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GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2020 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano IN ITALIANO | produzione locale di sec- c a t a , u n a l t r o m o d o d i chiamare la pasta secca. Di Massa cita anche quello c h e p r o b a b i l m e n t e è i l p r i m o e n d o r s e m e n t a l salutare consumo di pasta nella storia, che si ritrova n e l l e s a p i e n t i p a r o l e d i Giovanni Ferrario, medico personale del re Guglielmo II di Sicilia e docente pres- so la rinomata scuola di medicina dell'Università di Salerno, che ha scritto liri- che sui benefici dei vermi- culos (vermicelli) al dente per chi si sta riprendendo dalla febbre tifoidea. Grazie alla sua tradizio- ne nella produzione della pasta - e naturalmente alla s u a e s s i c c a z i o n e - Gragnano ha fatto parte del Grand Tour, come ha spiegato Di Martino alla B B C T r a v e l : " Q u a n d o i nobili europei venivano a Gragnano, per dimostrare d i a v e r f a t t o p a r t e d e l Grand Tour, portavano a casa la pasta per dimostra- r e d i e s s e r e s t a t i a Gragnano", proprio come facciamo noi oggi, quando veniamo in Italia e portia- mo un sacco di cibo alla nostra famiglia e ai nostri amici. All'inizio del XX secolo il ruolo di Gragnano quale regina della pasta secca era ben consolidato, con quasi 120 pastifici all'ope- ra in città, ma la crisi era alle porte. La creazione di speciali locali di ventila- zione, che rendevano l'es- siccazione più rapida, e la meccanizzazione del pro- cesso di produzione della pasta, ridussero il numero di fabbriche a circa 40 e provocarono un aumento della disoccupazione. E così la gente emigrò negli Stati Uniti, esportan- do il proprio know-how di p a s t a i d a l l ' a l t r a p a r t e dell'Atlantico, cosa che si rivelò molto utile durante la prima guerra mondiale, q u a n d o l ' I t a l i a s m i s e d i esportare. Nonostante le difficoltà, Gragnano non ha lasciato che il cambiamento rovi- n a s s e l a s u a t r a d i z i o n e secolare, ha semplicemen- t e m o d i f i c a t o u n p o ' g l i obiettivi per puntare non più sulla quantità ma sulla qualità: è così che la sua pasta secca è diventata lo c h a m p a g n e d e l l a p a s t a secca. Oggi il grano utiliz- z a t o d a i 1 4 p a s t i f i c i d i Gragnano proviene tutto dalla vicina Gravina di Puglia, il che significa che non c'è tempo per lo svi- luppo di muffe e tossine, garantendo qualità al pro- dotto finale. La chiave per la produzione della pasta sono i metodi tradizionali e l'idea di "terroir", mutua- ta dal mondo del vino, al punto che, proprio come accade per i produttori di v i n o , i p a s t i f i c i d i Gragnano devono rispetta- re un regolamento rigoroso se vogliono che il loro pro- d o t t o s i a c o n s i d e r a t o a u t e n t i c a " p a s t a d i Gragnano". E d è p r o p r i o q u e s t a pasta che, ogni anno a set- t e m b r e , v i e n e c u c i n a t a negli stand lungo le strade d e l l a c i t t à i n o c c a s i o n e della Festa della Pasta di Gragnano, un'occasio- ne per la comunità locale di celebrare il prodotto e il patrimonio che l'ha posta s u l l a m a p p a c u l i n a r i a m o n d i a l e e d i r i c o r d a r e che, a volte - e soprattutto oggi - locale e vecchio stile significano davvero qual- cosa di meglio. La baia di Napoli ospita Gragnano, la capitale italiana della pasta secca di qualità (Foto: Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Continua da pagina 31 Oggi, la pasta di Gragnano è conosciuta per la sua qualità e per i suoi ingre- dienti, sempre locali (Photo: Dreamstime)