L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-15-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1300060

Contents of this Issue

Navigation

Page 20 of 43

21 GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | D i solito dicia- mo che l'Ame- rica è un cro- g i o l o d i c u l t u r e e r a z z e , m a s a p e v a t e c h e , secondo la ricerca genetica, l'Italia può essere altrettanto varia? Lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori d e l l ' U n i v e r s i t à L a Sapienza di Roma, in col- laborazione con le università di Bologna, Cagliari e Pisa, e g u i d a t o d a l l ' a n t r o p o l o g o Giovanni Destro Bisol nel 2 0 1 4 . Q u a l c h e a n n o f a , è v e r o , m a l ' i m p o r t a n z a d i questo lavoro resta molto attuale. I suoi principali risultati dimostrano che il DNA ita- liano ha da 7 a 30 volte più differenze rispetto a quello registrato tra i portoghesi e gli ungheresi. Questa varietà è presente ovunque, da Nord a Sud, e comprende anche le isole, la Sardegna e la Sicilia. In altre parole, le ricerche di Bisol e degli altri ricercatori dimostrano che gli italiani hanno un livello di diversità tra loro più elevato rispetto alle popolazioni che vivono agli angoli opposti del conti- nente. La ricerca è stata condotta nell'arco di 7 anni e ha preso in considerazione un certo numero di persone che vivo- no sul territorio italiano, tutte caratterizzate da speci- ficità culturali e locali: tra q u e s t e , i G r e c a n i c i d e l Salento, oltre alla comunità di lingua tedesca di Sappada, nel Veneto settentrionale. U n a d e l l e p r i m e c o s e d a notare è come l'eterogeneità g e n e t i c a è a n d a t a d i p a r i passo con la biodiversità del nostro Paese: in altre parole, l a v a r i e t à d e l P a e s e p e r quanto riguarda la flora, la fauna e il paesaggio ha con- tribuito in modo determi- nante alla creazione di quello che i ricercatori hanno defi- nito un crogiolo genetico italiano. Ciò è dovuto in g r a n p a r t e a d u e r a g i o n i principali, la prima è la sud- d e t t a b i o d i v e r s i t à , f r u t t o della vasta estensione longi- tudinale del Paese, che per- mette di trovare, all'interno dei suoi confini, un clima alpino, uno mediterraneo e u n o c o n t i n e n t a l e , c o n i rispettivi habitat. È notorio che la biodiversità e la diver- sità climatica possono porta- re a variazioni genetiche, in quanto i nostri geni tendono ad adattarsi - e ad adattare noi - alle condizioni in cui viviamo. M a c ' è d e l l ' a l t r o c h e s i aggiunge alla grande varietà genetica dell'Italia: il nostro Paese è stato per secoli un florido polo commerciale, un centro di ricerca culturale e intellettuale e, purtroppo, anche una terra conquistata da molti. Questo, insieme alla posizione geografica che lo ha reso - e lo rende - una meta migratoria abituale per le persone provenienti dal bacino del Mediterraneo, lo ha reso ancora più suscettibi- l e a l l e v a r i a z i o n i e a l l e mescolanze genetiche. Il team di Destro Bisol ha sottolineato come i risultati non siano applicabili solo alle popolazioni urbane, dove forse la varietà genetica può essere vista più apertamente, ma anche in aree considerate in gran parte isolate e con p o c h i c o n t a t t i c o n a l t r e realtà genetiche. Sono state i n f a t t i l e p o p o l a z i o n i p i ù antiche e isolate a mostrare maggiore varietà: minoranze linguistiche come i Ladini, i Cimbri e i Grecanici, così come le comunità paleo-ger- manofone delle nostre Alpi o r i e n t a l i e a l c u n i g r u p p i d e l l a S a r d e g n a , s o n o t r a quelle che hanno mostrato i più alti livelli di varietà gene- tiche rispetto alle altre e che sono anche responsabili di parte della vivace e sfaccetta- ta realtà culturale del nostro P a e s e . T a n t o p e r f a r e u n esempio, lo studio ha dimo- strato che ci sono più diffe- renze genetiche tra i sappa- dini di lingua tedesca e i loro vicini del Cadore di quante se ne possano trovare tra Spagnoli e Rumeni. Destro Bisol ha detto a La Repubblica che "il campio- namento del DNA è stato preceduto da una serie di incontri con tutti i gruppi che hanno partecipato allo stu- dio, in cui abbiamo spiegato le finalità e gli obiettivi del nostro lavoro e abbiamo cer- cato di chiarire i dubbi e sod- disfare la curiosità. Più di ogni altra cosa, però, abbia- mo spiegato loro il nostro p u n t o d i v i s t a e a b b i a m o chiesto consigli". Abbiamo avuto incontri come questo durante tutto il processo di ricerca, per esporre i nostri risultati ai partecipanti e ottenere un feedback sulle nostre ipotesi e opinioni, soprattutto in relazione alle loro conoscenze e alle cre- denze tradizionali. Poi, il nostro lavoro è stato pubbli- cato a livello locale, in modo che le comunità potessero essere a conoscenza, in gene- rale, di ciò che avevamo sco- perto. Fondamentalmente, abbiamo lavorato in confor- mità con i principi dell'Open Science e abbiamo cercato di rendere i partecipanti parte attiva e consapevole della nostra ricerca". D e s t r o B i s o l h a a n c h e affermato che questa ricerca dovrebbe essere vista in un contesto moderno, soprat- tutto in relazione alle que- stioni razziali. In Italia, come in tutto il mondo, purtroppo, episodi di razzismo, xenofo- b i a e o m o f o b i a s o n o i n aumento e sapere quanto siamo geneticamente "diver- si", ma in definitiva simili come popolo, dovrebbe inse- gnare a tutti noi qualcosa di i m p o r t a n t e : " G l i i t a l i a n i hanno raggiunto grandi tra- guardi nella storia anche in nome del loro essere così misti, così variegati, ma non molti in Italia sanno che ci sono 12 minoranze linguisti- che, tutte riconosciute dalla legge, italiane in tutto e per tutto, arrivate qui secoli fa da z o n e c o m e l a C r o a z i a e l ' A l b a n i a " , z o n e d a c u i - l'Albania in particolare - la gente continua a migrare verso l'Italia. Questa è, forse, la lezione che possiamo trarre dal lavo- ro di Destro Bisol e del suo team: il nostro patrimonio genetico, che per molti versi ci rende le persone creative e resilienti che siamo, proviene da una storia di contatto con "altri" che, nel tempo, sono entrati a far parte di "noi" così profondamente da esse- re dentro i nostri stessi geni. E quando i legami sono così profondi, le differenze sono importanti solo quando ci arricchiscono. Le molte minoranze linguistiche in Italia contribuiscono alla grande varietà genetica del paese (Photo: Shutterstock_115117723) Lo sapevate che gli italiani hanno il DNA più vario d'Europa? SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-10-15-2020