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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2020 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L u n e d ì h a n n o r i a p e r t o l e scuole in dodi- ci regioni d'Ita- lia, a più di sei mesi dal suono dell'ultima campanella lo scorso marzo. È stato un momento impor- tante per quasi nove milioni di studenti che finalmente, zaino in spalla e compiti delle vacanze fatti, sono riusciti a ritrovare i loro coetanei e i loro insegnanti: tante cose sono cambiate nel mondo dall'ultima volta che erano seduti lì, ai loro banchi, cam- biamenti che loro - e noi – non riusciamo ancora a com- prendere appieno. Una Ripartenza, come ha simboleggiato con forza la presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio M a t t a r e l l a , a V o ' Euganeo, lunedì, per festeg- giare l'inizio dell'anno scola- stico proprio lì, dove alla fine di febbraio era stata creata la prima zona rossa Covid-19 d'Europa. M a n e l c o n t e s t o d e l l a s c u o l a e d e l l ' e d u c a z i o n e , ripartenza non significa solo tornare in classe, ma vuol dire anche farlo mettendo gli studenti al centro del proces- so, e non solo perché hanno bisogno di mettersi in pari con il programma di studi dopo un anno scolastico tra- scorso quasi interamente online. Gli studenti devono tornare al centro del proces- so di insegnamento/appren- dimento perché il futuro è loro. E' in questo contesto, di centralità didattica del bam- bino e dell'allievo, che Maria M o n t e s s o r i , i l c u i 1 5 0 ° compleanno è stato da poco festeggiato, si pone con forza al centro dell'attenzione: come educatrice, natural- m e n t e , m a a n c h e c o m e donna di scienza in tempi in cui era ancora più difficile diventarlo, e come profonda estimatrice dell'importanza della tecnologia nel contesto pedagogico, aspetto che è s t a t o m o l t o s o t t o l i n e a t o durante i mesi di isolamento, q u a n d o l ' i n s e g n a m e n t o a distanza era la norma, ma che rimane importante ora, perché sarà ancora utilizzato durante quest'anno scolasti- co. Ma l'importanza della tec- nologia nelle scuole italiane va oggi oltre la formazione a distanza: l'Information tech- nology viene insegnata ai bambini e viene poi utilizzata nelle fasi successive della scuola come supporto sia in classe che a casa. Anche le materie scientifiche, o mate- rie STEM, hanno guadagnato popolarità, indispensabili per preparare i cittadini del futu- ro a un mondo professionale sempre più basato su di esse. E potremmo continuare a parlare di come la robotica sia utilizzata didatticamente e di come il coding sia entrato a far parte dei programmi di studio di molte scuole ele- mentari, il tutto per sottoli- neare l'importanza della tec- nologia, ma anche l'intuizio- ne di Montessori che lo com- prese già più di un secolo fa. Infatti la sua vita doveva correre sui binari tecnologici e scientifici della conoscenza. E p e r d a r e c o r p o a i s u o i sogni, Maria Montessori si era iscritta alla Facoltà di Ingegneria, accettando il tra- sferimento dalla tranquilla Chiaravalle - nelle Marche - alla brulicante Roma, capitale di un Regno d'Italia in grande fermento. N a t a n e l 1 8 7 0 d a A l e s s a n d r o e d a R e n i d e Stoppani (ambedue impegna- ti nella politica), Maria creb- b e f i g l i a u n i c a e , i n u n ambiente familiare liberale e tollerante, crebbero le sue radici di altruismo. Iscritta nel 1875 in una scuola popo- lare di Roma, proseguì gli studi in una scuola tecnica e scientifica per approdare al diploma con le idee chiare e con l'animo intraprendente. Ma non c'erano molti spazi per donne intraprendenti in q u e g l i u l t i m i a n n i dell'Ottocento italiano. Non ce n'erano soprattutto per una donna che voleva misu- rarsi con l'ingegneria: Maria dovette suo malgrado ripie- gare sulla medicina, trasfe- rendo sull'anatomia e la fisio- logia la sua passione per la tecnologia. Strada facendo, la studentessa scoprì però una terza via, che nel tempo le avrebbe portato i migliori frutti. Decise infatti di sce- gliere la psichiatria e di con- centrare la propria tesi su questa materia. La laurea, da prima donna italiana, arrivò nel 1896 e dopo quattro anni il primo lavoro le venne offer- to nel manicomio di S. Maria della Pietà. L'esperienza ter- ribile, tra i diseredati del genere umano, toccò ancora di più la giovane dottoressa NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Il Presidente Sergio Mattarella in visita, lo scorso lunedì, alle scuole di Vò Euganeo (Photo courtesy of Quirinale -Presidenza della Repubblica) I bambini prima di tutto: Maria Montessori, le nostre scuole e l'apprendimento in un mondo post-Covid