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Q ualche giorno fa, mio cognato mi ha inviato un messaggio e a l l e g a t o u n a notizia su un convoglio di camion militari incaricati di raccogliere i resti delle vitti- me del coronavirus a Berga- mo, in Italia: la città è una delle zone più colpite dalla pandemia globale. Il loro compito era quello di tra- sportarli in altre parti d'Ita- lia per procedere alla crema- z i o n e , n e l t e n t a t i v o d i alleviare il carico di lavoro dei crematori locali e di pre- venire la diffusione della malattia. Per queste vittime non è stato celebrato alcun funerale: Sono certo che la decisione del governo è stata difficile, soprattutto in un Paese che è molto orgoglioso di piangere i propri cari. A titolo personale, l'arti- colo mi ha subito ricordato una storia parallela sulla mia nonna materna. Mia nonna, G i u s e p p i n a Z a c c a r i a , nata a Sant'Angelo a Scala nel 1902, sopravvisse all'in- fluenza spagnola nel 1918. L a s o r e l l a m a g g i o r e F i l o m e n a , u n a g i o v a n e e b e l l a r a g a z z a d a g l i o c c h i azzurri, non fu altrettanto fortunata e morì tra le sue b r a c c i a . I n s e g u i t o m i a nonna mi raccontò che il corpo senza vita della sorella fu trasportato su un carro trainato da cavalli e gettato i n u n a f o s s a c o m u n e . L a famiglia di mia nonna non ha mai avuto la possibilità di seppellire adeguatamente l'amata figliola/sorella. L'influenza del 1918 ha devastato l'Italia tanto quan- to il coronavirus del 2020 sta flagellando il Paese. La tra- gedia di mia nonna in Italia risale a più di cento anni fa, ma leggendo l'articolo mi sono ritrovato a ricordare la sua storia straziante e con- temporaneamente ad affron- tare l'arrivo della pande- m i a d e l 2 0 2 0 a N e w Y o r k , c h e è d i v e n t a t a i l nuovo epicentro della malat- tia, dove ogni giorno muoio- no centinaia di persone. Siamo all'inizio di aprile, e questi due momenti paralleli mi hanno costretto a cercare una guida e una forza imme- diata in mia nonna, scom- p a r s a n e l 1 9 8 5 a l l ' e t à d i o t t a n t a s e i a n n i . M i s o n o c o s t a n t e m e n t e c h i e s t o : " C o s a f a r e b b e n e l 2 0 2 0 ? Come è sopravvissuta alla pandemia del 1918?". Il biso- gno di pensare a lei è per pura ispirazione. La storia si sta minacciosamente ripe- tendo, e per superare questo momento difficile e senza precedenti, avrò bisogno di i s p i r a z i o n e , d i u n a l u c e guida, se volete, per aiutare la mia famiglia e i miei amici ad affrontare ciò che si profi- la all'orizzonte. La pandemia è il proble- ma più grave che abbia mai d o v u t o a f f r o n t a r e i n v i t a mia. New York City, il cen- t r o c o s m o p o l i t a d e l l ' America, dove sono nato e c r e s c i u t o , d o v e i o e m i a moglie lavoriamo e crescia- mo le nostre figlie, è coper- ta da un silenzio assolu- to. In un colpo solo l'energia vibrante della città è stata improvvisamente risucchia- ta, per poi essere sostituita da un'inquietante quiete, come ha dichiarato il presi- dente Trump, da "un nemico invisibile". La città, un tempo affolla- t a e r u m o r o s a , è o r m a i a b b a n d o n a t a , n o n s i s a quanto tempo. C'è un nuovo paesaggio sonoro che è note- volmente fuori tema, accom- pagnato da uno scenario e da uno stile di vita molto diver- so. I pedoni e gli autisti degli autobus/treni sono coperti da mascherine chirurgiche bianche o nere, alcune con gli ambitissimi N-95, così come da guanti in lattice blu o color lavanda per proteg- gere le mani dalla malattia altamente contagiosa. V e d e r e l e p e r s o n e c h e vanno in giro con l'abbiglia- m e n t o c h i r u r g i c o a N e w York City è a dir poco strano, ma credo sia prudente. Mia moglie ed io, come il resto del mondo, lavoriamo da casa, una volta che il sindaco di New York ha annunciato ufficialmente la chiusura delle scuole pubbliche nel tentativo di diminuire la dif- fusione del virus attraverso l'allontanamento sociale. Noi, come educatori, stiamo facendo del nostro meglio per essere reperibili per i nostri studenti durante l'ap- p r e n d i m e n t o a d i s t a n z a , mentre ci destreggiamo tra le nostre responsabilità di genitori e manteniamo una vita normale per le nostre figlie. La decisione del chiudersi i n c a s a a N e w Y o r k C i t y , come la maggior parte del Paese, ha seguito il consiglio di molti esperti medici che p r e v e d o n o c h e i l p e g g i o d e b b a a n c o r a v e n i r e . I n realtà, molti ospedali di New York City non saranno in grado di garantire il ricovero dei pazienti con condizioni mediche preesistenti, che sono la popolazione più vul- nerabile al coronavirus, e molto probabilmente saran- no portati al pronto soccorso per essere curati nelle pros- sime settimane. Si prevede che la pressione sugli ospe- dali sarà talmente forte che il Jacob Javits Center è stato trasformato in un ospedale di emergenza da 1200 posti letto e a Central Park è stato c o s t r u i t o u n o s p e d a l e d a campo per i pazienti che si prevede arriveranno per la malattia. Anche il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha fatto eco alle gravi previsioni. I suoi briefing quotidiani sono s t a t i l e n o s t r e m o d e r n e chiacchierate al caminetto, come ha osservato un gior- nalista del New York Times: " N o n c ' è d a s t u p i r s i c h e guardando i briefing quoti- d i a n i d i A n d r e w C u o m o possa far venire voglia di Chianti e polpette.... il gover- natore di New York evoca la sensazione di una grande tavola familiare italiana". Non c'è da meravigliarsi d e l l ' i m p o r t a n z a d e l l e relazioni familiari in un momento come questo. La famiglia è il pilastro della nostra esistenza. Speriamo c h e i l c o n t a g i o c o s t r i n g a molti di noi a premere pul- santi di reset e a rivalutare la nostra vita. Ho chiamato o mandato un messaggio ai miei cugini in Italia più rego- larmente di prima e ho fatto a mia madre domande più approfondite su sua madre e ho chiesto ai miei figli cosa stanno provando. Il coronavirus è entrato bruscamente nelle nostre vite come un ospite virulen- to, che si è imbucato alla nostra festa piena di allegria. L'economia statunitense era forte e molti di noi erano lontani dalle sfide che si pre- sentano al resto del mondo. Allo stesso tempo, la storia di coraggio e perseveran- za di mia nonna ha risve- gliato la mia autocommisera- zione durante questa epide- mia. Dopo aver vissuto la pan- d e m i a d e l 1 9 1 8 i n I t a l i a , v e r s o l a f i n e d e l l a p r i m a guerra mondiale, arrivò in America nel 1920, incapace di leggere/scrivere nella sua l i n g u a m a d r e . Q u a s i u n d e c e n n i o d o p o l e i e m i o nonno si sposarono e alleva- rono tre figlie con un mode- sto reddito, fino all'arrivo della Grande Depressione seguita dalla Seconda Guerra Mondiale - eppure non l'ho mai sentita lamentarsi. Allora, perché mi lamen- to? Ho dispositivi elettronici per comunicare con il mondo esterno tramite testo, audio e video. Se decido, posso com- prare del cibo e farmelo con- segnare a casa e aggiungerlo alla scorta che ho già per due/tre settimane. Inoltre, m i a m o g l i e e i m i e i f i g l i rimangono al sicuro e fuori pericolo. E, io vengo pagato e ho un'assicurazione medica, mentre molti altri sono stati licenziati e faticano a pagare il mutuo o l'affitto. Inoltre, abbiamo l'acqua corrente e l'elettricità e fin- ché nessuno interrompe l'es- senziale, andrà tutto bene. Sì, naturalmente questa pan- demia globale ha creato un disagio nella mia normale routine, ma rispetto alla vita di mia nonna e alle orribili esperienze di tanti sanitari in q u e s t o m o m e n t o , n o n h o motivo di lamentarmi. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI 17 GIOVEDÌ 16 APRILE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Il Covid-19 attraverso la vita di mia nonna R 0 si otterrà quando agiremo con decisione e in anticipo nell'imporre l'allontanamen- to fisico e la quarantena: ecco perché paesi come la Nuova Z e l a n d a c h e h a n n o a g i t o immediatamente e con deter- minazione hanno pratica- mente evitato il peso della pandemia, mentre altre città, S t a t i e P a e s i i n t u t t o i l mondo, dove l'imperdonabile p o l i t i c a , l ' i n d e c i s i o n e , l a negazione o la mera ignoran- za di questi principi fonda- mentali della salute pubblica hanno ritardato l'allontana- mento fisico e i mandati di quarantena, si trovano ora con un elevato numero di casi confermati di positività alla SARS-Cov2, di casi critici di CoViD-19 e di decessi. In alcuni casi, i leader poli- tici hanno fatto una scelta consapevole e determinata, o hanno preso una decisione basata su una conoscenza e una comprensione errata. Hanno optato per l'immunità del gregge (ad esempio, la Svezia) piuttosto che per l'al- l o n t a n a m e n t o f i s i c o ( a d esempio, la Norvegia). E i r i s u l t a t i s o n o c h i a r i : l a Norvegia controlla bene la pandemia, la Svezia no. L'allontanamento fisico è, c o m e a b b i a m o d i s c u s s o sopra, basato sulla scienza. Si basa sul concetto del numero di riproduzione che caratte- rizza il patogeno infettivo - qui e ora, SARS-CoV2. Al c o n t r a r i o , i l c o n c e t t o d i immunità del gregge si basa su un ideale fantasioso che s o s t i e n e c h e s e n o n s o n o immune all'agente patogeno ma sono circondato da "un gregge" di persone che sono immuni a tale agente patoge- no, allora non sarò infettato da tale agente patogeno, e sarò magicamente protetto da tale "immunità di gregge". Non ci dovrebbe essere posto per la diffusione di dicerie nel 21° secolo : rimanete informati e agite solo sulla base di raccoman- dazioni basate su prove. Il CoViD-19 è una brutta malat- tia, e SARS-Cov2 è un brutto virus. Rimanete in salute pra- ticando un rigoroso allonta- namento fisico: abbassate il R 0 abbassando il c, e se dove- te, perché avete dei sintomi, autoquarantena: abbassate R 0 abbassando il t. State bene, psicologica- mente, socialmente ed emoti- vamente vicini l'uno all'altro, ma mantenete la distanza fisica. E restate sani! Continua da pagina 15