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GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | O ltre 26 milio- ni di ameri- cani di origi- n e i t a l i a n a r i s i e d o n o attualmente negli Stati Uniti, facendo degli italoamericani il settimo gruppo etnico più numeroso. Ogni ottobre, l'I- talian-American Herita- ge Month mira a riconosce- re i contributi e le conquiste di questo popolo e dei loro antenati celebrando gli illu- stri contributi culturali degli americani di stirpe italiana, onorando e riconoscendo i secoli di conquiste, successi e p r e z i o s i c o n t r i b u t i d e g l i immigrati italiani e degli italo-americani. Quest'anno abbiamo chie- sto a quattro donne, la chef t e l e v i s i v a e f o o d w r i t e r G i a d a D e L a u r e n t i i s , Marianna Gatto, direttrice esecutiva e co-fondatrice del Museo Italo-Americano di Los Angeles (IAMLA), all'at- t r i c e S o f i a M i l o s ( C S I M i a m i , T h e S o p r a n o s ) e all'attrice Dina Morrone ( A r m a g e d d o n , A l i t a , Fantastic 4, The Italian in M e ) , d i r a c c o n t a r c i c o s a s i g n i f i c a p e r l o r o q u e s t a celebrazione e cosa fanno personalmente per mantene- re viva la cultura, la lingua e l'eredità italiana. Ecco cosa ci hanno detto. " P e n s o s i a v e r a m e n t e i m p o r t a n t e c h e l a n u o v a generazione sappia parlare la lingua, così sto insegnan- d o l ' I t a l i a n o a m i a f i g l i a Jade. Quando siamo con mia madre, la nonna di Jade, cerchiamo di parlare esclusi- vamente in Italiano. Penso che conoscere e condividere la stessa lingua sia uno stru- mento inestimabile per man- t e n e r e u n l e g a m e . I n più,cerco anche di mantene- re le tradizioni di famiglia vive. La mia famiglia adora grandi pranzi domenicali (che in questo periodo stia- mo facendo via Zooms), così Jade ed io stiamo preparan- do un sacco di pasta e pizza fatte in casa ultimamente. Penso che piccole attività d i v e r t e n t i c o m e q u e s t e abbiano un impatto duratu- ro su Jade, e che la incorag- gino a continuare ad onorare le tradizioni italiane. Infine, condivido ricette, cultura e cibo italiani nei miei show, sui social e nei miei libri, e spero che questo possa ispi- rare persone di tutte le cul- ture! Giada De Laurentiis " La mia famiglia è italiana", ha com- mentato una delle n o s t r e v i s i t a t r i c i mentre davo il ben- venuto al suo professore uni- versitario e ai suoi compagni di corso durante la loro visita al Museo Italo-Americano di Los Angeles lo scorso giu- gno. Mentre i suoi coetanei attraversavano il museo, la studentessa, la ventunenne Olivia, è rimasta di fronte agli schermi della mostra permanente a guardare le proiezioni delle immagini di fine secolo dei contadini del Mezzogiorno e degli immi- grati italiani che arrivavano a Ellis Island. Sembrava dav- vero commossa. "Da quale parte d'Italia proveniva la tua famiglia?" Le chiesi, per- c e p e n d o i l s u o i n t e r e s s e superiore alla media. "Una p a r t e v e n i v a d a q u a l c h e luogo della Sicilia, ma non sono sicura dell'altra parte... forse dalla Calabria", rispose. Olivia ha parlato un po' di più della sua famiglia: furono i suoi bisnonni ad emigrare negli Stati Uniti all'inizio del 1900, ma sono morti prima che lei nascesse. Sebbene i suoi nonni parlassero italia- no da bambini, nessuno dei suoi genitori imparò l'italia- no, e la maggior parte dell'i- dentità italo-americana della sua famiglia era legata al cibo. Olivia ha raccontato che la sua famiglia aveva v i s i t a t o l ' I t a l i a d u e a n n i prima e che aveva visitato Roma, Firenze e Venezia. Non si erano però avventura- ti più a sud, nelle città da cui la sua famiglia era emigrata un secolo prima. Olivia rappresenta molti italoamericani che incontro, non solo della generazione del Millennial, ma anche dei Boomers e della Generazione X. Eppure, per qualche moti- vo, l'immagine di lei, la cui silouette si stagliava davanti agli schermi di proiezione, m i è r i m a s t a i n t e s t a p e r giorni dopo la sua visita e mi sono ritrovata ad analizzare i l p e r c h é . L a v o r a n d o n e l campo della storia pubblica, e in particolare come diretto- re di un museo culturale, ho il compito non solo di comu- nicare e conservare la storia, ma anche di renderla inte- r e s s a n t e p e r u n p u b b l i c o vario. Mi è venuto in mente che per Olivia - nata alla fine degli anni Novanta - le foto- grafie degli immigrati e dei contadini italiani potevano appartenere all'epoca della Guerra Civile tanto quanto ai primi del Novecento. Erano, in parole povere, vecchie foto di un'epoca molto più antica per lei che non per molti di noi. La maggior parte degli italoamericani, me compre- s a , h a , o h a a v u t o i n u n NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Marianna Gatto, direttrice esecutiva e co-fondatrice dello IAMLA (Photo courtesy of Marianna Gatto) Quattro italiane ci raccontano cosa significa per loro il Mese del Patrimonio Italo-americano