L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-29-2020

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comunità, è questo invito a guardarsi dentro per capire cosa ci fa sentire italiani e ita- loamericani, al perché non possiamo fare a meno di per- cepire questo granello di italia- nità. Non solo un viaggio verso il passato, ma una spinta rige- n e r a n t e : è c e r t a m e n t e u n ricordo, un'impronta lasciata nei ricordi, il sapore tipico di un piatto, una tradizione fami- liare, un legame con chi ci ha preceduto. Però è anche una proiezione verso il futuro: è un sogno nel cassetto, il luogo in cui voler andare almeno una volta nella vita, un bagaglio da non disperdere e persino un patrimonio culturale da pro- muovere come fa L'Italo- Americano. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | T he Italian Dream. Perché non c'è solo il mito americano, il Far West da con- quistare, la terra delle mille opportunità, l'oriz- zonte sconfinato dove i sogni possono diventare realtà. Otto- bre, mese del Patrimonio Ita- liano, ha questo merito: ricor- da a tutti che c'è anche la terra delle origini, il punto di parten- za, il luogo da cui tutto ha avuto inizio, l'ombelico del mondo da cui ripartire, un cen- tro di gravità che prima o poi ci attrae, la radice con cui fare i conti. In questo mese dedicato alla nostra identità, personale e condivisa, abbiamo parlato di italianità, di italoamericanità. Vi abbiamo chiesto di raccon- tarci il senso che ciascuno di voi dà all'essere "anche" italia- no o italoamericano, per capire il valore che attribuiamo al bagaglio culturale ereditato in famiglia, al significato che ha per noi parlare, mangiare e f a r e c o s e i t a l i a n e , v i v e r e seguendo l'Italian style, sentir- ci parte della comunità italoa- mericana. Ed è per questo che ora parliamo di Italian Dream. Ogni immigrato ne subisce in qualche modo il fardello o la fascinazione, e questo discorso v a l e p e r t u t t i , p e r c h i s i è i m b a r c a t o a l l ' i n i z i o d e l Novecento con un biglietto di terza classe e per chi è decolla- to in questi anni duemila e in poche ore si è trovato dall'altra parte dell'oceano. Ogni espa- triato fa i conti con un pensiero che ragiona italiano, con il desiderio di restare "paesano" o di evolversi, con l'idea di tor- nare nel Belpaese o di lasciar- selo per sempre alle spalle, di fare cose italiane o di america- nizzarsi, di comprare prodotti italiani o di provare altre cuci- ne, di conservare nel tempo quel che per ciascuno significa Italia o di accantonarlo, magari solo per non soffrire la lonta- nanza. Chi è partito, chi oggi vive da tanti anni lontano dalla penisola, costruisce man mano che passa il tempo il suo Italian Dream. Crea la sua idea di Italia e così facendo costruisce un pezzo della sua identità. Se per chi è partito c'è stato u n A m e r i c a n D r e a m , c i o è la speranza che attraverso il coraggio e la determinazione fosse possibile raggiungere negli Stati Uniti un migliore tenore di vita o la realizzazione professionale, per chi ha oltre- passato l'oceano e negli Usa ha finito per viverci, si può parlare di sogno italiano, di una mito- logia del Belpaese, del deside- rio, un po' malinconico e un po' artefatto, di Italia. Per tanti immigrati e figli e nipoti di ita- liani espatriati, l'Italia era ed è un oggetto del desiderio, una meta anelata. Un pezzo da recuperare. Quando si lascia un posto per un altro, ci si rende pian piano conto che c'è una parte di sé che appartiene a un altro luogo e a un altro habitat. A questi luoghi corrisponde l'in- f a n z i a e l a f o r m a z i o n e . L'humus in cui si è cresciuti resta dentro, gira in testa, tocca una parte dei sentimenti. E' una tessera della memoria per- sonale, del modo in cui parlia- m o o s t i a m o i n f a m i g l i a . Magari è un po' sfocata, ingial- lita dal tempo o filtrata dai ricordi personali o dei nonni, ma quell'immagine di Italia è ben custodita nel cuore, nei r i c o r d i . P e r q u e s t o , a n c h e quando è sullo sfondo, quando occupa un ruolo marginale nella vita quotidiana, quel noc- ciolo di italianità che ci portia- mo dentro attrae, diventa un traguardo, una questione in sospeso che aspetta di essere affrontata. "L'immigrazione è una rot- tura, una lacerazione dei riferi- menti della memoria essenzia- le, è un brutale cambiamento di esistenza. Non si lascia la propria terra, non si rinuncia facilmente alla propria cultura, non si intraprende quel viaggio per piacere". Quando i sociolo- gi Stephen Castle e Mark Miller hanno definito l'epoca con- temporanea come "l'età delle migrazioni", hanno messo in luce la ferita della partenza, il dolore che le prime generazioni solitamente patiscono e in parte trasmettono alle seconde generazioni. Queste tenden- zialmente, pur ricevendo una buona dose di eredità culturale autentica (di italianità nel nostro caso), si assimilano nel contesto di adozione cioè, sem- pre nel nostro caso, si america- nizzano. Tuttavia, questi figli di italiani nati e cresciuti negli States, si sentono spesso sospe- s i t r a d u e m o n d i . L a l o r o discendenza invece, dimentica il cordone ombelicale tagliato e il disagio del non essere nè uguali ai genitori nè uguali al g r u p p o p r i n c i p a l e . C o n i l tempo tende a riscoprire, con piacere e curiosità, di avere legami altrove, radici piantate in un luogo lontanissimo da casa che però risulta un posto affascinante. Cerca spesso di riappropriarsene con interesse. Fa un viaggio a ritroso nel tempo per riannodare i fili della storia, per vedere da dove sono partiti gli avi. Per lo stesso motivo si con- tinua a cucinare la pasta "come la faceva nonna", si guarda con avidità un documentario sul Belpaese o ci si iscrive a un corso di italiano. Non è infatti un caso se oggi tanti scelgono l'italiano come seconda lingua, che per questo risulta essere la quarta lingua più studiata, come ci ricordano le statistiche c h e a c c o m p a g n a n o l a S e t t i m a n a d e l l a L i n g u a Italiana nel mondo, ormai alla sua XX edizione e ormai un appuntamento atteso del mese di ottobre. Ma il nostro patrimonio ita- liano, il nostro Italian dream è anche un motore propulsivo. Il valore aggiunto di questo m e s e , p e r n o i e l a n o s t r a L'eredità di ottobre è un nostalgico ma anche attraente Italian Dream Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408

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