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GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2020 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S i riparte, andia- mo. Ripartiamo, torniamo al lavoro, in pale- stra, a prendere un caffè con gli amici, ma con il sorriso coperto da questi onnipresenti rettan- goli di materiale blu o bian- co, così importanti per garantire la nostra sicurez- za e quella di chi ci circon- da. Alcuni, come ci si può aspettare in un Paese che ha la creatività nei geni, si sono creati le proprie mascherine - ovviamente seguendo rigorosamente le direttive dell'OMS - tra- sformandole in un'afferma- zione personale alla moda, in un mezzo per deviare la paura di un virus che rima- ne vivo e forte. Si riparte, sì, ma in un Paese che è cambiato profondamente e che h a a n c o r a p a u r a: lo vedo per le strade, nel modo in cui ci evitiamo timidamente l'un l'altro, quasi sentendoci in colpa nel farlo, ma sapendo bene che non abbiamo altra scelta. In un certo senso, però, un po' di sana paura non è una brutta cosa: significa che continueremo a rispettare le misure e non ci lasceremo andare. Ricominciamo, quindi, a vivere la nostra vita nel modo più normale possibi- le, anche se l'impossibilità di abbracciarsi, toccarsi, baciarsi è solo un'altra forma di prigionia per un Paese notoriamente affet- tuoso e fisico quando si tratta di dimostrare amore. Ci siamo sentiti abban- donati, durante l'isolamen- to, molti si sono sentiti soli. Alcuni hanno affron- tato meglio l'isolamento, ma hanno comunque sen- tito la mancanza dei propri cari e l'opportunità di vederli. Eravamo pieni di preoccupazione e non riu- scivamo nemmeno a trova- re conforto l'uno nell'altro come facciamo di solito. Eppure, in questo periodo difficile, noi italiani - non importa dove abbiamo vis- suto - siamo stati conforta- ti ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, da qualcosa di prezioso e materno, qualcosa di così profonda- mente "nostro" che spesso non ce ne siamo nemmeno accorti, abituati come siamo ad esso. Qualcosa che lenisce l'anima e dà tregua alla paura: la Bellezza, la Bellezza del nostro Paese. Durante i solitari e spes- so ansiosi viaggi al super- mercato, camminavamo per le strade della nostra città e notavamo, nel loro vuoto, le linee eleganti dei portici o i dettagli intricati ma di buon gusto dei loro marciapiedi di marmo. Siamo passati davanti alla chiesa del nostro paese e abbiamo notato con rinno- vato orgoglio la delicata perfezione della sua faccia- ta; alcuni di noi sono entra- ti - forse in cerca di confor- to spirituale, forse solo per curiosità o per ritrovare qualche ricordo d'infanzia perduto da tempo - e hanno scoperto una mera- viglia di affreschi e chiaro- scuri, di statue di marmo bianco e di angeli dorati. In quel silenzio e in quella bellezza, la nostra mente si è riposata e ha dimenticato le paure del mondo ester- no. La bellezza cura l'a- n i m a d a t u t t i i s u o i disturbi. E niente ci ha mostrato quanto sia bello il nostro Paese come questo tragico periodo appena tra- scorso. Ricordo di aver guardato immagini e video di Roma, Firenze, Napoli durante l'isolamento: senza persone e senza suoni, erano. lì, maestose e belle come sempre, una vera ode all'eternità, qualcosa che non appartiene all'Uomo ma che certamente appar- tiene alla Bellezza e a Dio. Il silenzio di Torino - la città che amo di più nel mio paese, perché è il cuore della regione dove sono nata - quel cielo sopra i suoi palazzi barocchi, il modo in cui si è sciolto in una piazza vuota mi ha fatto piangere, nel modo in cui solo vedere il volto dell'amore della propria vita e della Bellezza riesce a NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ La bellezza è la chiave per il nuovo rinascimento italiano I Musei Vaticani hanno finalmente riaperto al pubblico ad inizio Giugno (Photo: Dreamstime) Continua a pagina 7