Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1247889
19 GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | " Via Montenapoleo- n e , i l s a l o t t o d i M i l a n o , r i t r o v o delle signore dell'é- lite della città". Era il 1954 quando il can- tante olandese Peter Van Wood cantò la sua ode al cuore pulsante di Milano, la spina dorsale di quello che era già il centro del distretto d e l l a m o d a d e l l a c i t t à , i l " q u a d r i l a t e r o d e l l a moda". Se vogliamo essere storicamente precisi, dob- biamo dire che la stessa zona era conosciuta come "qua- drilatero" già nel Medioevo, quando i suoi confini erano delimitati da antiche mura romane e, da un lato, dal fiume Seveso che oggi scorre sottoterra. V i a M o n t e n a p o l e o n e è considerata la quinta strada più lussuosa al mondo, ful- cro del design, della moda e d i t u t t o c i ò c h e è q u a l i t à Made in Italy. È infatti un luogo di ricchezza, un luogo dove la maggior parte guar- da le vetrine e solo pochi selezionati entrano nei nego- z i p e r f a r e a c q u i s t i ; è u n luogo per vedere ed essere visti, la Terra Santa di tutti i fashionisti del mondo. Ma Via Montenapoleone è anche un simbolo – lo abbiamo appena detto qualche riga sopra - del Made in Italy di qualità, perché i nomi che risplendono sulle numerose vetrine, elegantemente deco- rate, gridano tradizione ita- liana e insuperabile artigia- n a l i t à : V e r s a c e , P r a d a , V a l e n t i n o , M a r n i , h a n n o tutti un negozio qui. A tener loro compagnia, natural - mente, i grandi della moda i n t e r n a z i o n a l e , t r a c u i Balenciaga e Louis Vuitton. Eppure, i veri milanesi vi direbbero che c'è anche un altro lato della strada, uno meno alla moda ma altret- tanto affascinante, se non di p i ù , f a t t o d i p a n e t t e r i e e macellerie di quartiere, di venditori locali che conosce- te per nome. Questo perché, nonostante tutto lo sfarzo, Via Montenapoleone, una volta, era una strada come t a n t e a l t r e : c e r t o , i n u n a zona benestante della città, con bei palazzi e gente bene- stante, ma pur sempre una strada come tutte le altre. L a v e r i t à è c h e V i a Montenapoleone ha una sto- ria molto lunga e interessan- te. Fino al XVIII secolo si c h i a m a v a C o n t r a d a d i Sant'Andrea ed era sede di molti conventi, con i loro bellissimi chiostri e i frutteti. Un posticino piuttosto idil- l i a c o , p r o p r i o n e l c e n t r o della città. Nel 1772, Maria Teresa d'Austria (Milano apparteneva agli Asburgo in quegli anni) fece aprire un banco dei pegni, così la stra- da cambiò nome in Via di Monte di Santa Teresa. Come spesso accade, gli abi- tanti del luogo furono rilut- tanti ad abbandonare le vec- chie abitudini, così preferi- rono chiamarla con un ibri- do del suo nome vecchio e n u o v o , C o n t r a d a d e l Monte. I l b a n c o d e i p e g n i d i M a r i a T e r e s a n o n d u r ò a lungo, chiuse e alla fine ria- p r ì s o l o a l l ' i n i z i o d e l l ' O t t o c e n t o , q u a n d o N a p o l e o n e d i v e n n e r e d'Italia - o così amava dire - e scelse Milano come sua sede. Napoleone cambiò il nome del vecchio banco dei pegni dell'imperatrice in Monte di Napoleone, da cui il nuovo nome della via, Via del Monte di Napoleone. Ma, ancora una volta gli abi- tanti del luogo non riusciro- n o a d a b i t u a r s i a l n u o v o nome, così continuarono ad u s a r e i l v e c c h i o n o m e Contrada del Monte che, tra l'altro, fu il nome che la via mantenne dopo il crollo del d o m i n i o n a p o l e o n i c o n e l 1814. È i n q u e s t i p r i m i a n n i d e l l ' O t t o c e n t o c h e l a Contrada del Monte ha ini- ziato ad assumere le caratte- r i s t i c h e c h e c o n o s c i a m o oggi. L'interesse delle fami- glie aristocratiche milanesi verso la zona crebbe, così le eleganti residenze comincia- r o n o a p r e n d e r e i l p o s t o degli antichi conventi. Vi si trasferirono molte famiglie milanesi facoltose e rispetta- te, con il loro entourage di intellettuali e artisti. E così, la Contrada del Monte venne soprannominata "el quar- tier de riverissi", il quar- tiere degli inchini, perché tutti gli uomini rendevano omaggio alle donne facendo l'inchino e alzando il cappel- lo, gesto tipico dei gentiluo- mini di alto rango di quei tempi. C o n i l q u a r t i e r e c h e diventava esclusivo, non è una sorpresa che abbiano aperto per strada atelier di alto livello come quelli di antiquari o di gioiellieri di fama internazionale come A n n i b a l e C u s i , c h e h a creato pezzi esclusivi per la F a m i g l i a S a v o i a . P o i , B u c c e l l a t i , F a r a o n e e Pederzani e il coltellinaio Lorenzi aprirono lì i loro n e g o z i . M a C o n t r a d a d e l Monte non era solo un luogo cruciale per lo shopping di lusso e l'eleganza, ma diven- ne anche un punto d'incon- tro per i patrioti, che si riuni- vano nei suoi caffè per discu- tere di come liberare l'Italia dalla dominazione straniera e diventare un unico Paese. Durante le Cinque Giornate di Milano, quando i milanesi si ribellarono agli Austriaci, l a n o s t r a C o n t r a d a d e l M o n t e f u a l c e n t r o d e g l i scontri. Qui è nata una fetta del nostro Risorgimento. Via Montenapoleone ini- z i ò a c h i a m a r s i V i a M o n t e n a p o l e o n e d o p o l'Unità d'Italia, nel 1861. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI chiamento e la storia clinica, dal cancro al diabete, indebo- liscono l'immunità cellulo- mediata, le cellule T in parti- colare, e le cellule T di regola- mentazione in particolare. Quando siamo esposti alla SARS-Cov2, l'immunità siste- mica e le cellule delle mucose mediate dalle cellule T posso- no essere così indebolite - cel- lule T esaurite, comprese le cellule T di regolazione - che la tempesta di citochine viene lasciata incontrollata. La tem- pesta di citochine è general- mente ritenuta ciò che uccide i pazienti con CoViD-19. Come notato in un articolo precedente, la tempesta di citochine può innescare la via alternativa, mediata dalle citochine, per la coagulazione del sangue. Questo è proba- bilmente il motivo per cui patologie da coagulazione del sangue sono sempre più note nel CoViD-19, compresi gli ictus - in particolare tra i pazienti più giovani, il cui sistema immunitario è gene- ralmente più forte di quello d e g l i a n z i a n i , m a v i e n e sopraffatto, tuttavia, dalla tempesta di citochine. Recenti risultati importan- ti, ancora in corso di verifica, in pediatria ospedaliera, sug- geriscono anche che i bambi- ni infettati dalla SARS-Cov2 mostrano sintomi di febbre, eruzione cutanea, irritazione oculare e linfonodi gonfi e altre caratteristiche simili alla m a l a t t i a d i K a w a s a k i . L a malattia di Kawasaki è una rara sindrome infiammatoria che colpisce tipicamente i bambini, che si manifesta come sindrome linfonodale muco-cutanea - una moltitu- dine di patologie che hanno come denominatore comune i linfonodi della mucosa e l'im- munità cutanea. Ne consegue che non risulta ancora sicuro, sulla base delle nostre attuali c o n o s c e n z e m e d i c h e d e l CoViD-19, riaprire le scuole, come ha fatto recentemente la Cina. A questo punto, non abbia- mo un trattamento valido per controllare la tempesta di citochine. In assenza di un vaccino, di una solida cono- scenza della risposta anticor- pale al virus e di un interven- to di trattamento fisiologico, tutto ciò che possiamo fare, a quanto pare, è prendere in considerazione trattamenti farmacologici antivirali, come Remdesivir, sviluppato da Gilead Sciences. Questo argo- mento sarà discusso in un articolo futuro. Continua da pagina 17 Via Montenapoleone, "Il Salotto di Milano" Continua a pagina 21 Le luci di Via Montenapoleone, a Milano (Photo: Dreamstime)