L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-17-2020

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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2020 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI 101 bambini, di cui 13 con Covid che hanno sviluppato la forma multisistemica infiamma- toria, 41 con Covid, 28 con pato- logia di Kawasaki insorta in epoca pre Covid e 19 sani. I RISULTATI - In Kawasaki e Mis-C è stata rilevata un'altera- zione dei livelli delle citochine (mediatori dell'infiammazione) coinvolte nella risposta immuni- taria, ma con delle differenze. Inoltre, nei pazienti affetti da Covid che sviluppano Mis-C è stata individuata un'elevata pre- senza di auto-anticorpi, cioè di anticorpi diretti contro particolari porzioni di tessuto cardiaco o sostanze propri dell'organismo stesso, che agiscono contro due specifiche proteine (endoglina e RPBJ). Questi auto-anticorpi possono determinare il danno vascolare e cardiaco tipico della Mis-C. Anche dal punto di vista cellulare sono emerse differenze sostanziali tra le due patologie. LE PROSPETTIVE - Monitorare i linfociti T e lo spet- tro degli anticorpi nei bambini affetti da Covid19 permetterà di diagnosticare precocemente quei pazienti che sono a rischio di svi- luppare una forma di Mis-C. S coperto il meccanismo che scatena la grave risposta infiammatoria nei bambini con Covid-19. Inizialmente con- fusa con la malattia di Kawasaki, questa malattia infiammatoria sistemica causata nei bambini dall'infezione da Sars-Cov2 è denominata MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children). I ricercatori del Bambino Gesù di Roma sono riusciti a identificarne il profilo immuno- logico e a riconoscerne il funzio- namento. La ricerca del Pediatrico della Santa Sede in collaborazione con il Karolinska Institutet di Stoccolma, apre la strada a test specifici per la dia- gnosi precoce e a trattamenti mirati. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Cell. LE PREMESSE - All'inizio della pandemia, i bambini sem- bravano essere quasi immuni dalle conseguenze del nuovo coronavirus. Andando avanti è diventato però evidente come anche loro, seppur in modo meno grave, potessero ammalarsi di Covid-19. In alcuni casi, purtrop- po, i bambini possono persino sviluppare una grave forma di Continuano ad aumentare i positivi al Coronavirus nel post-ferie italiano A Bologna ora si sa chi rischia di più col Covid U no studio italiano, capo- fila l'ospedale S.Orsola di Bologna, descrive il meccanismo responsabile della elevata mortalità in Terapia Intensiva dei pazienti con Covid-19. Due semplici esami identificano questa condizione la cui diagnosi precoce, assieme al supporto del massimo delle cure possibili in terapia intensiva, può portare un calo della morta- lità fino al 50%. Lo studio pubblicato su "Lancet Respiratory Medicine" dimostra che il virus può dan- neggiare entrambe le componen- ti del polmone: gli alveoli (le unità del polmone che prendono l'ossigeno e cedono l'anidride carbonica) e i capillari (i vasi sanguigni dove avviene lo scam- bio tra anidride carbonica e ossi- geno). Quando il virus danneg- gia sia gli alveoli che i capillari polmonari muore quasi il 60% dei pazienti. Quando il virus danneggia o gli alveoli o i capil- lari a morire è poco più del 20% dei pazienti. Il "fenotipo" dei pazienti in cui il virus danneggia sia gli alveoli che i capillari (pazienti col "doppio danno") è facilmente identificabile attra- verso la misura di un parametro di funzionalità polmonare (la distendibilità del polmone <40; valore normale 100) e di un parametro ematochimico (il D- dimero >1800; valore normale 10). I risultati hanno importanti implicazioni sia per le cure disponibili che per i futuri studi su nuovi interventi terapeutici per i pazienti con Covid19. Il riconoscimento rapido del fenotipo col "doppio danno" consentirà una precisione dia- gnostica molto più elevata e un utilizzo delle terapie più effica- ce, riservando a questi malati le misure terapeutiche più "aggres- sive" quali la ventilazione mec- canica, la extra-corporeal mem- brane oxygenation, le terapie intensive, trattando invece con la ventilazione non invasiva col casco e il ricovero in terapia sub-intensiva i pazienti con "danno singolo". Nel futuro questi risultati consentiranno di identificare rapidamente i pazienti in cui testare trattamenti sperimentali con anti-coagulanti per prevenire il danno ai capillari polmonari. I bambini sembravano immuni dal Covid (Ph Pedro Wroclaw-Pixabay) I casi di Coronavirus nel mondo sfiorano i 30 milioni, le morti registrate la quota soglia di un milione. Secondo i dati della John Hopkins University, gli Stati Uniti sono di gran lunga i più colpiti, la superpotenza ha oltre 6 milioni e mezzo di contagi e oltre 194mila decessi. In Europa non va meglio se la media dei nuovi contagi è oggi più alta che in marzo, in piena ondata. L'Oms, che si aspetta un aumen- to del numero giornaliero di morti in ottobre e novembre, si fa capire chiaramente: "Non siamo affatto fuori dai guai". E l'Italia, pur se "va meglio" di altri Paesi, dopo la fine del lockdown e il sostanziale abbas- samento della guardia legato all'estate, è tornata ad aggiunge- re ogni giorno un migliaio di nuovi casi con una media che si aggira attorno ai 100mila test giornalieri. Continuano a salire i pazienti ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti Covid 19. Solo 5 regioni registrano il minor numero di casi: Abruzzo, Calabria, Valle d'Aosta, Molise e provincia di Bolzano. infiammazione sistemica, la Mis- C, una nuova patologia che può insorgere dopo aver contratto il coronavirus. I piccoli pazienti che ne sono affetti manifestano vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni) problemi cardia- ci, intestinali e un aumento siste- mico dello stato infiammatorio. Si tratta di caratteristiche in parte in comune con un'altra vasculite - la malattia di Kawasaki - che avevano fatto pensare in un primo momento a un nesso di causalità proprio tra la Kawasaki e l'infezione da SARS-Cov2. LO STUDIO - Lo studio "Cactus - Immunological studies in children affected by Covid and acute diseases" è stato messo a punto da medici e ricercatori del Bambino Gesù nel corso del- l'emergenza sanitaria per cercare di capire la malattia nel bambi- no. Alla ricerca hanno collabora- to il Centro Covid di Palidoro, il gruppo di Pediatria Generale che negli ultimi anni si è dedicato allo studio della malattia di Kawasaki e quello di Immunologia clinica e Vaccinologia del Dipartimento Pediatrico Universitario Ospedaliero. Sono stati coinvolti Tornano a crescere i contagi in Italia (Ph Tobias Rehbein-Pixabay Scoperto a Roma il meccanismo che scatena la risposta infiammatoria nei bambini con Sars-Cov2

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