L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-28-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1253167

Contents of this Issue

Navigation

Page 18 of 35

19 GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a distanza avvi- cina i cuori, così d i c e i l v e c c h i o d e t t o . E m o l t o p r o b a b i l m e n t e , qualsiasi famiglia che vive o che ha vissuto la missione di un militare sarebbe d'accor- do. Trattandosi di natura umana, accadeva più o meno la stessa anche duemila anni fa... quel desiderio e la man- canza di una persona cara... e il contemporaneo desiderio di rimanere in contatto. Oggi non è un problema, con tutta la stregoneria tec- nologica a portata di mano, ma l'ipotesi è stata l'unico mezzo per sbirciare negli antichi metodi di comunica- zione a distanza fino a un'af- fascinante scoperta nel 1973. E r a l ' a n n o 8 4 d . C . e l ' I m p e r o R o m a n o i n espansione stava continua- mente ampliando i suoi con- fini. Un avamposto fu strate- gicamente posizionato vicino a quello che oggi è il confine tra la Gran Bretagna e la Scozia, ma all'epoca segna- va la più lontana porta set- t e n t r i o n a l e d e l l ' I m p e r o . L'intento principale della g u a r n i g i o n e e r a l a d i f e s a lungo la Stanegate Road, un'importante via commer- ciale (e una strada ancora oggi esistente). Solo una qua- rantina di anni dopo, circa un miglio più a nord, iniziò la costruzione del muro di Adriano, consolidando la necessità di un forte come importante roccaforte per il muro. Nessuno sa con certez- za quando all'avamposto fu d a t o i l n o m e d i Vindolanda, ma la scoperta di una variazione civica nel 1914, scritta con tale nome, è prova sufficiente. Per tutta la durata del pos- sesso romano del forte, si sono avute ben 9 ricostruzio- ni in seguito all'arrivo di vari capi o di calamità naturali. O g n i n u o v a s t r u t t u r a h a posto le basi per la copertura d e l l a p r e c e d e n t e s o t t o i l nuovo forte. Lo sforzo archi- tettonico, i resti della vita quotidiana, momenti virtual- mente congelati nel tempo sono stati per sempre rac- chiusi sotto un manto erboso denso e fangoso, ora sigillato a l l ' i n t e r n o d i u n a t o m b a s e n z a o s s i g e n o , a l r i p a r o dalle devastazioni del degra- do. Le strutture iniziali erano d i l e g n o - d i d i m e n s i o n i grandiose - mentre i disegni successivi erano di pietra e molto più piccoli... ognuno è uno strato di vita conservato e in attesa di essere scoperto. I resti visibili attirarono occasionalmente i curiosi nel corso dei secoli, ma i veri scavi non iniziarono fino agli anni '30, quando l'archeolo- go Eric Birley comprò una c a s a n e l l e v i c i n a n z e p e r avviare le operazioni. I figli di Birley presero le redini per continuarne il lavoro, e ora suo nipote Andrew presiede gli scavi estivi annuali. Solo nel 1973, però, si verificò quella che è stata una delle scoperte più sensazionali e importanti: la scoperta di quelle che oggi vengono chia- m a t e l e T a v o l e t t e d i Vindolanda. R o b i n B i r l e y r i s p o s e all'urgente convocazione del suo studente Keith Liddell addetto agli scavi – era stato scoperto qualcosa di simile a trucioli di legno. Ci si mise subito al lavoro per recupera- re quelli che sembravano essere alcuni di questi sottili oggetti di legno. Uno studen- t e , d o p o a v e r e s a m i n a t o attentamente un oggetto, ne staccò i due lati - è apparve scrittura... insieme a una grande emozione. Quando i r e p e r t i f u r o n o e s a m i n a t i d a l l ' e p i g r a f i s t a R i c h a r d Wright, il legno si era ossige- nato ed era diventato nero come fuliggine. SI passò al Piano B, le tavolette furono sottoposte a luce infrarossa, rivelando quello che sarebbe d i v e n t a t o u n o s g u a r d o senza precedenti nell'an- t i c a v i t a d i u n f o r t e romano. Le tavolette erano per lo più di dimensioni uniformi... tagliate in modo sottile a circa 0,25 - 3 mm di spessore e di dimensioni eque come in una moderna cartolina. Le superfici in legno erano trat- tate in modo da creare una superficie di scrittura liscia, p r i v a d i b o z z i e s t r a p p i . Traforato al centro, il legno poteva essere piegato e rile- gato e il nome e l'indirizzo del destinatario potevano e s s e r e s c r i t t i a l l ' e s t e r n o . Queste cartoline erano realiz- zate in quercia locale, ontano o betulla e scritte con penne di legno cave con punte di ferro, spesso incise con dise- gni elaborati, poi riempite con inchiostro a base di car- b o n i o , g o m m a a r a b i c a e acqua. Notevoli per i segreti che nascondevano, le tavolet- t e r a p p r e s e n t a n o a n c h e i primi esempi noti di lettere a inchiostro del periodo roma- no. Che cosa dicevano? Chi le aveva scritte? Perché sono state scritte? La curiosità u m a n a v e r s o a l t r i e s s e r i umani è sempre presente... guardiamo alcuni esempi! Forse quella che è diventa- ta la più famosa è una nota scritta a Sulpicia Lepidina, moglie del comandante del forte Flavio Cerialis. Un cor- diale invito di Claudia Severa, moglie del comandante di un vicino forte, la invita a una festa di compleanno: "L'11 settembre, sorella, per il gior- no della festa del mio com- pleanno, ti mando un caloro- so invito affinché tu venga da noi, per rendermi la giornata più piacevole con il tuo arri- vo... Porgi i miei saluti al tuo Cerialis. Il mio Aelius e il mio figlioletto ti mandano i loro saluti". Queste cartoline non sono state inviate solo da persone SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI autoimmune (in realtà, non lo fa), per non parlare della "tempesta di citochine" nei pazienti affetti da CoViD-19. Per essere chiari, la sovrap- produzione di citochine in un sistema immunitario iperatti- vo che porta alla malattia autoimmune è totalmente diversa per natura, modello e dinamica rispetto a quella r i s u l t a n t e d a l l a m a n c a t a regolazione di un sistema immunitario le cui cellule T sono state 'esaurite' dall'infe- zione da SARS-Cov2 (cfr., Articoli 1, 3, 4). In breve, non c'è alcuna ragione biologica p e r a s p e t t a r s i c h e l ' H C Q apporti un qualche beneficio ai pazienti con CoViD-19. Infatti, i suoi pericolosi effetti collaterali - ad esempio, l'a- ritmia cardiaca che porta a u n ' i n s u f f i c i e n z a c a r d i a c a catastrofica - comportano un grave rischio, in particolare p e r i p a z i e n t i a n z i a n i a rischio di malattie cardiova- scolari, sovrappeso e diabete. L'assunzione di HCQ per il CoViD-19 non ha fonda- menti e non si basa su alcuna evidenza di test clinici di effi- cacia. In realtà, non è sicu- ro e può essere effettiva- mente tossico. Prendere l ' H C Q c o m e p r e v e n z i o n e contro la SARS-Cov2 è scon- siderato e ridicolo - è come se prendessi il Tylenol oggi per prevenire il dolore al ginoc- chio dopo la partita di calcio di sabato prossimo. Ma può essere serio?! Due parole finali sullo svi- luppo del vaccino. La più grande storia di successo del vaccino, forse dopo la scoper- t a d e i v a c c i n i d a p a r t e d i Edward Jenner a metà del 1790, è stato lo sviluppo del vaccino antipolio nel 1950. Il virus della polio è, come la SARS-Cov2, un virus RNA, m a è m o l t o p i ù s e m p l i c e nella struttura. Eppure, ci sono voluti più di dieci anni per produrre, testare, svilup- pare e distribuire in tutto il mondo un vaccino anti-polio efficace. L'HIV, un altro virus RNA, scoperto quasi qua- rant'anni fa, ancora oggi non ha un vaccino nonostante l'urgenza di salute pubblica, la volontà politica internazio- nale e l'enorme quantità di fondi che sono stati dedicati a questo scopo. Cosa, a parte la speranza, ci fa prevedere che a v r e m o u n v a c c i n o p e r i l C o v i d e n t r o d u e a n n i o prima? La speranza non è un piano, soprattutto non lo è nel campo della sanità o della sanità pubblica. Continua da pagina 17 Le Tavolette di Vindolanda: cartoline dei soldati romani di 2000 anni fa Continua a pagina 21 Le Tavolette di Vindolanda raccontano della vita quotidiana di soldati di quasi 2000 anni fa (Photo: Michel Val/Wiki- media)

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-28-2020