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me siciliano Giacoppa, ha più volte raccontato di esse- re cresciuta con il pranzo della domenica a casa dei nonni: "Spaghetti, polpette, braciole, la casa profumava di origano, basilico, pomo- dori freschi e aglio. Mi ricor- do mio nonno che ci dava a tutti il pane italiano tostato e diceva 'finire a tarallucci e vino', che significa che non i m p o r t a n o l e d i f f e r e n z e , f i n i a m o s e m p r e l a c e n a come una famiglia. Ho dei ricordi bellissimi dei giorni passati in cucina con mia nonna, mia madre e le mie quattro sorelle, è stato in quella casa che ho cucinato la mia prima salsa di pomo- dori". NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | " Io non sono italiana, sono napoletana..è u n ' a l t r a c o s a ! " . A dirlo è Sophia Loren i n u n ' i n t e r v i s t a prima del suo Academy Tri- b u t e i l 4 m a r z o 2 0 1 1 . I n un'altra occasione, parlando dei nipoti, dice: "Voglio inse- gnare il napoletano ai bam- b i n i . A n c h e s e p a r l a n o ungherese, francese, inglese, devono imparare a capirmi in napoletano". Nel luglio 2009, quando riceve la citta- dinanza onoraria con tanto di pergamena firmata dal sindaco perché rappresenta nel mondo "il corpo, il cuore e la testa di Napoli", dice emozionata: "Appena sono arrivata, percorrendo queste amate strade per l'ennesima volta che mi ricordano l'in- fanzia, la mia adolescenza, i primi film, la pizza de 'L'oro di Napoli', insomma, gli inizi della mia vita e della mia carriera, cercavo di memo- rizzarle, metro per metro, per rafforzarne il ricordo, fis- sarle nella mente e portarle c o n m e p e r s e m p r e " . L a scorsa settimana, presentan- do il film in uscita "La vita davanti a sé" nella conferen- za stampa a cui ha partecipa- to anche L'Italo-America- no, ha tenuto a ribadire: "Io sono napoletana al mille per cento e non lo dimenticherò mai. Ancora oggi se devo cantare una canzone, non c'è dubbio che canto in napole- tano. Napoli è nel mio cuore ed è stata la mia fortuna. Perché è lì che ho incontrato De Sica, a cui devo la fortuna della mia vita". Ed è a Napoli c h e v o l a n o i r i c o r d i , l a nostalgia, il pensiero. Anche quando ha girato il film del suo secondogenito Edoardo a Bari, che da Napoli dista 300 km ma si trova sull'A- driatico, dall'altro lato della penisola, per lei non fa diffe- renza. Ha occhi solo per la sua terra. Tra i vicoli pugliesi pieni di gente, umanità e folklore lei dice autentica, candida, che lì ha rivisto la sua Napoli perché lì c'è il suo cuore: "Lo so che era Bari m a i l m a r e , i p r o f u m i , l a gente..." insomma ogni cosa la riportava a casa. Non solo non fa mistero delle sue origini, ma vanto. Quest'attrice meravigliosa c h e n e l 1 9 9 9 è e n t r a t a n e l G u i n n e s s d e i primati come la più premiata di sempre e che è un'icona d e l c i n e m a i t a l i a n o n e l mondo, considera da sempre l e o r i g i n i , l e s u e r a d i c i profondamente napoletane, un tratto distintivo della sua personalità. Ma noi potrem- mo anche aggiungere della sua bellezza. Perché nella provenienza di ciascuno c'è un bagaglio culturale pesan- te e ricchissimo che lascia segni nella lingua, nei com- portamenti, nei valori, nel- l'atteggiamento rispetto alla vita, nella predisposizione alla socialità, nelle usanze, n e l l a c u c i n a ( n o n a c a s o anche la Loren ha scritto anche due libri di ricette tra- dizionali). Di quella sua anima, por- tata in scena tante volte, è diventata ambasciatrice. Ha offerto al pubblico interna- zionale uno spaccato della società napoletana, della cul- tura e delle tradizioni del Sud. Ha contribuito a fissare un canone, a scattare una fotografia di costume, ha ritratto la psicologia, la pasta umana, chiassosa, passiona- le, verace dei napoletani. Lo stesso ha fatto, per la verità, con il suo essere ita- liana. Quando riceve l'Oscar alla c a r r i e r a n e l 1 9 9 1 e a L o s Angeles vive ormai da anni e alle spalle ha una filmografia da far invidia a dive e star made in Hollywood, collabo- razioni con i più grandi del tempo (citiamo solo Frank Sinatra, Cary Grant, John Wayne e Anthony Quinn) d o v e h a r u o l i c h e n i e n t e h a n n o a c h e f a r e c o n l a ritrattistica (o la macchietta) dell'italianità, conclude i suoi ringraziamenti emozionata per quel "momento meravi- glioso" nella vita, ricorrendo alla lingua madre, perché ha bisogno di dire in italiano: "Grazie America". Per tutti gli italoamericani che la stanno guardando, per tutti gli italiani che stanno g i o e n d o c o n l e i e c h e d a molto tempo la considerano un pezzo della cultura italia- na, è un grazie corale. C'è chi come lei ha realiz- zato il sogno americano, chi riesce a tornare a casa con lei ogni volta che la vede sullo schermo, chi capisce che non importa da dove si arrivi, se si è cresciuti tra bombarda- menti e macerie, se si sono patiti miseria, dolore e fame, perché se si ha talento, se ci si rimbocca le maniche, si può arrivare al successo. Per forza di cose, queste parole oggi assorbono anche l'attualità delle elezioni ame- ricane, che hanno dominato con toni e argomenti ovvia- mente molto diversi, anche il dibattito televisivo italia- no. Se Sophia Loren è rico- n o s c i u t a c o m e u n a d e l l e attrici più importanti del c i n e m a m o n d i a l e , e l'American Film Institute l'ha posizionata al 21° posto nella lista delle 25 star fem- minili più celebri e significa- tive di tutti i tempi, non pos- siamo dimenticare che la C a s a B i a n c a a v r à p e r l a prima volta nella storia una First Lady italoamericana. Anche lei non ha fatto miste- ro delle origini, della fami- g l i a d i p r o v e n i e n z a . J i l l Tracy Jacobs, perché con il nonno si anglicizzò il cogno- Le radici contano. Dall'Italia a Hollywood e alla Casa Bianca Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408