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35 GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n un piccolo angolo d e l l a L u n i g i a n a , nell'estrema punta n o r d - o c c i d e n t a l e d e l l a T o s c a n a , s i trova una storia notevole legata alla fondazione di una città del Far West america- no. Un'area di straordinaria bellezza naturale che confi- na a nord con l'Appennino, a ovest con la Liguria e a sud c o n l e A l p i A p u a n e , l a Lunigiana è stata la patria dei Luni, gli adoratori della luna. Questo in tempi anti- chi. Nel XVIII secolo, la gente del posto cominciò a fuggire dalle terre depresse. Negli anni, formarono comunità nel nord Italia, in Corsica, Svizzera, Belgio, Francia e in Inghilterra. Tra il 1880 e il 1920, soprattutto gli abi- tanti di Bagnone, un villag- gio di questa enclave situata n e l l a p r o v i n c i a d i M a s s a Carrara, emigrarono in America. Dovettero abban- donare le magiche valli del f i u m e M a g r a c o n i s u o i affluenti cosparsi di borghi medievali, castelli e mulini lungo l'antico percorso di p e l l e g r i n a g g i o d e l l a V i a Francigena . La bellezza n o n b a s t a v a . I n q u a l c h e modo dovevano guadagnarsi il pane quotidiano. Ma la nostalgia di casa non se ne andava mai. Quale parte dell'America s c e l s e r o i B a g n o n e s i ? S c e l s e r o i l n o r d d e l l a California, dove il lavoro era abbondante. Come molti immigrati europei in Nord America, pensarono di tro- vare strade lastricate d'oro. M a n o , l a v i t a f u b e n p i ù dura di quanto si aspettasse- ro, almeno per molti anni a venire. I Bagnonesi si stabilirono in una città appena nata del selvaggio West. Era una città aziendale fondata da Abner W e e d , u n e x s o l d a t o d e l l ' U n i o n e n e l l a G u e r r a Civile. Ad Appomattox Court House, in Virginia, egli assi- stette alla resa del generale confederato Robert E. Lee al generale dell'Unione Ulysses S. Grant, il 9 aprile 1865. A 2 7 a n n i , n e l 1 8 9 7 , i l signor Weed comprò la sua a t t i v i t à d i l e g n a m e ( i l S i s k i y o u L u m b e r a n d Mercantile Mill) e 280 acri di terreno che oggi è la città di Weed per una somma di 400 dollari. L'area panora- mica situata alla base del Monte Shasta, tra le sequoie d e l l a S i s k i y o u N a t i o n a l Forest, si trova a metà stra- d a t r a S a n F r a n c i s c o , C a l i f o r n i a , e P o r t l a n d , Oregon. Quelle foreste promette- vano una generosa fornitura di legname. Il signor Weed a v e v a b i s o g n o d i u o m i n i forti per abbattere gli alberi, tagliare la legna e trasporta- r e i l l e g n a m e . I b o s c a i o l i erano lavoratori migranti non istruiti e poco qualifica- ti, che si sobbarcavano un'e- norme quantità di lavoro. Q u a n d o i p r i m i Bagnonesi arrivarono tra il 1890 e il 1910, la zona era un gigantesco cantiere: strade, ferrovie, ponti stavano pren- dendo forma, dice la storica Adriana Dadà, autrice di La Merica, un libro che dà voce ai lavoratori bagnonesi e m i g r a t i n e l n o r d d e l l a California. "Nel 1914, Weed s i t r a s f o r m ò i n u n a c i t t à c a l a m i t a p e r i l a v o r a t o r i della zona circostante grazie ai saloon e alle sale da ballo dove gli uomini trascorreva- no ore di svago e di piacere alla fine della giornata", dice Addà. Le imprese di legna- me e di fresatura portarono un alto numero di personag- g i n e f a s t i n e l l a z o n a , e i l Redding Free Press descris- se Weed come "la Sodoma e G o m o r r a d e l l a C o n t e a d i Siskiyou". I b o s c a i o l i d i B a g n o n e vivevano insieme in barac- che di legno grezzo, si alza- vano alle cinque del mattino, i n g o i a v a n o m o n t a g n e d i cibo e uscivano nel bosco per far cadere alberi, spacca- re legna e impilare tronchi. Tra i primi coloni di Weed e della Contea di Siskyou c ' e r a n o l e f a m i g l i e Bernabovi, Luigi e Barberi. C a r m e l a L u i g i è s t a t a m o l t o a m a t a . N e l 1 9 0 7 , C a r m e l a f u g g ì n e g l i S t a t i Uniti insieme ad altri uomi- ni di Bagnone. Raggiunse il suo fidanzato Luigi Barbieri, che tre anni prima era stato a s s u n t o c o n i l f r a t e l l o A n t o n i o d a l l a L o n g - B e l l L u m b e r C o m p a n y n e l l a Contea di Siskiyou. "Carmela è stata una vera pioniera. È stata la seconda donna ad arrivare a Weed quando la città quasi non esisteva sulle mappe", dice Dadà. "Una delle prime cose che fece il suo ragazzo fu di costruire un forno per farle fare il pane per la famiglia". Carmela ebbe sette figli e v i s s e f i n o a 1 0 0 a n n i a Weed. Il giorno in cui rag- g i u n s e i 1 0 0 a n n i , i l 2 6 marzo 1986, il giornale loca- le Weed Press scrisse: "La signora Barbieri è stata la seconda donna a diventare residente nella nostra città. Era un'amica personale del n o s t r o f o n d a t o r e A b n e r Weed". Q u e l g i o r n o r i c e v e t t e telefonate di congratulazioni dai suoi parenti di Bagnone, d a a l t r i f a m i l i a r i dell'Indiana e dal presidente d e g l i S t a t i U n i t i R o n a l d R e a g a n . C a r m e l a m o r ì a Weed poco dopo. Oltre a dedicare la sua vita al marito e ai loro figli, Carmela ha fornito vitto e alloggio ai lavoratori. Era una gentile proprietaria di SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Continua a pagina 37 Uno scorcio di Pontremoli, in Lunigiana (Photo: Claudio Giovanni Colombo/Dreamstime) D a B a g n o n e i n L u n i g i a n a a W e e d , i n California: il pane dalle sette croste