L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-14-2020

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17 GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | P andemia CoViD- 19 aggiornamenti a l 1 ° m a g g i o 2020: (Le diretti- v e f e d e r a l i p e r arginare la diffusione del CoViD-19 [distanziamento fisico e altre questioni di sicu- rezza pubblica] sono scadute a partire dalla mezzanotte di ieri). Casi confermati a livello globale: 3.400.000+; Morti: 237.405+. Italia - Casi confermati: 207.000+; Morti: 28.236. USA - Casi confermati: 1.120.000+; Morti: 64,876. California - Casi conferma- ti: 51.000+; Morti: 2.047. Contea di Los Angeles - Casi confermati: 23.200+; Decessi: 1,111. Villa Scalabrini - Casi con- fermati: 2 residenti, 2 mem- bri del personale (publichealth.lacounty.gov ) Per comprendere meglio la difficoltà di avere un vacci- no e di ottenere risultati v a l i d i , d o b b i a m o c a p i r e meglio come il nostro sistema immunitario risponde alla SARS-Cov2, il virus respon- sabile del CoViD-19. In breve, quando siamo esposti a un agente patogeno, sia esso un virus o un batte- rio, alcuni globuli bianchi vengono coinvolti in un pro- cesso che chiamiamo sorve- glianza immunitaria. Nei successivi 4-7 giorni, si attiva- no, proliferano, producono fattori che inducono altri glo- buli bianchi "cugini" ad atti- varsi, a proliferare, a matura- re e a stabilire la memoria: per i batteri, sotto forma di anticorpi, per i virus, sia di anticorpi che di cellule citotossiche in grado di uccidere le cellule viralmente infette. La generazione del- l'immunità in quanto tale varia tra gli agenti patogeni, ma generalmente richiede 10- 14 giorni. E c c o p e r c h é i t e s t P C R dell'acido nucleico rilevano la presenza dell'RNA del virus subito dopo l'infezione, ma i test sierologici rilevano la presenza di anticorpi solo contro il virus e, nella miglio- re delle ipotesi, da una a due settimane dopo l'infezione. Quanto a lungo questi anti- corpi rimangono rilevabili varia ampiamente tra gli agenti patogeni. Non sap- piamo per quanti giorni, set- timane o mesi l'immunità attiva contro la SARS-Cov2 rimane nel nostro sistema, in parte perché il virus è mutato quasi 35 volte da quando è stato segnalato per la prima volta a fine dicembre 2019. Questi eventi immunologi- ci si verificano nei linfonodi e negli organi linfoidi distribui- ti nell'organismo (immunità sistemica). Possono anche verificarsi nei linfonodi che si t r o v a n o n e l l e m e m b r a n e mucose del naso, della bocca, dei bronchi, dei polmoni e del t r a t t o g a s t r o i n t e s t i n a l e (immunità delle mucose). Quando un agente patoge- no innesca l'immunità siste- mica, le cellule B, una popola- zione di globuli bianchi che sono così chiamati perché, negli uccelli, si sviluppano nella Bursa di Fabricius, pro- liferano e producono anticor- pi specifici contro l'agente patogeno. Il primo anticorpo è l'immunologulina M (IgM), i cui livelli nel sangue aumen- tano rapidamente, ma dura- no solo pochi giorni. Durante questo periodo le cellule B maturano, proliferano e pro- ducono IgG: anticorpi alta- mente specifici e potenti con- tro l'agente patogeno, i cui livelli nel sangue sono elevati e sostenuti per alcuni agenti patogeni fino a molti anni o decenni. In altre parole, l'e- sposizione a un determinato agente patogeno innesca l'im- munità sistemica per produr- re IgG che fornisce una prote- zione specifica a lungo termi- ne contro quell'agente pato- geno. Q u e s t o è i l s e m p l i c e principio alla base dei vaccini. L'avvertenza è che ogni agente patogeno è unico per la specificità delle IgM e delle IgG che genera, e per la stabi- lità di questa protezione anti- corpale nel tempo. I primi studi suggeriscono che "l'immunità generata dalla SARS-Cov2 può essere di breve durata", il che signi- fica che le specie IgG prodotte in risposta al virus responsa- bile del CoViD-19 possono essere stabili solo per un periodo di tempo relativa- mente breve. Se questi dati saranno confermati, sarà un notevole passo avanti nei nostri sforzi per produrre un vaccino. (Nota: ho grande rispetto per il Dr. Fauci e confido che la sua "speranza" che avremo milioni di dosi di vac- cino efficace contro la SARS- Cov2 "entro otto mesi" sia ben fondata...ma la speranza non è un piano, e la realtà p u ò d e t t a r e a l t r i s c e n a r i meno propizi). Quando sentiamo che il p l a s m a d e i p a z i e n t i c o n CoViD-19 guariti promette bene per uso terapeutico, anche in questo caso dobbia- mo fare attenzione: se, infatti, l'IgG contro la SARS-Cov2 è di breve durata, allora abbia- mo solo una stretta finestra di tempo durante la quale questi anticorpi potrebbero essere protettivi per gli altri pazien- ti. È opportuno e fondamen- tale che i ricercatori stabili- scano il lasso di tempo entro il quale le IgG dei pazienti guariti possono essere effica- cemente somministrate ai pazienti attivi. Questo lasso di t e m p o d a r à i n f o r m a z i o n i sulla fattibilità di vaccini vita- li. Ma - c'è sempre un "ma" nelle scienze biologiche - la risposta immunitaria contro la SARS-Cov2 è forse - proba- bilmente - maggiore nei tes- suti mucosi che sistemici, semplicemente perché il virus infetta attraverso la mucosa della bocca, del naso e degli occhi. Anche l'immunità delle mucose è guidata dagli anti- corpi, ma generalmente non si traduce in IgG, ma soprat- tutto in IgA, che si possono trovare in due forme: IgA del siero del sangue coinvolte Per saperne di più su CoViD-19. Ce ne parla Francesco Chiappelli Quarto Numero, Dott. Francesco Chiappelli, Prof. Emerito UCLA Center for the Health Sciences nella citotossicità anticorpale mediata e IgA secretorie nelle superfici mucose. Le IgA esi- stono anche in due classi, che ne determinano la funzione specifica e le proprietà legan- ti: IgA1 nel siero, IgA2 nei siti mucosali. A questo punto non abbiamo quasi nessun dato di ricerca clinica sulla risposta delle IgA alla SARS-Cov2; e la maggior parte - la maggior parte, non tutti - dei test sie- rologici per il CoViD-19 non v e n g o n o e f f e t t u a t i s u l l e mucose, ma su campioni di siero sanguigno per IgM e IgG, ma non sulle IgA. In breve, siamo lontani dal disporre di dati di base neces- sari per avere con fiducia un vaccino. Siamo ancora lonta- ni, infatti, dal comprendere realmente come l'immunità si sviluppi contro questo virus e i suoi molteplici mutanti. Il secondo aspetto dell'im- m u n i t à s i s t e m i c a e d e l l e mucose è costituito da due grandi serie di eventi, che si sovrappongono in una certa misura, si alimentano e si regolano a vicenda. In breve, c'è una componente cellulare, l'immunità mediata dalle cel- lule, e c'è la componente di immunità solubile mediata dai fattori solubili che genera. L e c e l l u l e B d i c u i s o p r a appartengono all'immunità cellulo-mediata, e le Ig che producono fanno parte del- l'immunità solubile. Altri componenti delle prime sono le cellule T, cellule killer natu- rali e cellule che presentano l'antigene. Altri componenti del secondo sono la grande famiglia delle citochine, fatto- ri che mediano, modulano e regolano la proliferazione e la maturazione delle cellule immunitarie. Quando non sono regolate, le citochine vengono rilascia- te come uno tsunami, la tem- pesta di citochine, che può generare patologie in sé per sé, distruggendo cellule e tes- suti. Le cellule T regolatorie secernono interleuchina (IL)- 10, una citochina fortemente inibitoria che previene o atte- nua la tempesta di citochine. Lo stress, gli ormoni di genere, la (mal)nutrizione, la mancanza di sonno, l'invec- Continua a pagina 19 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ

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