L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-30-2020

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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 30 APRILE 2020 La Città Deserta Pasquino sopporta un'altra peste " Come sta solitaria la città un tempo ricca di popolo! È divenu- ta come una vedova, l a g r a n d e f r a l e nazioni". Queste righe dal Libro delle Lamentele tor- m e n t a n o i l c a r d i n a l e Angelo De Donatis, Vica- rio generale della Diocesi di Roma, in convalescenza al P o l i c l i n i c o u n i v e r s i t a r i o Gemelli. Da metà Quaresima, il coronavirus è la sua corona di spine, ma la indossa con leggerezza. "Vivo questo momento come un'opportunità che la Provvidenza mi ha dato di condividere le sofferenze di tanti fratelli e sorelle", ha detto alla stampa, dopo esse- re risultato positivo al test Covid-19. "Offro la mia pre- ghiera a loro, a tutta la comu- nità diocesana e alla gente della città di Roma". "Cos'è questo, un gioco di passione?" ha schernito un reporter de Il Manifesto. "Fatelo andare a Sordevolo!" Ma lo scherno è caduto. De Donatis potrebbe essere il più potente uomo di chiesa ad aver contratto il virus, ma nessuno ha pensato che il suo grado lo avrebbe protet- to. Perché, solo la settimana scorsa, il vescovo Angelo Moreschi, Vicario apostoli- co in Etiopia e salesiano di spicco in pensione, è morto per infezione dopo aver subi- to l'amputazione di un piede. Il Cardinale Vicario insiste per colloqui su Zoom con il personale, in quarantena nel P a l a z z o d e l L a t e r a n o . Quando i medici obiettano, ricorda loro che centinaia di sacerdoti sono morti: sei solo a Bergamo. La mag- gior parte sono morti mentre portavano l'estrema unzione ai malati o confortavano i moribondi. Sicuramente il Vescovo facente funzione di Roma potrà fare un briefing, nonostante una leggera feb- bre? I suoi aiutanti compaio- n o s u l l o s c h e r m o d e l MacBook e riferiscono. Quando Sua Eminenza è stato ricoverato in clinica il 30 marzo, il lunedì prima della Domenica delle Palme, Roma era stata chiusa da tre settimane, ma la gente si avventurava ancora per le strade. In questo lunedì di Pasqua, la città è vuota come la tomba di Cristo, il suo s i l e n z i o è r o t t o s o l o d a l rumore delle fontane, dal cinguettio dei passeri, dai r i n t o c c h i s p o r a d i c i d e l l e campane e, a tarda notte, dal rombo dei camion militari che impongono il coprifuoco e r a c c o l g o n o i m o r t i . L e donne anziane hanno smesso di cantare l'una all'altra dai b a l c o n i . G l i a d o l e s c e n t i imbronciati si rifiutano di far r o m b a r e l e l o r o V e s p e i n segno di solidarietà. Il Cardinale Vicario si fa il segno della croce. Il morale è peggiore di quanto pensasse. N e l l ' o m e l i a d e l l a V e g l i a Pasquale, trasmessa da San Pietro, Papa Francesco aveva paragonato le sofferen- ze della pandemia al silenzio del Sabato Santo, un silenzio di transizione e di travaglio, quando Cristo ha eroso l'in- ferno per salvare le anime intrappolate nel Limbo. Ma q u e s t o è i l s i l e n z i o dell'Apocalisse, dopo che l'Agnello ha aperto il settimo sigillo: il silenzio in attesa del verdetto. Ma chi sarà giudicato? Prima che la peste arrivas- se in Italia, Roma era rilassa- ta. La notizia che arrivava dalla Cina era un lontano tuono in un'umida sera d'e- state, un brivido per vivaciz- zare i pettegolezzi sonnolenti e i tiepidi Campari e soda. Ma le cose sono cambiate quando i l C o v i d - 1 9 è a r r i v a t o a Milano con lo stesso coraggio delle truppe di Carlo VIII. Come quell'esercito sifilitico, il virus è avanzato attraverso la Lombardia e il Veneto, poi s i è m o s s o v e r s o s u d i n Toscana e in Umbria, per poi marciare in Emilia Romagna. Mentre l'invasione si avvi- cinava, Roma ha sviluppato una mentalità d'assedio. I venditori al mercato nero hanno venduto sacchi di riso e carta igienica. I bambini immagazzinato carburante. Le matrone disinfettato le loro cucine fino a quando anche l'aglio fritto sapeva di liscivia. I razzisti, natural- mente, trasformato in capri espiatori turisti e immigrati. Il loro odio si è rivelato più contagioso del virus. Gli hotel hanno cancellato le prenotazioni per gli ospiti cinesi. I ristoranti si sono rifiutati di servire i commen- s a l i c i n e s i . L e u n i v e r s i t à hanno vietato agli studenti cinesi di frequentare le lezio- ni. I baristi hanno chiesto alle donne cinesi se avevano un cugino di nome Ah Choo. I punk hanno vandalizzato i negozi cinesi nel quartiere dell'Esquilino. I graffitari hanno spruzzato vernice sul tempio Pu Tuo Shan di via Ferruccio. Sotto un brutto topo con gli occhi a mandor- la, qualche idiota ha scritto: " L ' A N N O D E L L A P E S T E DEL TOPO". I dirigenti d'azienda italocinesi hanno prote- stato. Avevano trasformato lo squallido quartiere vicino alla Stazione Termini in una prospera enclave di boutique di lusso e sorridenti Buddha. Era questa la ricompensa? Sonia Fenxia, proprietaria del popolare ristorante Hang Z h o u , h a s v e r g o g n a t o l a C a m e r a d i C o m m e r c i o i n un'intervista a The Guardian, ma Roma non si è pentita fino all'inizio dell'isolamento. Ma il pentimento ha i suoi l i m i t i . P e r q u a n t o t e m p o ancora i profani dovranno d i s i n f e t t a r s i l e m a n i c o n l'Amuchina? Ponzio Pilato dovrà essere il loro patrono anche dopo il Venerdì Santo? I disordini crescevano, avver- tiva il segretario pontificio Y o a n n i s L a h z i G a i d s u WhatsApp. E se milioni di cattolici, ora impossibilitati a partecipare alla messa dome- nicale, prendessero l'abitudi- ne di non presentarsi e non tornare più? La gente abban- donerà la Chiesa, se sente che la Chiesa li ha abbandonati. Forse è necessaria un po' di audacia. D u r a n t e l a p e s t e d i Giustiniano, notano gli aiu- tanti, quando i morti intasa- vano le strade, Papa Gregorio Magno giocava d'azzardo. Il 25 aprile del 560 d.C., guidò una processione attraverso Roma, supplicando Dio di risparmiare la città. Alzando lo sguardo verso la tomba dell'imperatore Adriano, vide l ' A r c a n g e l o M i c h e l e c h e brandiva una spada fiam- meggiante. All'avvicinarsi del corteo, Michele abbassò la sua arma e la rinfoderò. "La p e s t e è f i n i t a ! " D i s s e Gregorio. "L'ira di Dio è stata placata!". I fedeli applaudiro- no e cantarono Regina Caeli. Purtroppo, ha aggiunto Sua Eminenza, ottanta morirono, q u i n d i i l d i s t a n z i a m e n t o sociale potrebbe avere i suoi meriti, dopo tutto. Il Cardinale Vicario con- clude la conferenza su Zoom e si sdraia a letto. Il tempo scioglierà questo nodo, non g l i u o m i n i . P r e n d e i l s u o messale e ne accarezza il rive- stimento in pelle. Le librerie potrebbero riaprire già la prossima settimana, secondo un bollettino del Consiglio comunale. Se si riprende, andrà alle Paoline vicino al Vaticano, e la domenica di Pasqua potrebbe finalmente sorgere l'alba. Fino ad allora, è il Sabato Santo. Roma è il s e p o l c r o d i C r i s t o , e n o i anime del Limbo dobbiamo attendere la nostra salvezza. Il segretario di Pasquino è Anthony Di Renzo, professo- re di scrittura al Collegio Itaca. Potete raggiungerlo all'indirizzo direnzo @itha- ca.edu. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI

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