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25 GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | f e t t a d i t o r t a , m i p i a c e lasciare il meglio per ultimo. E il meglio di quel bucato appeso fuori ad asciugare è il suo profumo. Il profumo del bucato fresco è la quin- tessenza della pulizia, della casa, della pace. Significa che tutto è, come dice una v e c c h i a c a n z o n e d e i Radiohead, "al posto giu- sto", che sei pronto per qual- siasi cosa ti venga in mente. Il bucato fresco è anche il profumo dei ricordi e non i m p o r t a d a d o v e v i e n i o quanti anni hai: rimane il profumo dei nostri genitori e dei nonni che fanno le fac- cende di casa, di quei primi secondi dopo essere entrati in un letto pulito che non hai dovuto fare tu. E poi, come dice il vec- c h i o d e t t o : i l b u c a t o c h e a s c i u g a f u o r i p r o f u m a d i sole. A proposito, lo sapevate che c'è, in effetti, una ragio- ne scientifica dietro a tutto q u e s t o e c h e è s t a t o u n a scienziata italiana a scoprir- lo? Silvia Pugliese, che lavora per l'Università di Copenhagen e ha visto pub- blicare i risultati del suo stu- d i o s u l l a r i v i s t a Environmental Chemistry, ha scoperto che il bucato che si asciuga all'aria aperta pro- duce una grande quantità di aldeidi e chetoni, molecole organiche prodotte anche da piante e fiori. A quanto pare, l'esposizione all'ozono e ai raggi ultravioletti contribui- sce alla trasformazione di comuni sostanze chimiche in queste meraviglie organiche che rendono piacevole tutto ciò con cui entrano in contat- t o . V e d e t e , l a m a g i a d e l l a scienza - che bell'ossimoro! – gioca a nostro vantaggio. A v o l t e , i l m e s s a g g i o è altrettanto potente quando il bucato non è fuori ad asciu- gare. Proprio come quando si è abituati a vedere gli abiti a fiori e le calze di seta di una vecchia signora appesi ogni giorno proprio lassù, in un angolo della piazza del pro- prio paese e poi, una mattina strana, una mattina che sem- brava un po' più fredda di tutte le altre, ci si accorge che n o n c i s o n o p i ù . E p o i , l a campana della chiesa suona e sai che un'altra anima si è spostata in un posto miglio- re, ancora più in alto nel cielo di quei fili con i vestiti appe- si. Se si cresce in un paese d o v e i l b u c a t o s i a s c i u g a all'interno, nell'asciugatrice o nell'intimità di un giardino sul retro - dove tutta la poe- sia della sua presenza è pro- tetta, come un segreto ben custodito, dietro porte chiuse - forse non si capisce perché a noi italiani, a volte, manchi il colorato e apparente caos del nostro bucato steso. Ma se siete nati qui, è un'altra s t o r i a . V i m a n c a , q u a n d o vivete lontano. Manca perché r a c c o n t a m i l l e s t o r i e s u l posto in cui vivi e sulla vita di chi ti sta intorno; sulla natu- ra e l'amore, sulla famiglia e la solitudine, sulla vita, la morte e ciò che sta oltre. Avreste mai immaginato che fosse tutto lì, custodito tra quelle lenzuola bianche e quegli abiti cremisi, dolce- mente e modestamente appe- si sopra la testa? Una donna anziana stende. Un gesto semplice, con mille significati (Photo: Oksana Saman/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI "Quando soffia il vento, i tessuti e i colori si muovono come su un palcoscenico" Continua da pagina 23 I colori danzano e i tessuti cantano, quando il bucato è steso (Photo: Natalis66/Dreamstime)
