L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-15-2020

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GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | periodo della sua vita, un legame diretto con un paren- te immigrato. Olivia no. Con il passare del tempo, e con il diminuire del nume- ro dei nostri antenati immi- grati ancora in vita, gli ita- loamericani si allontanano progressivamente dai viaggi di immigrazione delle loro famiglie, non diversamente da altri gruppi di americani con il trattino. Mi sono resa conto che il mio incontro con Olivia mi fatto impressione p e r c h é l e i r a p p r e s e n t a i l futuro dell'America italiana. Mi sono ritrovata a chieder- mi: "Cosa significherà l'ere- d i t à i t a l o - a m e r i c a n a , e l'Italian American Heritage Month tra una generazione d a o g g i i n p o i , o t r a d u e g e n e r a z i o n i a p a r t i r e d a oggi?" È qui che la conversazione ritorna al punto, all'educa- zione, alla scoperta e alla tra- s m i s s i o n e d e l l a c u l t u r a . Telefonate! Tra le cose che sento dire di più quando si parla di storie familiari, c'è questa: "Tutti i miei parenti più anziani sono scomparsi, e crescendo non ho mai pen- sato di fare queste doman- d e " . A v e n d o p e r s o i m i e i nonni in tenera età, lo posso c a p i r e . C i s o n o m o l t e domande che avrei voluto avere l'opportunità di porre. "I miei nonni/genitori non parlavano di queste cose", è un'altra osservazione spesso ripetuta. Incoraggiare alcune g e n e r a z i o n i a p a r l a r e d i e v e n t i e d e s p e r i e n z e p u ò essere difficile. (E' così per le persone indipendenti di una g e n e r a z i o n e ! ) M a a v o l t e ottenere che un parente si confidi dipende semplice- m e n t e d a l l a c a p a c i t à d i manifestare interesse. Prima di perdere l'occa- s i o n e , o r g a n i z z a t e u n momento per sedervi con la prozia, i genitori o i nonni. Hanno storie da raccontare e registrarle è più facile che mai. Se siete la matriarca o il p a t r i a r c a , q u e s t o è i l momento di condividere o comunque di commemorare l'eredità della vostra fami- glia. Marianna Gatto " Anche se sono italo- canadese, ora sono anche americana, visto che di recente sono diventata cit- t a d i n a d e g l i S t a t i U n i t i . Quindi, posso dire ufficial- mente di essere un'orgoglio- sa italo/canadese/america- na. Faccio la mia parte ogni giorno per preservare il mio patrimonio italiano attraver- so il mio lavoro, che è la mia arte. Scrivo opere teatrali, storie e monologhi, sulla mia esperienza di crescita italia- na, sulla mia famiglia italia- na, sulla mia vita in Italia e sull'esperienza dell'immigra- to italiano. Considero i miei genitori e i miei nonni dei campioni e degli eroi per aver fatto qual- c o s a d i c o s ì c o r a g g i o s o . Come molti italiani hanno fatto nel corso degli anni, anche loro hanno fatto le valigie, si sono imbarcati su una nave e si sono lasciati a l l e s p a l l e l a l o r o a m a t a patria. Ci vuole molto corag- gio per trasferirsi in un posto dove non si parla la lingua e la cultura è straniera. I loro sacrifici hanno contribuito a plasmare ciò che sono oggi, e di questo sarò eternamente grata. Nel mio lungometraggio, " M o o s e O n T h e L o o s e " , commedia su una famiglia italiana e un alce canadese, la madre, Maria, dice ai suoi quattro figli adulti, tutti nati in Nord America: "Sappiamo c h e p e n s i a m o i n m o d o diverso dai nostri figli. E questo non vale solo per me, m a p e r m o l t e p e r s o n e d i tutto il mondo". Non impor- ta da dove si viene. Quando emigri, vai a fare una vita migliore per te e per la tua famiglia, e porti tutto quello che sai, chi sei, le tue tradi- zioni, perché vuoi insegnare questo alle generazioni futu- re. Ma quando arrivi qui, tutto è diverso, e tutto cam- bia, e ogni giorno ti senti sempre più scivolare via. Nel momento conclusivo della commedia, prima che l'alce appaia sul palco, il padre, Giuseppe, circondato d a l l a f a m i g l i a e d a i f i g l i , seduto al tavolo della cucina con la pasta e il pane in tavo- la, prende il suo bicchiere di v i n o f a t t o i n c a s a e d i c e : "Brindiamo. Vi prego, una cosa vi chiedo, quando non saremo più qui, io, la vostra mamma, il vostro Nonni, ricordatevi, che anche se veniamo da molto, molto lontano, da dove abbiamo i n i z i a t o l a n o s t r a v i t a i n Calabria, ricordatevi di par- lare ai vostri figli di noi, della nostra cultura, della nostra tradizione. Anche se non siete d'accordo con tutto quello che diciamo e faccia- m o , p r o v a t e c i . P e r n o i . D'accordo? Salute!". Ed è per questo che faccio sempre la mia parte per far sì che la mia cultura italiana, il mio patrimonio italiano, chi sono veramente, un'italia- na/canadese/americana, non "scivoli via". Lo faccio per loro. E così, racconto le mie s t o r i e e l e t r a s m e t t o a l l e generazioni future in modo che non dimentichiamo mai chi siamo veramente e da dove veniamo. Viva l'Italia! Viva l'America!" Dina Morrone " Vivo a Los Angeles d a m o l t i a n n i ormai. Sono venuta a H o l l y w o o d , l a terra delle opportu- nità, come molti altri immi- grati, con il cuore pieno di sogni e la speranza che si avverassero. Ma nel mio cuore non ho mai lasciato la mia patria, l'Italia. Sono orgogliosa delle mie radici e della mia cultura ita- liana. Si potrebbe dire che non ho mai perso quelli che s o n o c o n s i d e r a t i i v a l o r i mediterranei di una volta. Il mio gusto e la passione per la nostra cucina intoccabile, che amo condividere con gli amici. Forse è il mio modo di mantenere vivi i nostri valori qui negli Stati Uniti, portando il nostro stile, il nostro senso del bello, la classe e la moda nella nostra v i t a q u o t i d i a n a e n e l l a nostra professione, che ci contraddistingue con orgo- glio. I miei fan italiani, che mi r a g g i u n g o n o o g n i g i o r n o a t t r a v e r s o l a m a g i a d e i social media di oggi, mi con- siderano la loro ambasciatri- ce italiana preferita come attrice all'estero e ne sono profondamente onorata. Mi riscalda il cuore, lega e dà al mio cammino uno scopo e una responsabilità più gran- de, lontano dalla terra a cui appartengo. A causa di que- ste folli circostanze, di que- sto 2020 e di tutte le precau- zioni necessarie per proteg- gere chi mi è caro, non ho potuto visitare e trascorrere l'estate in Italia, con la fami- glia e gli amici. Il mio pen- siero affettuoso va a tutti coloro che ne sono stati col- piti in un modo o nell'altro. Sono tempi difficili e dob- biamo condividere più che mai la nostra passione inna- ta e l'amore generoso. E speriamo che noi artisti possiamo riprendere presto la nostra Passione del Creare nel mondo immaginario del cinema e del teatro. Dopotutto, Hollywood è il mio parco giochi, ma l'Italia è la mia casa. Sofia Milos NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ G Continua da pagina 5 Giada De Laurentiis considers language an essential tool to keep strong the connection with one's roots (Photo courtesy of Giada De Laurentiis) –

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