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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2020 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | impressionata dalla concomi- tante presenza di bambi- n i , con semplici turbe di comportamento. Lasciati in stato di abbandono e trattati alla pari degli adulti (ovvero poco meglio delle bestie) i bambini colpirono l'acume professionale della ragazza marchigiana che a loro decise di votare la sua missione sanitaria. Energica e capar- bia, dotata di volontà instan- cabile, si profuse totalmente verso il recupero dei piccoli pazienti e con l'ausilio di materiali adatti ottenne risul- tati inaspettati. Con grandis- sima foga, la dottoressa iniziò la sua personale battaglia a favore dei più piccoli disadat- t a t i b a t t e n d o s i p e r i l o r o diritti nei congressi scientifici di inizio Novecento. Allo stes- so tempo, la psichiatra estese la sua attenzione anche ai bambini normali decidendo di incidere in modo energico s u l l ' o r g a n i z z a z i o n e d e l l e scuole italiane. Ottenuto l'in- carico di professoressa di Antropologia pedagogica, la giovane marchigiana decise di proporre le proprie valuta- zioni attraverso un nuovo metodo educativo e di farlo attraverso una scuola privata. I l 6 g e n n a i o d e l 1 9 0 7 divenne una data importante p e r i b a m b i n i d i t u t t o i l mondo. Nel quartiere romano di San Lorenzo, segnato da una povertà assoluta, aprì la Casa dei Bambini, per ospiti dai 3 ai 6 anni. La struttura nasce- va all'interno di un grande caseggiato di edilizia popola- re, in via dei Marsi 58, e per- mise alla studiosa di cogliere i "caratteri psichici insospet- t a t i " d i b a m b i n i n o n p i ù oppressi e mortificati. La "Casa dei Bambini" divenne una vera e propria attrattiva della capitale. In molti accor- sero per apprendere dagli stessi bambini che nessun p r e m i o e n e s s u n c a s t i g o poteva equilibrare la felicità di una giornata operosa. In pochi anni le "Case" si moltiplicarono e il nome di Montessori si fece conoscere non solo in Italia. Le sue scuole inducevano mutamen- ti positivi nei comportamenti individuali dei bambini e il suo metodo rivelò un rispetto insospettato dei più piccoli nei confronti delle cose e verso gli altri. I suoi libri, dopo l'apertura della Casa di Milano iniziarono a circolare oltre i confini nazionali. "Il m e t o d o d e l l a p e d a g o g i a s c i e n t i f i c a " e " L ' a u t o e d u c a z i o n e n e l l a scuola elementare" approda- rono con grande clamore anche nei ministeri dedicati a l l ' i s t r u z i o n e d e g l i S t a t i Uniti. N e l 1 9 1 3 s i t e n n e i n Umbria il primo corso per i n s e g n a n t i d e l M e t o d o Montessori; quelli che lo seguirono videro sempre più la presenza di insegnanti d'Oltreoceano con conse- guente amplificazione del lavoro e dell'idea della psi- chiatra marchigiana. La grande intuizione di M o n t e s s o r i f u q u e l l a d i applicare i metodi dell'edu- c a z i o n e d e g l i " a n o r m a l i " all'educazione dei bambini "normali". Secondo la dotto- ressa infatti, la questione dei p o r t a t o r i d i h a n d i c a p s i doveva risolvere con procedi- menti educativi e non con trattamenti medici. I consue- ti metodi pedagogici erano irrazionali perché reprimeva- no le potenzialità del bambi- no invece di aiutarle e farle e m e r g e r e e s v i l u p p a r e . L'educazione dei sensi diven- ne il momento preparatorio per lo sviluppo dell'intelli- genza perché l'educazione d e l b a m b i n o , a l l o s t e s s o modo di quella del portatore di handicap, doveva far leva sulla sensibilità, perché que- st'ultima era uguale per tutte e due le tipologie. Il suo metodo ha insegna- to come educare i bambini a correggere i propri errori, a cercarli anche senza l'inter- vento degli insegnanti. Il bambino era libero di sce- gliere i materiali per l'eserci- zio, rafforzando così il ruolo degli interessi e delle inclina- zioni personali e sviluppando le proprie capacità di autoe- ducazione e di autocontrollo. DI qui il successo di questo metodo educativo che per- mette ai bambini di diventa- re responsabili, di prendere i n m a n o i l p r o c e s s o d i apprendimento, sotto l'ala protettiva e competente degli insegnanti. N o m i n a t a n e l 1 9 2 2 Ispettrice scolastica del Regno d'Italia, Montessori divenne un'instancabile viag- giatrice. I suoi continui spo- stamenti produssero nuove scuole e negli Stati Uniti fu accolta con grandi onori alla C a s a B i a n c a , o s p i t e d i Margaret, la figlia del presi- dente Woodrow Wilson. La M o n t e s s o r i E d u c a t i o n a l Association fu sponsorizzata con entusiasmo da uomini d e l c a l i b r o d i A l e x a n d e r Graham Bell, certificando un metodo che negli anni avreb- b e p r o d o t t o p i ù d i 5 0 0 0 scuole private e oltre 200 s c u o l e p u b b l i c h e n o n c h é numerose scuole di specializ- zazione per gli insegnanti. M a l a s t r a d a d i q u e s t a eccezionale pedagogista non fu tutta rosa e fiori. Avversate dai regimi tota- litari (il motivo è ovvio) le "scuole Montessori" furono chiuse durante gli anni bui d e l l a S e c o n d a G u e r r a M o n d i a l e e i n S p a g n a , Unione Sovietica, ltalia e Germania. Anche la psichia- tra fu costretta a lasciare l'Italia per spostarsi prima a Barcellona (1934) e dopo la guerra civile spagnola, in Olanda. Internata nei campi di concentramento tedeschi nel 1940, fu liberata grazie alle trattative politiche, ma fu costretta a lasciare il Vecchio Continente per trasferirsi in India. Lì non si perse d'ani- mo arrivando ad aprire la sua prima scuola asiatica nella città di Adyar. Tornata in Europa nel 1947 scelse di vivere a Nordwijk aan Zee, in Olanda, dove morì il 6 mag- gio del 1952. La morte però non tra- mutò in cenere il grande atti- vismo. Alla sua scuola studia- rono nomi altisonanti della Pedagogia mondiale, quali Anna Freud, Jean Piaget, Alfred Adler, Erik Erikson. Tra i suoi numerosi libri ci sono "Il segreto dell'in- fanzia", "La mente del bambino", "La formazio- ne dell'uomo" che ancora oggi rimangono veri caposal- di del percorso formativo. Festeggiare l'anniversario e, soprattutto, il genio pedago- gico della Montessori è anco- ra più importante oggi, visto il tempo che stiamo vivendo. Abbiamo capito che, senza la scuola, il collante che tiene insieme la nostra società, le famiglie, le consuetudini si i n d e b o l i s c o n o . A b b i a m o capito che, se non imparano, i bambini hanno più paura, che la conoscenza, anche quella di base data ai più pic- c o l i , p u ò e s s e r e u n ' a r m a potente e positiva contro la paura. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Continua da pagina 5 Maria Montessori ha dedicato tutta la sua vita ai bambini, alla medicina e alla pedagogia (Photo courtesy of Fondazione Chiaravalle Montessori)