L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-29-2020

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19 GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | apprezzava il bello in tutte l e s u e a c c e z i o n i e n o n f u facile per mio padre sconfig- gere l'agguerrita concorren- za. Non c'è dubbio che Lyù tenesse particolarmente alla s u a o r i g i n e e f o r m a z i o n e americana poiché le dava un certo vantaggio sulle coeta- nee italiane che sembravano d'altri tempi. Lei proveniva da un mondo più moderno e dinamico che in Italia veni- v a c o n s i d e r a t o a n c o r a immensamente lontano e per molti aspetti ancora sco- nosciuto ai più. L'Italia poi mostrava ancora le ferite della guerra e la ricostruzio- ne era ancora in atto. Lei, biondissima, spiglia- ta, sicura sui suoi vertiginosi t a c c h i , e r a , p e r t u t t i , l'Americana e rappresentava nella sua complessità quel meraviglioso mondo a cui molti aspiravano. Lyù ha rappresentato l'America per chi l'ha conosciuta. Un'America lontanissima, evoluta, cinematografica forse a n c h e p e r c h é s u a madre, pittrice, attrice di teatro, paracadutista, hostess e pilota di avio- leggeri, era eccezional- mente "diversa". Cosa p e n s a a b b i a p o r t a t o nella società trevigiana e nella mentalità dell'e- poca? L ' a m e r i c a n a a T r e v i s o t r o v ò t e r r e n o f e r t i l e p e r attingere a piene mani alla cultura italiana e raggiunse lusinghieri traguardi espo- nendo per la prima volta alla Galleria del Libraio nel 1957, presentata dallo scrit- tore Giovanni Comisso. Con il diploma nella borsetta, fece quindi ritorno nella sua Avonmore, nella contea di Westmoreland dove l'atten- deva una nuova fase della sua vita. Lyù stava facendo tesoro di un'opportunità non con- cessa a tutti a quel tempo, v i a g g i a r e t r a A m e r i c a e Italia attingendo da entram- be quei valori e tradizioni che l'avrebbero accompa- gnata per il resto della vita, r e n d e n d o l a u n a p e r s o n a speciale e autonoma. Poi per amore scelse i l r u o l o p e r c o s ì d i r e "più classico" di moglie e madre, quanto è stata cambiata dal mondo che ha trovato in Italia? T e r m i n a t i g l i s t u d i all'Accademia, Lyù tornò negli Stati Uniti con la pro- messa di riabbracciare il suo fidanzato trevigiano entro un paio d'anni... Passarono ben sette anni prima che lei p o t e s s e f a r r i t o r n o a Treviso. I due coronarono il sogno d'amore il 12 settem- b r e 1 9 6 4 n e l l a C a p p e l l a degli Innocenti della Chiesa d i S a n t a C a t e r i n a . P e r amore di Memi, lei aveva lasciato per sempre gli Stati Uniti e tutte le opportunità che una società così evoluta poteva offrirle. La vita in Italia era assai d i v e r s a , L y ù s i t r o v ò d i colpo assorbita in un siste- ma di valori e tradizioni che stridevano con il concetto di " l i b e r t à " d i f f u s o n e l l a s o c i e t à a m e r i c a n a . Abbandonò la pittura, il tea- tro, persino il lavoro, diven- tano la classica moglie ita- liana, intenta alla cura della casa e della prole: era torna- ta nel Medioevo, come era solita ripetere negli ultimi anni della sua vita. Aveva vissuto in due continenti, ne aveva apprezzato i pregi ma anche subito i difetti. A t t r a v e r s o s u a m a d r e , l e i r a c c o n t a anche la storia della sua famiglia che a sua volta r a c c o n t a u n p e z z o importante di emigra- zione italiana. La famiglia paterna è tre- vigiana doc, è conosciuta e apprezzata per gli impor- tanti lavori di restauro e sal- vataggio di molte opere d'ar- t e d a p a r t e d i G i r o l a m o , Mario e Memi, miei avi. La stirpe di restauratori si è estinta con la morte di mio padre: io, che avrei dovuto o potuto seguirne le orme, ho s c e l t o i n v e c e u n a s t r a d a diversa, laureandomi archi- tetto. La crisi economica di q u a l c h e a n n o f a m i h a costretto a chiudere lo stu- dio dopo venti anni di pro- fessione, offrendomi però la chance di valorizzare la mia abilità e passione per il dise- gno a china, che senza dubbi ho ereditato dalla famiglia di artisti. Nel 2012 ho attraver- sato l'Atlantico con Paola e le nostre due figlie Rebecca e Sofia Melissa: ho ripercor- so le orme di mia madre e della sua famiglia arrivando n e l l ' o s p i t a l e P i t t s b u r g h , dove ho ripreso a lavorare in qualità di artista. Ho sentito così il bisogno di valorizzare, con un libro, la grande avventura dell'e- m i g r a z i o n e d e i m i e i a v i materni: è grazie alla loro tenacia e al loro coraggio che ho ereditato la cittadi- n a n z a s t a t u n i t e n s e c h e , insieme al DNA artistico dei Botter mi permette ora di viaggiare tra i due continenti cogliendo ciò che di meglio ciascuno ha da offrire, sia a me che alla mia famiglia. E lei Guglielmo, che è cresciuto con un pezzo di cultura italiana e un pezzo di cultura ameri- cana, come vive il suo patrimonio culturale? Ho la grande fortuna di aver ereditato arte e corag- gio. Amo disegnare e viag- g i a r e . Q u e s t o m i x m i h a portato a visitare e ritrarre tantissime città americane e ad esporre i miei lavori in m o l t e g a l l e r i e d ' a r t e , a Richmond e Norfolk, VA, P i t t s b u r g h , H a r r i s b u r g e Lancaster, PA, Washington, D C , L e x i n g t o n , K Y , C o l u m b u s , e J a s p e r , I N , Cincinnati, OH, I m i e i d i s e g n i a c h i n a vengono riprodotti su cera- mica, su cartoline, calenda- ri, biglietti e stampe. Naturalmente il bagaglio culturale acquisito in Italia mi agevola nei rapporti con il pubblico americano, sem- pre molto attento e positivo n e i c o n f r o n t i d e l l ' I t a l i a n Heritage. Quale eredità cultura- le lascia alle sue figlie? Quale "heritage" crede che porti dentro di sè la 5° generazione della sua famiglia italoamerica- na? Americano di nascita, pur a b i t a n d o s t a b i l m e n t e i n Italia, ho voluto fortemente che le mie due figlie potes- sero acquisire pure loro la cittadinanza statunitense così, scomparsa mia madre, mentre completavo la sua biografia, ho iniziato a rac- cogliere tutti i documenti necessari. Il 14 agosto 2012 siamo stati convocati presso l ' O f f i c e o f H o m e l a n d Security di Pittsburgh, PA d o v e R e b e c c a e S o f i a Melissa hanno ricevuto il Certificato di Cittadinanza. O g n i a n n o d i v i d i a m o l a nostra vita tra Italia e Stati Uniti e devo dire che ormai le nostre figlie si sono inse- r i t e m a g n i f i c a m e n t e n e l contesto americano verso il quale stanno puntando il loro futuro, senza mai, però abbandonare l'Italia. Tutte l e g e n e r a z i o n i d e l l a m i a f a m i g l i a m a t e r n a h a n n o sempre fatto la spola tra i due continenti e credo che l'amore per l'America e l'at- taccamento per la terra d'o- r i g i n e n o n v e r r a n n o m a i meno, neppure nelle gene- razioni future... Mi piace ricordare che la figlia più p i c c o l a , S o f i a M e l i s s a , è n a t a i l 1 7 d i c e m b r e d e l 2006, nello stesso giorno in c u i l a p r i m a d o n n a d e l l a n o s t r a f a m i g l i a , M a r i a C o m i s , s b a r c ò a d E l l i s I s l a n d 1 0 6 a n n i p r i m a ! R e b e c c a i n v e c e , a l s u o primo volo transatlantico, a soli due anni, ricevette da mia madre il santino bene augurante che aveva accom- pagnato la capostipite Maria Comis nella sua traversata d e l 1 9 0 0 e c h e l e i s t e s s a tenne stretto a sé in tutti i suoi viaggi in nave. Una tra- dizione familiare tutta al femminile! Il padre di Guglielmo, Memi, e il nonno, Mario, al lavoro (Photo courtesy of Guglielmo Botter) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Continua da pagina 17

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