L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-11-2020

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GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2020 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI L'emergenza frena i nuovi posti di lavoro: penalizzati il Nord e le donne In Italia -10,4% di contratti nel primo trimestre (Ph. Jarmoluk-Pixabay) Fuga degli universitari dopo l'emergenza Per la pandemia stimato un calo del Pil italiano dell'8,3% nel 2020. Colpiti i consumi delle famiglie: giù del 4% in tre mesi L a tendenza non si registra solo in Italia ma ha già messo in allarme gran parte degli Atenei nazionali che potrebbero subire perdite per 46 milioni di euro. Tra emergenza sanitaria e crisi economica, molte famiglie italiane potrebbe- ro rivedere il budget destinato all'istruzione con il 50% degli studenti che potrebbero rinviare le iscrizioni di un anno. In prati- ca in aula potrebbero arrivare 35mila studenti in meno. A settembre, ha assicurato il ministro all'Università Gaetano Manfredi, riprenderanno le lezio- ni in presenza, integrate dalla didattica a distanza per evitare le situazioni più affollate. Ma potrebbe comunque mancare all'appello una gran parte degli studenti: si calcola almeno il 10 per cento delle matricole. La perdita complessiva si aggirerebbero intorno a 35mila studenti secondo l'Osservatorio di Talents Venture. I nuovi iscrit- ti passerebbero cioè da circa 297mila dell'anno scorso, a 262mila. La ricaduta si ripercuo- terebbe sul gettito derivante dalle tasse universitarie che si tradur- rebbe in un buco da 46 milioni di euro. Anche negli Stati Uniti, l'American Council of Education stima una perdita del 15% di immatricolazioni con 23 miliardi di dollari di ricavi in meno. Il ministero dell'Università sta pertanto studiando contromi- sure: "Interverremo sulle tasse universitarie allargando la no tax area, fino a 20mila euro di reddi- to Isee non si pagheranno le tasse. Tra 20mila e 30mila ci saranno degli sconti molto importanti e poi ci saranno inter- venti specifici gestiti dalle singo- le università per intercettare le famiglie che hanno subito un calo di reddito improvviso e non fotografato dall'Isee. Abbiamo incrementato inoltre il fondo per le borse di studio per fare in modo che ci sia un allargamento della modalità di accesso". Tra i motivi della rinuncia e dei rinvii, anche la scarsa pro- pensione a spostarsi per studiare. Per questo, molti Atenei si stan- no organizzando per fornire molti corsi online e poter contare su un'offerta comunque competi- tiva attraverso la didattica digita- le sperimentata negli ultimi mesi. A lla fine del 2019, l'econo- mia italiana presentava evidenti segnali di stagna- zione, solo in parte mitigati, a inizio 2020, da alcuni segnali positivi sulla produzione indu- striale e il commercio estero. A partire da fine febbraio, il dilaga- re dell'epidemia di Covid-19 e i conseguenti provvedimenti di contenimento decisi dal Governo hanno determinato un impatto profondo sull'economia, alteran- do le scelte e le possibilità di produzione, investimento e con- sumo ed il funzionamento del mercato del lavoro. Inoltre, la rapida diffusione dell'epidemia a livello globale ha drasticamente ridotto gli scambi internazionali e quindi la domanda estera rivol- ta alle nostre imprese. E' la fotografia scattata dall'Istat sugli impatti economici della pandemia. L'Istituto nazio- nale di statistica, in particolare, ha offerto un quadro del numero di imprese e di occupati coinvolti dai successivi provvedimenti di lockdown, congiuntamente alle caratteristiche strutturali delle imprese e alla loro dimensione e risultati economici. L'indagine ha quantificato la caduta eccezio- nale del Pil italiano nel primo tri- mestre (-5,3% rispetto al trime- stre precedente). Quantificare l'impatto dello shock senza precedenti che sta investendo l'economia italiana è un esercizio connotato da ampi livelli di incertezza ma, tenuto conto di questa premessa, si pre- vede una marcata contrazione del Pil nel 2020 (-8,3%) e una ripre- sa parziale nel 2021 (+4,6%,). Nell'anno corrente la caduta del Pil sarà determinata preva- lentemente dalla domanda inter- na al netto delle scorte (-7,2 punti percentuali) condizionata dalla caduta dei consumi delle famiglie (-8,7%) e dal crollo degli investimenti (-12,5%), a fronte di una crescita dell'1,6% della spesa delle amministrazioni pubbliche. Anche la domanda estera netta e la variazione delle scorte sono attese fornire un con- tributo negativo alla crescita. L'evoluzione dell'occupazio- ne, è prevista evolversi in linea con il Pil, con una brusca ridu- zione nel 2020 (-9,3%) e una ripresa nel 2021 (+4,1%). Diversa appare la lettura della crisi del mercato del lavoro attra- verso il tasso di disoccupazione, il cui andamento rifletterebbe la decisa ricomposizione tra disoc- cupati e inattivi e la riduzione del numero di ore lavorate. "Le stime preliminari del primo trimestre 2020 mostrano che le misure di contenimento della diffusione del Covid-19 hanno prodotto un calo di circa il 4% della spesa media mensile rispetto allo stesso periodo del- l'anno precedente". Approfondendo in un report dedicato l'oscillazione sui consu- mi delle famiglie, l'Istat confer- ma inoltre che "la marcata riduzione dell'offerta e della domanda commerciale al det- taglio ha determinato una fles- sione delle spese diverse da quelle per prodotti alimentari e per l'abitazione di oltre il 12% rispetto al primo trimestre 2019". Secondo il report, nel 2019, la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.560 euro mensili in valori correnti, "sostanzialmente invari- ata" rispetto al 2018 (-0,4%) e "sempre lontana dai livelli del 2011 (2.640 euro mensili), cui avevano fatto seguito due anni di forte contrazione non recuperata negli anni successivi". Nel primo trimestre -4% dei consumi in Italia (Ph. Schumacher-Pixabay) I l mercato del lavoro in Italia si conferma uno degli ambiti più colpiti dall'emergenza Covid. Lo certificano i dati dif- fusi dal ministero del Lavoro. Già nel primo trimestre "i dati rispecchiano i primi effetti dell'e- mergenza sanitaria e delle misu- re di contenimento dell'epidemia adottate dal Governo", spiega il ministero. Nel trimestre "si regi- strano 2,5 milioni attivazioni, a cui si aggiungono 155mila tra- sformazioni a tempo indetermi- nato, per un totale di 2,7 milioni di attivazioni. Rispetto al primo trimestre 2019, il volume di con- tratti attivati diminuisce del 10,4%, in misura superiore per la componente femminile (-12,0%) rispetto a quella maschile (- 9,1%). Il calo delle attivazioni è attribuibile quasi del tutto al mese di marzo (-36,8%), quando le misure restrittive hanno com- portato l'interruzione di tutte le attività, a esclusione dei servizi essenziali. Il calo ha coinvolto in primo luogo il Nord (-14,4%) e in misura minore il Mezzogiorno (-4,4%), mentre nel Centro si assiste a una diminuzione ten- denziale pari a -11,3%.

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