L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-23-2020

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25 GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S ono passati cinque mesi da quando l'ordine di isola- mento è diventato ufficiale e, da allo- ra, tutti si chiedono la stessa c o s a : c o m e u s e r ò q u e s t o tempo extra disponibile men- tre sono a casa? Molti si sono messi a cucinare, il che ha significato provare quella ricetta che la nonna aveva dato loro; alcuni hanno deci- so di vedere il film che aveva- no sempre voluto vedere ma per il quale non c'era mai tempo; altri vogliono solo sedersi e rilassarsi mentre ascoltano un discorso sull'ar- te. S e s e g u i t e l ' I s t i t u t o Italiano di Cultura di San Francisco sui suoi canali social, non vi sorprenderà sapere che è una delle poche organizzazioni che è riuscita a offrire tutto questo, rispon- dendo alle esigenze di un pubblico che non ha più con- fini fisici e che può partecipa- re agli eventi dal proprio divano. A b b i a m o p a r l a t o c o n Annamaria Di Giorgio, che ha intrapreso il suo viag- gio alla direzione dello IIC nella Bay Area appena 18 mesi fa. Dopo un 2019 inten- so e propositivo, la direttrice Di Giorgio era pronta per un altro anno di eventi di suc- cesso nella sede del Centro Civico. Almeno, questo era il piano, fino a quando l'emer- genza Covid-19 non ha fatto irruzione e gli eventi di per- sona sono diventati solo un ricordo del passato. Direttrice Di Giorgio, q u e l l o c h e è s u c c e s s o negli ultimi mesi è stato inaspettato e stimolante. C o m e h a c a m b i a t o o adattato rapidamente la programmazione dello IIC? Vorrei iniziare dicendo che, nelle prime tre settima- n e , n o n a p p e n a è s t a t o annunciato l'isolamento, ci siamo un po' sentiti persi. Abbiamo passato del tempo a guardarci intorno per impa- rare e capire cosa stava suc- cedendo e cosa fare dopo. È stato quello che ho definito un momento di "calma rifles- siva". Per la comunità italia- na e per tutti gli espatriati italiani che vivono qui, vede- re la tragedia nella nostra patria è stato scioccante e straziante. Eravamo bloccati q u i e n o n p o t e v a m o f a r e molto; allo stesso tempo, dovevamo iniziare ad affron- tare noi stessi una situazione simile. Dopo il primo mese circa, ci siamo riorganizzati e abbiamo cercato di superare le sfide portate dall'isolamen- to. Siamo abituati a lavorare in squadra, a passare ore insieme nello stesso ufficio. I n b r e v e t e m p o a b b i a m o dovuto dimenticare tutto e iniziare a utilizzare nuovi strumenti di collaborazione p e r a n d a r e a v a n t i c o n l e nostre attività. Si è passati a un'impo- stazione da remoto e si sono avviate molte atti- vità online. Qual è stata la sfida più grande per lei e il suo team? La sfida più grande è stata quella di convertire il nostro lavoro in qualcosa di diverso, nonché di rendersi conto della velocità con cui tutti andavano e di come recupe- rare il ritardo. Dopo un inizio lento, tutto ha cominciato ad accelerare di nuovo, tutti hanno dato il via a nuove attività, passando a webinar, lezioni online di qualsiasi tipo, dibattiti, conferenze. In qualche modo c'è stato un surplus di offerta e c'è stato un punto in cui è stato diffici- le tenere traccia di tutti gli eventi che accadevano vir- tualmente, dove le persone non hanno bisogno di essere fisicamente in un luogo per partecipare e possono anche g u a r d a r e i n u n s e c o n d o momento. Abbiamo usato i Social Media e Youtube per permettere a tutti di guarda- re e seguire le nostre attività. Un'altra sfida è stata quella di mantenere un forte lega- me con il nostro pubblico locale, abituato a una pro- grammazione di alta qualità e che ama partecipare di per- sona ai nostri eventi. L ' a m b i e n t e r e m o t o per le attività culturali può avere esiti positivi e comportare anche pro- blemi inaspettati. Cosa avete imparato da questa esperienza? Una delle opportunità più entusiasmanti è stata la col- laborazione con altri Istituti Italiani di Cultura in Nord America. Ci siamo riuniti, abbiamo raccolto tutte le risorse disponibili e le abbia- mo condivise. Un esempio è s i c u r a m e n t e l ' e v e n t o Raffaello500, per il quale alcuni istituti hanno già ospi- tato alcuni relatori nella loro città e hanno aperto la con- versazione a tutti gli interes- sati. Abbiamo ospitato 800 persone, un Q&A, attraverso tre diversi fusi orari. A que- sto proposito, Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, sarà nostra ospite a settem- bre per un webinar sull'argo- mento, e anche altri istituti faranno in modo che i loro relatori, dal Getty Museum alla Farnesina, condividano con noi le loro conoscenze. Ha iniziato molte part- nership e collaborazioni con artisti, chef. A volte, portare fisicamente ospi- ti e relatori negli Stati Uniti può essere difficile. L a n u o v a r e a l t à a p r e opportunità che possono essere sostenibili anche per il futuro? Questa è un'opportunità per il futuro, quando saremo in grado di tornare alla nor- malità e possibilmente avere gli eventi in streaming online per un pubblico più ampio. Per esempio, questa situazio- ne ha permesso a me e al mio staff di raggiungere il nostro pubblico in tutti gli Stati che c o p r i a m o c o m e I I C , d a l M o n t a n a a l l ' O r e g o n a l l e Hawaii, che per la maggior parte del tempo non hanno avuto la possibilità di parteci- pare agli eventi dal vivo orga- nizzati dall'Istituto Italiano di Cultura principalmente a San Francisco. Quali tra le attività da lei svolte hanno fatto la d i f f e r e n z a i n q u e s t o periodo di lockdown per così tante persone nella Bay Area? S i a m o s t a t i i p r i m i a d offrire corsi di cucina italiana con Viola Buitoni. A pranzo abbiamo attivato collega- menti e cucinato insieme piatti italiani, cercando di utilizzare gli ingredienti già disponibili nel nostro frigori- fero. Il CineDay sta offrendo a 300 persone la possibilità di vedere i film italiani più recenti: è come regalare un biglietto del cinema italiano per dieci settimane di fila. Abbiamo scelto alcune com- medie per mantenere lo spi- rito estivo, ma vorremmo continuare ad offrire più film anche durante l'autunno, se ci sarà ancora l'emergenza Covid-19. Stiamo proponen- do anche il "Decamerone", con dieci storie del capolavo- ro di Giovanni Boccaccio, lette in inglese e in italiano. Scritti in un'epoca di peste, questi racconti hanno ancora il potere di alleviare gli animi e confortare l'anima. Altra iniziativa che mi piace molto è " D e s i g n i n P i g i a m a " d i Chiara Alessi, in cui condivi- de storie su alcuni dei pro- dotti più iconici del design italiano in una serie di brevi video. Il primo è stato dedi- cato alla FIAT 500, simbolo della ripresa economica del d o p o g u e r r a e d e l g r a n d e avvio dell'industria meccani- ca italiana. Non sappiamo quando torneremo alla vecchia normalità, qual è il piano per i prossimi mesi, fino a quando non riapriremo in sicurezza e ricomince- remo tutte le attività a cui eravamo abituati? Vorremmo lavorare sull'i- dea del cinema drive-in, in collaborazione con alcuni LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO ristoranti locali italiani e, a p p r o f i t t a n d o d e l l ' e s t a t e indiana, magari organizzare d e i c o n c e r t i d a l v i v o c h e , spero, possano includere un omaggio al nostro Maestro Ennio Morricone. Questo sarà c o n f e r m a t o u n a v o l t a c h e sapremo come si evolve l'e- mergenza. In futuro, vorrei a n c h e l a n c i a r e i l C a f f e ' Letterario, dove potremo leg- gere, parlare di un libro, sor- seggiando un espresso. Infine, la settimana della cucina ita- liana e la settimana della lin- gua italiana si svolgeranno entrambe virtualmente, con una speciale collaborazione con Romics, con webinar e una mostra in 3D. L'anno scorso, in que- sto periodo, era appena i n i z i a t a l a s u a n u o v a a v v e n t u r a a S a n Francisco. Qual è stata finora la parte migliore di questo viaggio? Difficile dirlo, mi è piaciuto incontrare persone di diversa provenienza e settori che a volte sono lontani dalla nostra programmazione. Ho avuto fortuna nelle collaborazioni con ISSNAF ed EUNIC (la rete culturale dell'Unione Europea sostenuta dal fondo Creative Europe che opera nei settori della diplomazia cultu- rale e delle relazioni culturali): sono il tipo di persone con cui amo interagire perché sono fonte sia d'ispirazione che di idee. Resilienza, lavoro di squadra, creati- vità - #1 Cultura: a colloquio con Annamaria Di Giorgio, direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di SF Sul canale YouTube ufficiale delela Farnesina, è disponibile una collezione di video dedicati a Raffaello (Raffaello 500 Universal Master)

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