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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2020 www.italoamericano.org 43 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Inter principale candidata a interrompere il dominio della Juventus. Atalanta terzo incomodo nella lotta al titolo moltiplicano. Lotito sembra intenzionato a trattenere tutti i big, ma dovrà anche arricchire il cast di 'comprimari' a disposizio- ne di Inzaghi, per non arrivare col 'fiato corto' in tutte le competi- zioni. MILAN. Sull'onda dell'entu- siasmo generato dall'arrivo di Ibrahimovic e dallo straordinario rendimento post-lockdown, il Milan si presenta alla griglia di partenza della stagione a fari spenti, ma con una sensazione di ritrovata solidità. La conferma di Pioli (e dello stesso Zlatan) hanno garantito che non si fosse di nuovo a un 'anno zero'. L'acquisto di Tonali è un altro bel segnale, sia per il presente, sia per il futuro. Sul 'copione' imba- stito lo scorso anno, si stanno inserendo tasselli che possono rinforzare i punti deboli che ancora ci sono (e non sono pochi). Che sia l'anno della svol- ta? ROMA. La Roma, nonostante il fresco cambio di proprietà (sempre a stelle e strisce), non ha per ora compiuto lo scatto che era lecito aspettarsi. Perso Zaniolo per un (altro) brutto infortunio, la società giallorossa sembra piutto- sto bloccata sul mercato (ci sono conti da sistemare ed esuberi da cedere). In questo momento, complici anche i dubbi sul futuro di Dzeko, il clima non è sereno. La sensazione è che i Giallorossi stiano un po' perdendo il passo, rispetto alle dirette concorrenti. Il mercato, però, è ancora lunghissi- mo… NAPOLI. E' l'outsider del Campionato. Il lavoro Gattuso è stato estremamente positivo e così pare essere stata la campa- gna di rinforzo (pochi ritocchi, mirati), che potrebbe non essere nemmeno finita. Gli Azzurri hanno un'identità precisa e, soprattutto, una rinnovata coesio- ne di gruppo. Partono un passo dietro alle tre top del torneo ma questo potrebbe essere un vantag- gio: senza eccessive pressioni, il Napoli potrebbe sorprendere tutti. DIETRO ALLE BIG: PER SOGNARE SASSUOLO. L'exploit nel finale della scorsa stagione ha, ancora una volta, dimostrato la bontà della rosa del Sassuolo, così come quella della guida tec- nica. I Neroverdi sono così chia- mati al definitivo salto di qualità, per non rimanere sempre bloccati nella dimensione della provincia, con salvezze sempre agevoli e stagioni che finiscono in anticipo, una volta acquisita la permanenza in Serie A. Il mercato, sin qui, non fa ipotizzare una smobilita- zione: il Sassuolo non ha bisogno di fare cassa e i pezzi pregiati (Locatelli, Boga, Berardi su tutti) non partiranno, se non per cifre importanti, che potrebbero essere reinvestite. De Zerbi, allora, ha il dovere di alzare l'asticella, par- tendo subito forte e ponendo la qualificazione europea come obiettivo stagionale. FIORENTINA. L'ottimo avvio di Campionato e l'entusia- smo dell'arrivo di Commisso e non sono bastati: la Fiorentina, lo scorso anno, si è spenta davvero troppo presto. E nemmeno impor- tanti (e continui) investimenti di mercato hanno 'riacceso la luce'. Iachini è stato confermato in modo abbastanza sorprendente, ma avrà il compito di migliorare il gioco della squadra, ancor prima che i risultati. Commisso è proprietario generoso, ma ambi- zioso e Firenze è una piazza che ha fame di Europa. Giusto sogna- re. CAGLIARI. Dopo l'exploit della prima parte di Campionato, il deludente finale di stagione ha lasciato Cagliari con l'amaro in bocca. Si riparte da Di Francesco, un tecnico moderno e offensivo, ma le incognite non sono poche. Perso (quasi certamente) Nainggolan, mancherà un leader importantissimo, che sarà da sostituire. La società è ambiziosa, ma questa stagione si preannun- cia molto delicata: se non ci sarà 'il salto' si potrebbe rientrare definitivamente nei ranghi. LA ZONA GRIGIA: TRA PAURE E AMBIZIONI - BOLOGNA. Come in ogni esta- te, ci si trova a parlare dei miglio- ramenti costanti del Bologna che, però, a conti fatti, non sono mai abbastanza per andare oltre una salvezza tranquilla. Il lavoro di Mihajlovic è buono, così come quello della società, che continua a rafforzare la squadra. Serve, però, un mix di maggior cattive- ria e concentrazione nei momenti chiave della stagione, quando, troppo spesso, il Bologna ha dimostrato di non crederci abba- stanza. È tempo di capire se l'era Mihajlovic possa diventare da 'positiva' a 'memorabile'. PARMA. C'è voglia di cam- biare, per crescere. La scelta di Liverani come nuovo allenatore va in questa direzione: i Ducali potrebbero smettere di essere una squadra solida e difensiva, pro- vando a giocarsi le proprie possi- bilità a viso aperto. Il mercato, però, sin qui è in evidente ritardo: nessun acquisto, ma la cessione inevitabile di Kulusevski. Il tempo c'è, ma le belle idee vanno concretizzate UDINESE. La piazza di Udine vuole smettere di soffrire. Negli ultimi anni l'Udinese non ha saputo che lottare per la sal- vezza, spesso con qualche preoc- cupazione di troppo. Il bel finale di stagione, sotto l'efficace guida di Gotti, necessita conferme. Il tecnico ci sarà, ma si dovrà capi- re che squadra avrà a disposizio- ne, visto che alla 'Dacia Arena' tira un po' aria di smobilitazione: Fofana è già partito e le richieste per gli altri gioiellini (Musso e de Paul) sembrano far vacillare i Pozzo - TORINO. Siamo all'anno zero, potenzialmente di fronte a una svolta epocale. Le ambizioni di Cairo, in questi anni, non hanno portato a risultati molto soddisfacenti e, per questo, il presidente pare aver deciso per una vera rivoluzione nel dna del Toro. Basta con tecnici 'da batta- glia', basta con il 3-5-2 a tutti i costi, basta con il (solo) cuore Toro. È stato scelto Giampaolo che, in realtà di questo livello, ha sempre costruito squadre spetta- colari ed efficaci. Il tecnico - a differenza di quanto accaduto al Milan - dovrà essere assistito e protetto, perché possa costruire un organico congeniale. Le prime - numerose - mosse di mercato, stanno effettivamente andando in questa direzione. Che sia l'anno buono? VERONA. La grande sorpre- sa del 2019/20 è chiamata alla difficilissima conferma. Juric ha scelto di rimanere e accettare la sfida. Perso l'effetto sorpresa e qualche 'pezzo da 90' (Amrabat, Rrahmani e Pessina), il Verona sta comunque operando con ocu- latezza sul mercato, scegliendo profili che paiono in grado di emulare le prestazioni di chi è partito. Certo, manca qualcosa in avanti, ma il tempo per rimediare c'è. OBIETTIVO SALVEZZA: PER SCONGIURARE LA PAURA - BENEVENTO. Il Benevento ha dominato la Serie B e, adesso, è chiamato ad alzare il livello, per confermarsi in mas- sima divisione. Inzaghi sembra essere in pieno controllo della piazza e la società pare decisa ad investire per aiutarlo. Sono arri- vati uomini in grado di alzare il tasso tecnico e soprattutto di esperienza della squadra, senza per questo snaturare il gruppo- promozione. Sarà importantissi- mo cambiare velocemente la mentalità, passando da un atteg- giamento 'da grande' a quello da 'neo-promossa', ma la missione salvezza è alla portata. GENOA. Come ogni anno, è in cerca di tranquillità. Troppi i cambi in panchina, così come quelli in rosa. Nelle ultime sta- gioni, il Grifone non è mai riu- scito a portare avanti un progetto tecnico e così, spessissimo, ha vissuto stagioni difficili, rima- nendo troppe volte coinvolto nella lotta per non retrocedere. Preziosi ha scelto di ripartire da Maran (allenatore propositivo, che però ha bisogno di tempo per affermare il proprio calcio) e, come al solito, è molto attivo sul mercato. Non si può parlare di rivoluzione (visto che l'11 titola- re, attualmente, potrebbe essere lo stesso dello scorso anno), ma le trattative sotto la Lanterna non si fermano mai. Manca qualcosa in attacco - SAMPDORIA. Il grande lavoro di Ranieri, lo scorso anno, ha portato a una salvezza che, a un certo punto, sembrava lonta- na. Purtroppo, le tante fatiche societarie non sembrano in grado di restituire la Samp a una dimensione diversa rispetto a quella della lotta-salvezza. Il mercato - al netto di alcune ope- razioni minori - sembra bloccato da alcune uscite che faticano a realizzarsi. Ranieri ci metterà, come al solito, tutto il suo 'mestiere', ma la missione non è facile. CROTONE. Si affaccia alla Serie A senza paura. Stroppa è un allenatore esperto e capace, che applica il giusto mix tra pro- positività e grinta. Il mercato, sin qui vivace, ha portato in rossoblu tanti nuovi titolari, tra cui spicca- no le scommesse sul giovane Magallàn (ex Ajax) e sulla voglia di riscatto di Riviere. Sarà una lotta, ma potrebbe essere una lotta divertente. SPEZIA. La prima volta in Serie A dello Spezia ha tutte le caratteristiche della missione impossibile. Centrare la salvezza potrebbe essere molto difficile e non solo per l'effettiva forza della squadra ligure, quanto per le tante incertezze della breve estate della neopromossa. Arrivato in A dopo il playoff, lo Spezia ha a lungo pensato di doversi trovare un nuovo allena- tore (Italiano aveva tantissime pretendenti) e anche il mercato, sin qui, è stato a dir poco vortico- so (tante cessioni, tanti acquisti). La stessa proprietà, poi, non pare essere sicura di voler rimanere in sella. Nulla è scritto, ma il coeffi- ciente di difficoltà, della prossi- ma stagione spezzina, pare deci- samente elevato. Continua da pagina 42