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19 GIOVEDÌ 30 APRILE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l 21 aprile, Roma ha compiuto 2.773 anni, ma questo è stato un c o m p l e a n n o m o l t o s t r a n o . N o n c ' e r a nessuno a festeggiare per le sue strade, non c'erano né aperitivi né passeggiate al Pincio con i propri cari, a godersi questi primi giorni di primavera. C o m e t u t t i , l a C i t t à Eterna ha dovuto festeggia- re a casa sua. Ma attenzione: non è significato che non ci siano stati festeggiamenti, anzi, si passava dalle piazze agli schermi televisivi, dalla strada ai social media. Il sin- daco Virginia Raggi lo ha s p i e g a t o b e n e , i l g i o r n o p r i m a d e l c o m p l e a n n o : "Questo è un momento diffi- cile per Roma, per l'Italia e per il mondo. Ci rimetteremo in piedi, come la nostra sto- ria dimostra che abbiamo sempre fatto". Il vicesindaco Luca Bergamo ha aggiunto c h e " q u e s t o c o m p l e a n n o potrebbe essere ricordato come il simbolo di un perio- do incredibilmente impegna- tivo, ma che ci ha portato a una società diversa e miglio- re. Ma tutto dipenderà da quanto saremo consapevoli del fatto che ognuno di noi dipende dal benessere mora- le e materiale degli altri". Un compleanno che diventa una lezione di vita. Sostenuti dagli hashtag # n a t a l e d i R o m a 2 0 2 0 2 0 , #laculturaincasa e #iorestoa- casa, i festeggiamenti hanno incluso un monologo dell'at- tore e comico Max Giusti, d a l l a t e r r a z z a d e l Campidoglio, un messaggio speciale di compleanno di Ennio Morricone, seguito da una performance degli Archi di Santa Cecilia e, sem- pre grazie all'Accademia di Santa Cecilia, una serie di fantastici concerti, registrati e trasmessi alla radio e alla TV nazionale. E poi, c'è stato l'appunta- mento storico che la città ha, ogni anno in questo giorno, con la magia astronomica che accade nel Pantheon, il luogo nel cuore della Dies R o m a n a f i n d a i t e m p i dell'Impero. Qui, ogni 21 aprile da tempo immemora- bile, a mezzogiorno, il sole entra attraverso l'oculo (la grande apertura nella cupola del Pantheon), la sua luce inclinata in modo tale da col- pire la porta d'ingresso del- l'edificio. Grazie a ciò, l'im- peratore che visitava il tem- pio - a quel tempo pagano - s i i m m e r g e v a n e l l a l u c e mentre entrava. Magia? Non proprio: solo calcoli e l'intel- ligenza dell'uomo. Se volete vederlo con i vostri occhi, basta consultare il canale Mibact Youtube. Sono passati 2.773 anni dalla fondazione di Roma. Ma chi l'ha fondata? Conosciamo tutti la leg- genda dei gemelli, Romolo e Remo, nutriti e cresciuti da una lupa selvatica che sarebbe diventata il simbolo stesso della città. I due erano i figli di Rea Silvia, figlia del legittimo re di Alba Longa Numitor, usurpata dal fratel- lo Amulio. Rhea Silvia con- c e p ì i s u o i d u e f i g l i c o n Marte, il dio della guerra. A m u l i o , c h e c r e d e v a c h e potessero essere un pericolo per il suo dominio, ordinò ai suoi scagnozzi di rapirli e di abbandonarli lungo il Tevere p e r f a r l i m o r i r e . M a e s s i sopravvissero. Una lupa li nutrì e li allevò come suoi cuccioli, finché il pastore Faustulus li accolse. Alla fine, i due si ricongiunsero al nonno e lo aiutarono a tor- nare sul trono uccidendo il loro prozio Amulio. A questo punto, i gemelli hanno espresso il desiderio di costruire una nuova città nel luogo in cui sono stati cresciuti dalla loro famiglia adottiva, ma hanno deciso di affidare la scelta del posto giusto alla decisione divina, che credevano - come era tradizione a quei tempi - e s s e r e m o s t r a t a d a l v o l o degli uccelli. Remo, che si t r o v a v a s u l c o l l e dell'Aventino, fu il primo a v e d e r e s e i a v v o l t o i . P o c o dopo Romolo, che era sul P a l a t i n o , n e v i d e d o d i c i . Remo credeva che contasse il momento dell'avvistamento, mentre Romolo credeva che il numero degli uccelli fosse più importante. Ne seguì una lotta sanguinosa, dove alla f i n e R e m o v e n n e u c c i s o , forse per mano del suo stes- so fratello. Ora, questo tipo di leggen- da avrebbe potuto essere s u f f i c i e n t e p e r l a R o m a repubblicana, ma non era in a l c u n m o d o s u f f i c i e n t e a s p i e g a r e l a n a s c i t a d i u n Impero. E così Augusto, primo imperatore di Roma, fece scrivere al poeta laurea- to del suo tempo, Virgilio, qualcosa di un po' più gran- dioso sulla fondazione della c i t t à : e q u e s t o , s i g n o r e e signori, è il modo in cui è stata creata l'Eneide. Dopo tutti i suoi viaggi e tutte le sue guerre e le sue avventu- re, Enea, eroe della guerra di Troia e figlio di Venere, si stabilì nel Lazio, dove suo figlio Ascanio avrebbe fonda- to la città di Alba Longa. E così, il leggendario cerchio si chiude. Il punto è: cosa c'è di vero in tutto questo, c'è qualcosa di storico in Romolo, Remo e la fondazione di Roma? Ebbene, le fonti attraverso le quali la storia è giunta a noi sono tutte storiche: Ab U r b e C o n d i t a d i L i v i o , Antichità romane di Dionigi di Alicarnasso e la vita di Romolo di Plutarco. Eppure, gli storici di quei tempi non erano gli stessi storici di oggi, perché la storia tendeva a essere romanzata per render- la più appetibile a lettori e ascoltatori; in altre parole, la storia c'era, ma bisognava scartare tutti i dettagli e gli abbellimenti aggiuntivi per t r o v a r l a . S e m b r a c h e s ì , Romolo e Remo siano esistiti e che siano i figli di una prin- cipessa di Alba Longa, ma potrebbero essere stati con- cepiti durante l'assalto che Rhea Silvia ha subito per mano di uno dei suoi preten- denti. Mentre è probabile che s i a n o s t a t i a b b a n d o n a t i lungo il Tevere e che siano stati allevati da gente umile, la lupa è stata probabilmente introdotta come allegoria per la moglie di Faustolo, Acca Larentia, che era stata una prostituta - comunemente associata con le lupe a Roma. V i c h i e d e r e t e p e r c h é s i a m o c o s ì s i c u r i d i t u t t o SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI infezioni. I Coronavirus attaccano i nostri tessuti e gli organi fisiologici, generando "cellu- l e T e s a u r i t e " d e l n o s t r o sistema immunitario (nota: le immunoterapie per esau- r i r e l e n o s t r e c e l l u l e T i m m u n i t a r i e p o t r e b b e r o rivelarsi efficaci contro il CoViD-19 - il tempo lo dirà), e creando una tempesta di citochine che, tra le altre cose, attivano una via alter- nativa di coagulazione del sangue che forma coaguli nei polmoni, nel cuore e nel cer- vello (nota: il controllo di questa tempesta di citochine potrebbe essere efficace nel prevenire l'embolia polmo- nare, gli attacchi di cuore e g l i i c t u s c h e u c c i d o n o i pazienti affetti da CoViD-19 - in effetti, i medici italiani sono riusciti a contenere i decessi per CoViD-19 utiliz- zando in gran parte l'epari- na, un protocollo clinico che alcuni ospedali di NY hanno finalmente detto che adotte- ranno! ). In breve, le infezioni da I n f l u e n z a e C o r o n a v i r u s sono distinte: l'una è in gran parte stagionale, l'altra no (molto probabilmente). Ad e s e m p i o , l a s e c o n d a ( p i ù grande) ondata della pande- mia di SARS a Toronto si è verificata nel luglio/agosto 2003. Certamente, una seconda ondata di CoViD-19 colpirà gli Stati Uniti se "riaprire- mo" troppo presto o troppo velocemente, come stanno f a c e n d o a l c u n i S t a t i ( c f r . Georgia). Se questa seconda ondata dovesse verificarsi nei mesi autunnali o inver- nali, in concomitanza con l'influenza stagionale del- l ' a u t u n n o 2 0 2 0 / i n v e r n o 2021, sarebbe anche peggio: sarà tragico, soprattutto per i nostri anziani che sono a maggior rischio sia per l'in- fluenza che per il CoViD-19 (oltre il 30% di tutti i decessi p e r C o V i D - 1 9 n e g l i S t a t i Uniti si sono finora verificati in strutture residenziali per anziani, case di cura e di riposo e comunità di pensio- nati assistiti). Possiamo controllare l'in- fluenza con il nostro vaccino annuale: fatelo! Possiamo controllare una seconda ondata di CoViD-19 disciplinandoci con distanza fisica e mettendoci in qua- rantena per qualche settima- na: da fare! ...saremo tutti più bravi. Continua da pagina 17 Buon compleanno, Roma! E altri duemila di questi anni Continua a pagina 21 La lupa che allatta Romolo e Remo, simbolo stesso della città (Photo: Dreamstime)