L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-6-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1277051

Contents of this Issue

Navigation

Page 8 of 39

www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2020 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI V enezia, la Sere- nissima e bellis- s i m a V e n e z i a . Per secoli regina dei mari, sem- pre in lotta per la corona con Genova, la Superba. Fulcro di culture, tendenze, popoli e... malattie. Sì perché, come tutti i luoghi di passaggio e di presenza di molta gente, nella sua storia Venezia ha avuto non pochi problemi con le epidemie. Con tutta l'intelligenza che ci si aspetterebbe dalla più serena e potente delle regine, tuttavia, è riuscita non solo a contenere i pericoli per la salute, ma anche ad insegna- re al resto del mondo a farlo, in un modo che usiamo anco- ra oggi. C o m e ? S e m p l i c e : d o p o aver capito che solo isolando i malati dai sani si può evitare che le malattie contagiose possano reclamare altre vite, Venezia ha inventato la qua- r a n t e n a . A i u t a t a d a l l a conformazione naturale del suo territorio, costituito in gran parte da piccole isole accessibili, ma facilmente iso- l a b i l i , V e n e z i a è s t a t a l a prima, già nel XV secolo, a designare un'area specifica per il contenimento e la cura dei contagiosi: l'isola del Lazzaretto Vecchio. Sì, "lazzaretto", un nome che, in italiano, significa proprio questo: il luogo dove stanno l e p e r s o n e c o n t a g i o s e . Qualche tempo dopo, è arri- vato il Lazzaretto Nuovo. Ecco la storia. La prima delle due isole ad apparire sul nostro radar è il Lazzaretto Vecchio. Situato nella laguna centrale di Venezia, non è lontano dal Lido e si trova all'interno del bacino di San Marco. È pro- babile che la sua posizione f a v o r e v o l e - n o n l o n t a n o dalla città, ma separata da essa in modo sicuro - sia stata la ragione per cui è stato scelto, fin dal lontano 1423, per costruire un ospe- dale specializzato nella cura e nell'isolamento delle persone affette da peste. All'epoca l'i- sola era conosciuta come i s o l a d i S a n t a M a r i a d i Nazareth, da qui il crescente uso della parola Nazaretum prima e di Lazzaretto poi, quest'ultimo forse frutto di una certa confusione con il nome di un'isola vicina, quel- la di San Lazzaro. Fino al 1468 il Lazzaretto Vecchio era l'unico "lazzaret- to" di Venezia. In quell'anno, p e r ò , l ' i s o l a d i V i g n a Murada, più lontana nella l a g u n a , d i v e n n e i l n u o v o "lazzaretto" e fu usata per mettere in quarantena le per- sone – se ne parlerà tra poco - e così, la nostra isola del Lazzaretto del 1423 divenne il Lazzaretto Vecchio (isola del Lazzaretto vecchio), in c o n t r a p p o s i z i o n e a l Lazzaretto Nuovo del 1468 (isola del Lazzaretto nuovo). Fin dalla fondazione del suo ospedale, il Lazzaretto Vecchio si sviluppò notevol- mente e rimase parte inte- grante della vita veneziana per secoli. I ritrovamenti archeologici dimostrano che l'isola fu anche utilizzata, nei s e c o l i X V I e X V I I , c o m e l u o g o d i s e p o l t u r a p e r l e numerose vittime delle due epidemie di peste nera che colpirono la città. Negli anni s u c c e s s i v i , i l L a z z a r e t t o Vecchio divenne un luogo di quarantena proprio come il Lazzaretto Nuovo e, a metà dell'Ottocento, fu trasformato in un deposito militare, con la maggior parte degli edifici medievali che vennero abbat- tuti. Il Lazzaretto Vecchio è rimasto in stato di abbando- no per buona parte del XX secolo, fino a quando nel 2008 sono iniziati lavori di r e s t a u r o , s o s t e n u t i d a l Ministero dei Lavori Pubblici e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l'obiet- tivo di recuperare tutte le strutture e di trasformare l'i- sola in una parte del Museo A r c h e o l o g i c o d e l l a Laguna di Venezia. E il Lazzaretto Nuovo? Dicevamo che l'isola fu trasformata in luogo di qua- rantena a Venezia nel 1468: i senatori e i medici della città, rendendosi conto che l'isola- mento di individui potenzial- mente infetti era necessario per frenare la diffusione di alcune malattie, obbligarono tutti i mercanti e i marinai che arrivavano a Venezia a t r a s c o r r e r e 4 0 g i o r n i s u l Lazzaretto Nuovo prima di entrare in città. Qualunque cosa provenisse dal mare, doveva essere messa in qua- rantena, per cui si creavano grandi edifici chiamati teze: qui le merci venivano trattate con i fumi delle erbe aromati- che e igienizzate. Il ginepro e il rosmarino erano considera- ti particolarmente efficienti. La struttura principale del- l'isola, la Tezon Grande, risa- le al XVI secolo e misurava più di 100 metri di lunghez- za: era, quindi, l'edificio più grande di Venezia, secondo s o l o a l l e C o r d e r i e d e l l ' A r s e n a l e . L e s u e mura, ricoperte di parole, messaggi e disegni delle per- sone che vi si trovavano in quarantena, testimoniano dei mercanti, dei marinai, dei guardiani, ma anche dei sol- dati e del personale di sicu- rezza, che nei secoli hanno popolato il Lazzaretto Nuovo. Questi antichi graffiti ci dico- no molto anche sui tanti, sor- prendenti, collegamenti com- merciali di Venezia durante il Rinascimento e il Barocco, d e i l e g a m i c o n Costantinopoli, Alessandria d'Egitto, Cipro, la Grecia e molti, molti altri luoghi. Ma la posizione strategica del Lazzaretto Nuovo, da cui si poteva facilmente control- lare l'ingresso in laguna, lo rendeva un luogo importante anche dal punto di vista mili- tare: è per questo motivo che il suo ruolo di sanità pubblica fu abbandonato nel XVIII secolo, quando l'isola divenne presidio e deposito militare. Oggi il Lazzaretto Nuovo non è solo una parte importante della storia di Venezia, ma entrerà a far parte del già citato Museo Archeologico della Laguna di Venezia, una volta terminati i lavori di restauro. Lazzaretto Vecchio e Lazzaretto Nuovo: il sim- bolo del ruolo di Venezia nella storia della salute pub- blica, come ha dichiarato Eric Bertherat, rappresen- tante dell'OMS e specialista i n m a l a t t i e i n f e t t i v e : " L a Repubblica di Venezia è stata la prima ad attuare una vera e propria strategia di sanità pubblica per il controllo delle malattie infettive, nonostante la generale incomprensione del problema a quei tempi. Ha avuto un ruolo storico f o n d a m e n t a l e e l a g e n t e dovrebbe visitare le isole del Lazzaretto di Venezia, per comprendere appieno l'im- m e n s a i n n o v a z i o n e c h e hanno rappresentato nella storia della sanità pubblica". Ilaria Capua, virologa e direttrice di One Health Center dell'Università della Florida, ha fatto eco alle sue parole: "L'Italia era un vero e proprio laboratorio, dove finalmente avevano capito come le infrastrutture e, in generale, l'ambiente, potesse- ro avere un ruolo fondamen- tale nella diffusione delle malattie. Venezia è stata la prima ad attuare quello che oggi potremmo definire un approccio epidemiologico. Nei suoi lazzaretti si svilup- parono idee e pratiche essen- ziali per il controllo delle malattie infettive". Quarantena veneziana: la storia delle isole Lazzaretto Vecchio e Lazzaretto Nuovo L'isola di Lazzaretto Vecchio (Photo: Wikipedia)

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-6-2020