L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-30-2020

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GIOVEDÌ 30 APRILE 2020 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano IN ITALIANO | T utto è comincia- t o c o n i p r i m i voli dell' Aero- nautica Mili- tare per ripor- t a r e a c a s a g l i i t a l i a n i i n Cina. Vivevano, lavoravano, s t u d i a v a n o a W u h a n , i n quella remota e modernissi- ma provincia colpita da un virus che si credeva lonta- n i s s i m o . M a c h i u d e r e g l i aeroporti non è bastato a proteggere il Paese. Nem- meno si immaginava cosa sarebbe successo dal 2 feb- braio in poi. Il rimpatrio dei primi 56 italiani con un KC767A in d o t a z i o n e a l 1 4 º S t o r m o dell'Aeronautica Militare, gli screening medici del team militare e la supervisione d e l l ' O s p e d a l e Spallanzani di Roma che aveva già in cura i primi due pazienti Covid-19 d'Italia, una coppia di turisti cinesi che saranno dimessi dopo ben 49 giorni di ricovero, la quarantena blindata nella c i t t a d e l l a m i l i t a r e d e l l a Cecchignola, erano solo un minuscolo inizio. Eppure si era già mobili- t a t o t u t t o i l s i s t e m a : i l Ministero della Salute, il M i n i s t e r o d e g l i E s t e r i e d e l l a C o o p e r a z i o n e Internazionale, l'Unità di C r i s i d e l l a F a r n e s i n a , i l ministero dell'Interno, la Protezione Civile che dipen- d e d a l l a P r e s i d e n z a d e l Consiglio ma è un sistema capillare e organizzatissimo i n t u t t a l a p e n i s o l a , i l Ministero della Difesa, il C o m a n d o O p e r a t i v o d i Vertice Interforze, responsa- bile dell'organizzazione e impiego di tutte le Forze Armate. Anticorpi operativi contro il panico. Ma il 20 febbraio, quando l'Italia scopre il suo paziente 1, lo stato di emergenza è ufficiale. Mattia, 38 anni, grande sportivo e fisico atletico, si era presentato al pronto soc- corso lombardo di Codogno due giorni prima. Gli aveva- no diagnosticato una lieve polmonite, dicendogli di rin- casare. Ma il suo stato preci- pita nel giro di poche ore tanto da finire intubato in terapia intensiva. Bisognerà attendere il 9 marzo perché torni a respirare autonoma- mente. Nel frattempo, all'e- sterno di quel piccolo ospe- dale della provincia di Lodi, il suo tampone positivo al Coronavirus scatena la tem- pesta in Italia. U n ' i n u t i l e c a c c i a a l paziente 0, cede il passo al tentativo di isolare focolai c h e s e m b r a n o s p u n t a r e ovunque dentro zone rosse c h e n o n s e m b r a n o m a i abbastanza grandi. Infatti non basteranno a fermare il Covid-19. Da lì in poi si assi- s t e s o l o a l l a f u r i a d i u n m i n u s c o l o p o t e n t i s s i m o virus che in due mesi riesce a stroncare più di ventisette- mila vite e collezionare oltre 200mila tamponi positivi e chissà quanti contagi (c'è chi stima che quello che emerge sia appena il 10% del totale e f f e t t i v o ) , n o n o s t a n t e g l i sforzi inumani di medici e infermieri che di colpo si trovano al fronte. C o m b a t t o n o t e n a c i m a sguarniti ad armi impari. Il nemico sconosciuto, invisi- bile, estremamente insidioso arriva a falcidiare 800-900 vite al giorno. Ogni giorno. Uno strazio, una fatica insostenibile per ospedali che non hanno mascherine, camici, respiratori, ventila- tori, bombole d'ossigeno e farmaci sufficienti. Davide contro Golia. La macchina della soli- darietà si mette in moto. Volontari di ogni età portano beni di prima necessità agli a n z i a n i , a l l e f a m i g l i e p i ù p o v e r e , a c h i n o n s i p u ò muovere. I Comuni attivano ogni tipo di assistenza socia- le. Ottomila medici e dieci- mila infermieri da tutt'Italia si candidano per dare una mano ai colleghi sfiniti, den- tro ospedali al collasso. Ma questo accade solo a fine marzo. Ad arrivare sul campo, subito, ci sono i professio- n i s t i d e l l a D i f e s a . A d d e s t r a t i , o r g a n i z z a t i , attrezzati. Simulazioni ed esercitazioni periodiche si rivelano strategiche nella salvaguardia civile. Il 25 febbraio, impegnati nelle misure di contrasto dell'emergenza sanitaria, ci s o n o i p r i m i 5 0 0 u o m i n i d e l l e F o r z e A r m a t e . I l 3 marzo la Difesa rende dispo- nibili 2200 stanze e 6600 posti letto, dalla Val D'Aosta alla Sicilia, mentre la Marina Militare partecipa al recupe- ro dei passeggeri italiani e stranieri a bordo della nave d a c r o c i e r a D i a m o n d P r i n c e s s a t t r a c c a t a n e l p o r t o d i Y o k o h a m a , Giappone, con il suo pesante carico di Covid-19. L'8 marzo, gialle come le m i m o s e d e l l e f e s t a d e l l e donne, l'Italia vede le tute militari per il bioconteni- mento e il dispiegamento di uomini e mezzi: i soldati, addestrati alle guerre batte- r i o l o g i c h e , s c e n d o n o i n campo, trasportano pazienti da una regione all'altra con elicotteri HH-101A di ultima generazione in grado di cari- care speciali barelle per il trasporto di pazienti alta- mente infettivi. Il personale medico e infermieristico di E s e r c i t o , M a r i n a , A e r o n a u t i c a e A r m a d e i Carabinieri va ad aiutare gli ospedali lombardi in affanno per il picco di ricoveri. Ai posti di blocco, accanto alle forze di polizia che pre- sidiano le zone rosse, arriva- n o o l t r e 7 m i l a m i l i t a r i . Controllano che si rispetti il necessario "stare a casa" da cui passa la salute pubblica, la sopravvivenza del Paese. A fine marzo vengono schie- rati in Campania e Sicilia dove si registrano le prime tensioni sociali indotte dalle r e s t r i z i o n i , s o n o p e r s i n o SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Continua a pagina 35 Grazie agli sforzi di esercito, medici e associazioni di volontariato, ospedali da campo sono stati a Bergamo, a Milano e a Cremona (Photo: Stato Maggiore della Difesa) L'Italia Chiamò. Uniformi e camici nella guerra contro il nemico invisibile

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