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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2020 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Arriva la nuova Fiat 500 elettrica l'icona italiana abbraccia il futuro La nuova "Fiat 500" elettrica presentata a Mattarella (Ph. Quirinale) Un'impresa su 8 pensa di tagliare il personale Voglia di famiglia ma troppe incertezze: in Italia per il Covid potrebbero nascere 10mila bambini in meno R ispetto ad aprile 2020, a maggio continua la dimi- nuzione dell'occupazione e torna a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un marcato calo dell'i- nattività. La diminuzione del- l'occupazione su base mensile (- 0,4% pari a -84mila unità) coin- volge soprattutto le donne (- 0,7% contro lo 0,1% degli uomi- ni, pari a -65mila e -19mila), i dipendenti (-0,5% pari a - 90mila) e gli under50 mentre aumentano leggermente gli occu- pati indipendenti e gli ultracin- quantenni. Nel complesso il tasso di occupazione scende al 57,6% (-0,2 punti percentuali). L'aumento delle persone in cerca di lavoro (+18,9% pari a +307mila unità) si rileva mag- giormente tra le donne (+31,3%, pari a +227mila unità) rispetto agli uomini (+8,8%, pari a +80mila) e coinvolge tutte le classi di età. Il tasso di disoccu- pazione risale al 7,8% (+1,2 punti) e, tra i giovani, al 23,5% (+2,0 punti). Confrontando il trimestre marzo-maggio 2020 con quello precedente (dicembre 2019-feb- braio 2020), l'occupazione risul- ta in evidente calo (-1,6%, pari a -381mila unità). Diminuiscono anche le persone in cerca di occupazione (-22,3% pari a - 533mila) e aumentano gli inattivi (+6,6% pari a +880mila unità). Ma la situazione potrebbe decisamente peggiorare in agosto quando terminerà il paracadute delle tutele governative per l'e- mergenza Covid. Secondo le stime una impresa su otto pensa di tagliare il perso- nale. "Il problema del reperimen- to della liquidità è molto diffuso, i contraccolpi sugli investimenti, segnalati da una impresa su otto, rischiano di costituire un ulterio- re freno ed è anche preoccupante che il 12% delle imprese sia pro- pensa a ridurre l'input di lavoro", dice l'Istituto. Sulla ripartenza dell'economia pesa il problema della mancanza di liquidità delle aziende. L'Istituto stima che a fine aprile quasi due terzi delle circa 800mila società di capitale italiane avevano liquidità suffi- ciente a operare almeno fino a fine 2020 mentre oltre un terzo era risultato illiquido o in condi- zioni di liquidità precarie. L a pandemia allarga i divari in Italia e le incertezze non aiutano le famiglie. "Ci si attende che la crisi indotta dal Covid-19 peggiori l'andamento della fecondità del nostro Paese, per gli effetti sulla situazione sociale ed economica e sulla già elevata incertezza per il futuro da parte delle giovani generazioni". Il rapporto annuale dell'Istituto nazionale di statistica Istat foto- grafa un Paese in grande diffi- coltà in cui il virus pandemico ha colpito i più fragili e aumentato le diseguaglianze. Al rallentamento del 2019 si è sovrapposto l'impatto della crisi sanitaria e, nel primo trimestre, il Pil ha segnato un crollo congiun- turale del 5,3%. Le previsioni stimano per il 2020 un forte calo dell'attività economica, solo in parte recuperato l'anno successi- vo. "Il problema del reperimento della liquidità è molto diffuso, i contraccolpi sugli investimenti, segnalati da una impresa su otto, rischiano di costituire un ulterio- re freno ed è anche preoccupante che il 12% delle imprese sia pro- pensa a ridurre l'input di lavoro". Sul fronte del mercato del lavoro la fotografia al 2019 indi- ca crescita di diseguaglianze ter- ritoriali, generazionali e per tito- lo di studio rispetto al 2008. Rischi di amplificazione delle diseguaglianze a svantaggio delle donne sono associati alla precarietà, al part time involonta- rio e alla conciliazione dei tempi di vita (tra le donne è alta la dif- fusione di orari antisociali: sera- li, notturni, nel fine settimana, turni), dalla mancanza di nidi. Recenti simulazioni, che ten- gono conto del clima di incertez- za e paura associato alla pande- mia in atto, mettono in luce un effetto nell'immediato futuro proprio in termini di nascite: un calo che dovrebbe mantenersi nell'ordine di poco meno di 10mila nati, ripartiti per un terzo nel 2020 e per due terzi nel 2021. La situazione peggiora ulte- riormente anche in prospettiva se agli effetti indotti dai fattori di incertezza e paura si aggiungono quelli derivanti dallo shock sul- l'occupazione. "La probabilità di accedere a posizioni più vantag- giose della scala sociale è dimi- nuita per i nati nell'ultima gene- razione (1972-1986): più di un quarto (26,6%) è infatti mobile verso il basso, un valore che, oltre a essere più alto rispetto a tutte le generazioni precedenti (era 21,8% tra i nati prima del 1941) supera per la prima volta quello di chi è mobile in senso ascendente (24,9%)" dice l'Istat. Numeri alla mano i nati scen- derebbero complessivamente a circa 426mila nel bilancio finale del corrente anno, per poi ridursi a 396mila, nel caso più sfavore- vole, in quello del 2021. Resta tuttavia alto il desiderio di figli anche dopo i 40 anni, quando purtroppo è già difficile diventare genitori. Infatti tra il 2010 e il 2017 il numero di cop- pie che ha fatto ricorso alla pro- creazione medicalmente assistita è aumentato del 12%, il numero di gravidanze ottenuto cresciuto del 24%. Il numero medio di figli per donna oggi è di 1,29, nonostante il desiderio dichiarato del 46% delle coppie sia quello di metterne al mondo due. Il modello ideale di famiglia con- templa infatti due figli. È così per il 46% delle persone, il 21,9% ne indica tre o più. Sono "solo" 500 mila quanti tra i 18 e i 49 anni affermano che fare figli non rientra nel progetto di vita. In Italia culle sempre più vuote (Ph Iuliia Bondarenko-Pixabay) E ' stata presentata al presi- dente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al pre- mier Giuseppe Conte, la nuova "Fiat 500" ad alimentazione elet- trica. La delegazione composta da John Elkann, presidente di FCA, Pietro Gorlier, responsabi- le delle attività europee di FCA e Olivier Francois, presidente Fiat Brand Global, hanno spiegato come la terza generazione del veicolo sia la risposta tutta italia- na alla mobilità sostenibile di domani a basse emissioni, ali- mentato da veicoli ibridi ed elet- trici. "Una icona italiana abbrac- cia la transizione energetica", ha commentato via Twitter il titola- re di Palazzo Chigi. La Nuova 500 elettrica è stata pensata, disegnata e ingegneriz- zata a Torino: è un vero prodotto del 'made in Fiat'. L'auto nasce nello storico stabilimento di Mirafiori, che compie 80 anni e da cui uscì nel 1957 la prima 500 e sulle sue linee sono state pro- dotte 28 milioni e 700 mila vet- ture entrate nel cuore degli italia- ni. L'investimento vale 700 milioni di euro e coinvolge 1200 addetti.