L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-23-2020

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17 GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | P rocida è ancora, per molti versi, u n s e g r e t o b e n custodito. A dif- ferenza delle sue sorelle più famoase, Capri e Ischia, Procida - che, in fatto di bellezza, non ha nulla da i n v i d i a r e a l l e a l t r e d u e - r i m a n e u n a t r a d i z i o n a l e enclave di pescatori: il turi- smo di massa è sconosciuto in questo piccolo angolo di Campania. Badate, il suo fascino è noto e lo è stato nei secoli, come dimostra la nostra sto- ria letteraria. Generazioni di artisti hanno trovato ispira- zione nelle case colorate e n e l l e a c q u e c r i s t a l l i n e d i Procida: dalle antiche liriche romane di Giovenale, di S t a t i o e d e l p o t e n t e Virgilio, all'aplomb civet- tuolo e regale di Boccaccio, fino all'icona romantica di Alphonse de Lamartine e alla romanziera contempora- n e a E l s a M o r a n t e . Quest'ultima l'ha usata come ispirazione e sfondo per uno dei suoi romanzi più popola- ri, l'Isola di Arturo del 1959, una storia di crescita che r u o t a i n t o r n o a l g i o v a n e Arturo Gerace. Procida, che ospita circa 10.500 persone, è un'isola creata attraverso la millena- ria opera dei vulcani sotto- marini e modellata dall'azio- ne dell'acqua di mare e del vento. Per questo motivo, morfologicamente, l'isola ha una costa frastagliata e roc- ciosa caratterizzata da nume- rose insenature e promonto- ri. Procida: una terra di bel- lezza e di interesse geologico, ma anche di leggende e di mistero, a partire dal suo nome. Alcuni, tra cui lo stori- co e naturalista Plinio il Vecchio, ritengono che deri- v i d a l g r e c o Προχύτη, (Prochata in latino), ovvero " s c a g l i a t a " d a l f o n d o d e l mare durante l'attività vulca- nica. Simile è l'ipotesi che vuole che derivi da un'altra parola latina, profundus, che ricorda anche l'idea di essere " s p a r s a i n t o r n o " d a l l a profondità del mare. Un'altra t e o r i a d i c e c h e i l n o m e Procida deriva dall'antico n o m e r o m a n o d e l l ' i s o l a , Prochyta, a sua volta deriva- t o d a l l a l o c u z i o n e prima Kyme, vicino a Cuma. La più romantica di tutte le teorie viene dallo storico Dioniso di Alicarnasso che, tra l'al- tro, ha scritto per noi anche t u t t o i l m i t o d i R o m o l o e Remo. Secondo lui, Procida prende il nome da una delle balie di Enea, che vi fu sepol- ta. È in questi tempi di cultu- r a e d i a n t i c h i t à c h e è ambientata la nostra prima leggenda su Procida. La tra- dizione classica ci racconta che Procida, situata tra la g r a n d e i s o l a d ' I s c h i a e Capo Miseno, vicino ai C a m p i F l e g r e i , n a c q u e quando Giove, il Padre e Re di tutti gli dei, durante la più sanguinosa delle battaglie contro i Giganti, scagliò uno scoglio in mare. I primi abitanti di Procida, nell'VIII secolo a.C., proveni- v a n o d a l l ' i s o l a g r e c a d i E u b e a , allora nota come Chalkis; dopo di loro vennero i greci di Cuma, cuore della M a g n a G r e c i a . A n c h e a i Romani piaceva Procida, che divenne un'amata meta di vil- leggiatura per la loro nobiltà, come testimoniano le opere di Giovenale. Dopo la caduta d e l l ' I m p e r o a r r i v a r o n o i Normanni, poi gli Angiò e gli A r a g o n e s i . B e l l a e r i c c a , Procida conobbe anche, per secoli, le raccapriccianti scor- rerie dei Saraceni, che depre- darono spesso le sue coste. Ed è proprio durante una di queste violente incursioni che è ambientata un'altra leg- genda popolare. Nel 1535, il Barbarossa - non l'imperato- re, ovviamente, ma un fami- gerato pirata saraceno, il cui nome completo era Khayr al- Din - e i suoi uomini decisero di saccheggiare l'isola, met- tendo in grave pericolo la vita degli abitanti. Spaventati d a l l a m a l v a g i t à d e l Barbarossa e stremati dall'as- sedio, gli abitanti del luogo decisero di chiedere l'aiuto e il sostegno del loro protettore ultraterreno, l'Arcangelo Michele. Poco dopo la loro sentita e angosciosa richiesta, dice la tradizione, il santo combattente venne dai cieli b r a n d e n d o l a s u a s p a d a infuocata e cacciando il nemi- co per sempre. L'intervento di San Michele a sostegno degli abitanti di Procida fa parte del patrimonio dell'iso- la, anche se il Barbarossa è riuscito a saccheggiarla in più di un'occasione, se vogliamo dirla tutta. Simbolicamente, il miracolo di San Michele è associato al più antico inse- diamento di Procida, quello di Terra Murata che, un tempo, era la fortezza dove la gente cercava e trovava rifu- g i o d u r a n t e g l i a t t a c c h i . Ancora oggi Terra Murata è una delle zone più pittore- sche di Procida. Qualche curiosità su que- sta bellissima isola: lo sape- v a t e c h e l e i m m a g i n i d e l m a r e l i m p i d o d i L a Corricella, uno dei luoghi più belli dell'isola, venivano utilizzate sia da Apple che da Microsoft per pubblicizzare i loro dispositivi mobili? Se siete amanti del turi- smo e del patrimonio cultura- le, allora dovreste visitare Dalla Grecia agli angeli, la leggendaria Procida Procida durante la Settimana Santa e godervi le celebrazio- ni del Venerdì Santo, il cui culmine è la Processione dei Misteri, una sfilata in cui spiritualità, artigianato, arte e cultura popolare si mescolano. Un altro luogo da visitare, soprattutto se si ama l'architettura sacra e la cultu- ra locale, è la chiesa di Santa M a r i a d e l l a P i e t à e S a n Giovanni Battista, che è tra- dizionalmente la chiesa dei marinai dell'isola. Vi piacciono di più le bel- lezze naturali? Allora l'intera isola è perfetta per voi, ma potete fare un salto di qualità percorrendo la breve passeg- giata sul mare che dall'isola principale porta all'isolotto di Vivara, una perla della natu- ra mediterranea perfetta- mente conservata. Con tutta la sua bellezza, i suoi colori e le sue tradizioni, P r o c i d a v i v e a d u n r i t m o diverso dal resto del mondo, un ritmo che segue gli antichi ritmi della tradizione e della storia, della spiritualità e della natura, del patrimonio e della curiosità. Vivere in un luogo come questo sembra un sogno, ma visitarla, una volta che potremo viaggiare di nuovo, potrebbe essere una bella alternativa. Quindi, a g g i u n g e t e P r o c i d a a l l a vostra lista di cose da fare: il luogo merita. Procida, bellissima e ancora poco toccata dal turismo di massa (Photo: Mikolaj64/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

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