L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-14-2020

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GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2020 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n Aspettando Godot di Samuel Beckett, V l a d i m i r , u n o d e i due protagonisti del dramma esistenziale, suggerisce che la voce dei morti fa un rumore come di ali, come di sabbia, come di piume, come di cenere. Ma ogni volta Estragon, il co- protagonista, rispondeva: "Come di foglie". Vladimir ed Estragon, due senzatetto nell'Europa del secondo dopoguerra, sono perseguitati da quelle voci che non vogliono sentire. Tutte le voci dei morti sono il fruscio delle foglie. I dolori della guerra, molto tempo dopo la battaglia, riecheggia- no in un albero proprio lì. Sono germogliate le foglie d e l l a n o t t e p r e c e d e n t e . Dev'essere primavera. I l 4 m a g g i o l ' I t a l i a è entrata nella seconda fase delle restrizioni sul corona- virus, con un nuovo decreto governativo che ha sostituito le severe norme di blocco in vigore a livello nazionale da più di sette settimane. Circa 4 milioni di persone sono tornate al lavoro. E mentre alcune libertà sono tornate, tra cui quella di andare in libreria o di fare attività fisi- ca all'aperto, la libertà di movimento rimane limitata. Cautela e prudenza possono s a l v a r c i l a v i t a i n q u e s t i giorni di fuoco. Al contrario, le immagini che la settimana scorsa sono apparse sui giornali di una folla che si è radunata velo- cemente nel quartiere dei Navigli di Milano lungo i canali all'ora dell'aperitivo, s o n o s t a t e " v e r g o g n o s e " , come ha detto il sindaco di M i l a n o G i u s e p p e S a l a , che ha lanciato un ultima- tum a quei cittadini la cui priorità nella vita sembra essere il divertimento serale. "O le cose cambiano subito, o farò chiudere i punti di accesso ai canali", ha tuona- to con rabbia. H a s o t t o l i n e a t o c h e l a città ha bisogno di rimetter- si in piedi. "Io sostengo chi va a lavorare e fa fatica a sbarcare il lunario, non chi si diverte". Non permetterò a poche persone chiassose senza mascherina e l'una accanto all'altra di mettere in discussione tutto questo". L a g e n t e s t a a n c o r a morendo. Siamo ancora vul- n e r a b i l i a l v i r u s . N o n è abbastanza chiaro? Sabato 9 maggio il nume- ro complessivo dei morti legati a COVID-19 è salito a 30.395. T r o p p e v i t t i m e d i C O V I D - 1 9 s o n o c a d u t e s i l e n z i o s a m e n t e c o m e l e foglie dell'albero della vita i n u n a t e m p e s t a c h e s i è abbattuta sul Paese a partire d a l 2 1 f e b b r a i o , q u a n d o abbiamo iniziato a navigare in un mondo nuovo e sur- reale. Troppi italiani hanno in f a m i g l i a q u a l c u n o i l c u i c o r p o è s t a t o r i d o t t o i n c e n e r e . L o s p i r i t o c h e è morto non è solo di colui che è morto, ma anche dei figli, delle figlie, delle mogli, dei mariti, dei nipoti che r e s t a n o . I p a r e n t i n o n h a n n o a v u t o a l c u n a a r m a t u r a c o n t r o l e d e v a s t a z i o n i d i u n a separazione improvvisa. I sopravvissuti hanno una voce morente dentro di loro, che si rivolge da qualche parte, che si dibatte nella morale della disperazione. Alla vigilia della "seconda fase", un parlamentare ita- liano ha detto che "se i morti di Bergamo potessero par- lare, ci direbbero di riaprire il Paese". I defunti, non solo quelli d e l l a c i t t à p i ù c o l p i t a d i Bergamo, non possono par- l ar e. E noi non possiamo mettere parole in bocca a un m o r t o . P o s s i a m o p a r l a r e solo con una persona cara morta. Possiamo sentirne la presenza come un balsamo calmante per il nostro spiri- to agitato che ne sente la mancanza. Troppe famiglie s o n o t r a s c i n a t e g i ù n e l l e regioni delle tenebre. Alcuni chiedono a Dio la forza, per poterla raggiungere. Nei mesi di marzo e apri- le, anche se c'era un sacer- dote a benedire il corpo, l'as- senza di funerali è stata par- t i c o l a r m e n t e d u r a p e r l e f a m i g l i e . " F a r f r o n t e a l l a mancanza di funerali è stata un'ulteriore esperienza trau- matica", ha detto la psicolo- ga Isabella Cinquegrana. "Il funerale è un rito di passag- gio che permette anche alla famiglia di chiudere emoti- vamente un capitolo, di pre- pararsi all'addio e di iniziare lentamente a rielaborare la perdita". È molto più diffici- le elaborare il lutto da soli". Al Cimitero Monumentale d i B e r g a m o l e s e p o l t u r e venivano eseguite al ritmo di una ogni mezz'ora. In quei giorni, la sezione dei necro- logi quotidiani de L'Eco di Bergamo è passata da poco più di una a 10-12 pagine. Le tragiche liste non registrava- no solo anziani e coppie di a n z i a n i c h e m o r i v a n o a poche ore di distanza, ma a n c h e m e d i c i , f o t o g r a f i , c o m m e r c i a n t i , p o l i z i o t t i , imprenditori e operai come Diego, un uomo sano sulla quarantina che trasportava frigoriferi nei supermercati. Per me, l'annuncio di ogni m o r t e è s t a t o c o m e u n a b r e v e p o e s i a nell'Antologia di Spoon River dello scrittore ameri- cano Edgar Lee Masters, che raccontava dell'ingiusti- zia in una piccola città del NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ La memoria del Covid-19: i morti in Italia frusceranno a lungo come le foglie Le strade deserte del lockdown, stanno lentamente riprendendo vita in queste prime settimane della Fase 2 (Photo: Dreamstime) Continua a pagina 7

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