L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-30-2020

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 30 APRILE 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l 4 maggio l'Italia ria- prirà gran parte delle sue attività produtti- ve. Quasi tre milioni di lavoratori potranno t o r n a r e a p r o d u r r e . U n primo, piccolo, passo verso una vita più normale, ma pronto a fare subito marcia indietro se il distanziamento sociale non verrà rispettato e nuovi focolai di infezione ria- priranno ferite ancora non rimarginate. Perché le perdite sono pesantissime. Umane innanzitutto, ed economiche poi. Ogni settimana di lock- down costa al paese 9 miliar- di di Pil. Non preoccupa solo la recessione ma il fatto che gran parte del meccanismo che genera la ricchezza del paese resterà fermo e dunque pesantemente penalizzato: dai bar ai ristoranti, dalle attività commerciali al turi- smo. Quest'ultimo rischia un crollo verticale. Nel prossimo trimestre, marzo - maggio, sono previsti 31,6 milioni di turisti in meno in Italia, con una perdita di 7,4 miliardi di euro. Ma si stima che per q u e s t ' a n n o s a r a n n o 6 6 i miliardi persi. La destinazio- ne Italia rischia di sparire dai radar internazionali per un tempo molto lungo e il recen- te blocco delle partenze dagli Usa rischia di mettere ulte- riormente in ginocchio l'inte- ra filiera. Il turismo del Belpaese, che prima della West Coast è e n t r a t o n e l t u n n e l d e l Coronavirus, sembra dirci che la tempesta economica rischia di mietere, nel medio- lungo termine, molte più vit- time di quanto non abbia finora fatto il virus e il conse- guente stop lavorativo. In Italia il turismo "era" un mercato florido: nel 2018 aveva raggiunto un massimo storico, superando il picco raggiunto nel 2017, con quasi 430 milioni di presenze e 130 milioni di arrivi e che nel 2019 ha segnato nel settore alberghiero un'impennata dell'incoming straniero, vero a s s e t s t r a t e g i c o , c o n u n importante +30%. I l p u n t o è l ' i n c e r t e z z a . Incerta è la durata della crisi, incerta la sopravvivenza delle attività economiche, incerti i tempi di ripresa, incerto lo scenario futuro, incerto il r i t o r n o a l l a n o r m a l i t à . Soprattutto incerta è l'eredità che ci lascerà questa pande- mia: come cambierà la testa della gente? Che scelte si faranno dopo? Tutto tornerà come prima o no? Se stiamo cambiando il m o d o i n c u i l a v o r i a m o , andiamo a scuola e ci relazio- niamo con amici e parenti, se stiamo sconvolgendo modelli e comportamenti che ritene- vamo certi e immutabili, se i ritmi che pensavamo ineludi- bili hanno subito tutti uno stravolgimento e una battuta d'arresto, è molto probabile che molte altre cose cambie- ranno. Il turismo di massa, consu- mistico, eccessivo nei numeri e in certe forme irrispettoso, forse subirà una battuta d'ar- resto. Forse ci sarà più inte- resse per mete più fuorimano e meno prese d'assalto, si pre- feriranno i luoghi dove si hanno minori concentrazioni di persone, meno scambi glo- balizzati. Forse il turismo low cost faticherà a riprendersi e non tutti i luoghi torneranno ad essere subito alla portata di ogni tasca. Forse si risve- glierà la coscienza ambienta- lista e vorremo tutelare un po' di più i nostri straordinari tesori paesaggistici. E' molto probabile che il concetto di turismo, per come lo abbiamo inteso negli ultimi decenni, ne uscirà se non stravolto, almeno modificato. E se oggi è difficile imma- ginare di poter fare viaggi intercontinentali, quello a cui ognuno di noi deve preparar- si, è un cambio di mentalità: sarà fondamentale essere flessibili, adattarsi, pensare a soluzioni nuove. Allo stesso modo gli operatori turistici dovranno dimostrare resi- lienza e capacità di adatta- mento per riconquistare e ricostruire la fiducia dei clien- ti. Ma anche noi possiamo fare qualcosa in attesa di poter tornare in Italia. Anche se ormai siamo americani per scelta di vita, di lavoro o di cuore, e abbiamo radici qui sul Pacifico, è pur vero che l'Italia la portiamo dentro di noi e abbiamo lì un pezzo della nostra storia, delle origi- ni familiari e molto probabil- mente delle ragioni che un giorno porteranno i nostri figli o nipoti a volerci ritorna- re. Per il legame, sottilissimo m a t e n a c e , c h e q u a l s i a s i immigrato porterà dentro per tutta la vita con l'Italia, qual- cosa lo possiamo fare. L'Italo-Americano si sta rimboccando le maniche per sopravvivere, per non d i s p e r d e r e i l p a t r i m o n i o enorme di italianità che porta con sé dal 1908. Non rinun- cia a tenervi informati, a rac- contarvi cosa stanno vivendo l'Italia e gli italiani nonostan- te i tempi duri e per questo vi invita a sostenere il giornale con una piccola donazione e ad aiutare l'Italia comprando i prodotti italiani, scegliendo il made in Italy, scartando l'Italian sounding che sfrutta etichette tricolori per darvi prodotti di qualità scadente. Vi invita ad amare la cultura italiana, a pensare di tornare presto in Italia, di sceglierla come meta delle vostre pros- sime vacanze perché la sua bellezza è rimasta intatta. Anzi in alcuni casi è rinata, è migliorata come a Venezia, che ora ha canali così limpidi Italia da amare, scegliere e pensare come il luogo dove tornare al più presto che è possibile vederci nuota- re pesci, polpi e meduse, o come Roma che respira un'a- ria limpida dopo due mesi senza traffico, come l'incante- vole golfo di Sorrento che di n o t t e o r a è p i e n o d i u n impressionante silenzio. L'Italo-Americano vi invita infine a essere generosi verso l'Italia. Come per la raccolta fondi dopo il terre- m o t o c h e r a s e a l s u o l o l'Aquila nel 2009 o per la r i c o s t r u z i o n e d e l T e a t r o Comunale di Ferrara dopo il sisma del 2012, vi mostriamo le coordinate per donare agli ospedali italiani. Emergenza C o r o n a v i r u s : I T 8 4 Z 0 3 0 6905 0201 0000 0066 387. BIC: BCITITMM. Chi può dia una mano. Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408

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