sono state prese misure molto rigorose ma indispensabili. Conosco e comprendo bene la profonda preoccupazione che molte persone provano per l'in- certezza sul futuro del proprio lavoro. Dobbiamo compiere ogni sforzo perché nessuno sia lascia- to indietro. Ho auspicato – e continuo a farlo – che queste risposte possa- no essere il frutto di un impegno comune, fra tutti: soggetti politi- ci, di maggioranza e di opposi- zione, soggetti sociali, governi dei territori. Unità e coesione sociale sono indispensabili in questa condizio- ne". TERZO - "Un'ultima consi- derazione: mentre provvediamo ad applicare, con tempestività ed efficacia, gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emer- genza: alle iniziative e alle moda- lità per rilanciare, gradualmente, ma con determinazione la nostra vita sociale e la nostra economia. Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo espri- mere il meglio di sé. Le prospet- tive del futuro sono - ancora una volta - alla nostra portata. Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici. Vi riusciremo certamente – insieme - anche questa volta". T orna a parlare alla nazione il presidente della Repubblica Mattarella a conferma dell'eccezionalità del momento. "Mi permetto nuovamente, care concittadine e cari concitta- dini, di rivolgermi a voi, nel corso di questa difficile emergen- za, per condividere alcune rifles- sioni. Ne avverto il dovere. LA PRIMA si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia; e ai loro fami- liari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non poter essere loro vicini e dalla tristezza dell'impossibilità di celebrare, come dovuto, il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità che sono duramente impoverite dalla loro scomparsa. Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare. Alcuni territori – e in particolare la generazione più anziana - stan- no pagando un prezzo altissimo. Ho parlato, in questi giorni, con tanti amministratori e ho rappre- sentato loro la vicinanza e la soli- darietà di tutti gli italiani. Desidero anche esprimere rin- novata riconoscenza nei confron- ti di chi, per tutti noi, sta fronteg- giando la malattia con instancabi- le abnegazione: i medici, gli infermieri, l'intero personale sanitario, cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materia- le necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso. Insieme a loro ringrazio i far- macisti, gli agenti delle Forze dell'ordine, nazionali e locali, coloro che mantengono in fun- zione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le Forze Armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, così come va agli scienziati, ai ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus, ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficoltà delle persone più fra- gili, alla Protezione Civile che lavora senza soste e al Commissario nominato dal Governo, alle imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l'emergenza, agli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti, a coloro che stanno assistendo i nostri connazionali all'estero. A quanti, in ogni modo e in ogni ruolo, sono impegnati su questo fronte giorno per giorno". Mattarella ha poi ringraziato "il senso di responsabilità dei cit- tadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come Tricolori a mezz'asta in tutt'Italia ogni Comune piange le sue vittime Il capo dello Stato: pagina triste della nostra storia, nessuno sarà lasciato indietro. Ue agisca prima che sia troppo tardi Le luci del Tricolore su Palazzo Chigi fino alla fine dell'emergenza I l 31 marzo alle tutti i sindaci d'Italia hanno osservato un minuto di silenzio davanti ai Palazzi di Città, sopra i quali le bandiere erano esposte a mezz'a- sta in segno di lutto per le vitti- me dell'emergenza Covid-19 ma anche un gesto di solidarietà per gli operatori sanitari impegnati a combattere il contagio e di spe- ranza. L'iniziativa è stata pro- mossa su tutto il territorio nazio- nale su impulso di Gianfranco Gafforelli presidente della pro- vincia di Bergamo, uno dei terri- tori più colpiti dal contagio. "L'Italia è unita e solidale in questo momento". Antonio Decaro, presidente dell'associa- zione dei Comuni italiani e sin- daco di Bari ha detto: "Da nord a sud, i sindaci si sono stretti in un silenzio comune e in un abbrac- cio virtuale rivolto a colleghi che sono in lutto insieme alle loro comunità per le tante perdite umane. Noi sindaci siamo i custodi delle angosce e delle preoccupazioni dei concittadini, ma vogliamo essere portatori di un messaggio di speranza che prima o poi riusciremo a metter- ci alle spalle questo terribile momento della storia del Paese". Giorgio Gori, sindaco di Bergamo tra le città più colpite dai lutti (Ph. Anci)

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