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35 GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a vita diventa un salto nel tempo a C o r n e l l o d e i T a s s o , b o r g o m e d i e v a l e i n pietra dorata di insolita bel- lezza arroccato su una colli- na della Val Brembana a 800 m. sul livello del mare. A soli otto chilometri a nord di San Pellegrino Terme e a trenta chilometri dalla città di Bergamo, ritrae l'Italia come era una volta. Cornello dei Tasso sembra essersi fer- m a t o , i n d i s t u r b a t o d a l l e vicende nazionali e interna- zionali dei secoli. Qualcosa nel paesaggio mi commuove in questi giorni di autunno: le case di pietra che si strin- gono insieme, la nebbia, il tenace isolamento che ricor- d a i l g e n i o p o e t i c o . N e s - sun'auto ha accesso al bellis- simo borgo bergamasco di trenta anime. Si può par- cheggiare vicino alla strada p r i n c i p a l e n e l c o m u n e d i Camerata Cornello e salire s u u n b e l s e n t i e r o t r a l a vegetazione. U n a s t o r i c a f a m i g l i a internazionale la cui specia- lità era la logistica, ha origi- ne in questo piccolo luogo chiuso e ancora oggi conge- lato nel tempo. E' la famiglia del maggiore poeta e dram- maturgo del Rinascimento italiano Torquato Tasso. Lì c'erano sue radici anche se nacque (11 marzo 1544) a S o r r e n t o , n e l R e g n o d i Napoli. Il padre Bernardo, poeta e letterato, ricordato per l'epico e lungo poema narrativo Amadigi, allora lavorava come segretario del Principe di Salerno. Il giova- n e , t a l e n t u o s o e b e l T o r q u a t o s t u d i a v a c o n i Gesuiti a Napoli, e dalle sue l e t t e r e s a p p i a m o c h e a p p r e z z a v a l ' e d u c a z i o n e gesuita che aveva ricevuto. I n s e g u i t o s t u d i ò l e g g e e filosofia all'Università di P a d o v a e t e r m i n ò i s u o i s t u d i a l l ' U n i v e r s i t à d i Bologna, da dove nel 1565 fu i n v i t a t o a e n t r a r e n e l l a magnifica corte estense di Ferrara. Il duca di Ferrara Alfonso I, principe rinasci- mentale della casata degli Este, ingegnere e mecenate, lo assunse come poeta di corte. C a t t o l i c o d e v o t o , T o r q u a t o T a s s o s v i l u p p ò una malata ossessione per la sua opera. Nel 1575, dopo aver scritto altri libri, com- pletò il suo capolavoro in o t t a v a r i m a i n t i t o l a t o Gerusalemme Liberata e passò diversi anni a rive- derlo. Ma, al momento della sua pubblicazione, aveva già r i p u d i a t o i l t e s t o p e r c h é i m m o r a l e e i r r e l i g i o s o . Ambientato nel 1099 duran- te gli ultimi mesi della Prima Crociata e culminato nella conquista di Gerusalemme da parte degli eserciti cri- stiani guidati da Goffredo di B u g l i o n e , l ' e r o i c o p o e m a epico di 600 pagine è rima- sto uno dei libri più influenti d e l l a l e t t e r a t u r a e u r o p e a fino all'inizio del XX secolo. Fonde la profondità metafi- sica con la profondità psico- logica. Ben presto, lo straordina- r i o s c r i t t o r e c o m i n c i ò a mostrare segni di disturbi mentali. Poi un giorno, di punto in bianco, estrasse un pugnale per colpire un servo pensando che fosse uno dei suoi nemici segreti pronto a denunciarlo all'Inquisizione. I sintomi della paranoia, la sensazione irrazionale e per- s i s t e n t e c h e l a g e n t e l o volesse catturare, prosegui- rono. Nel 1579, il giorno del suo 35° compleanno, perse di nuovo il controllo: scagliò un'invettiva contro il suo principe Alfonso, il duca di Ferrara al quale dedicò la Gerusalemme Liberata. Il duca lo arrestò e lo fece rin- chiudere nell'ospedale di S a n t ' A n n a , i l m a n i c o m i o locale. L'internamento ter- m i n ò n e l 1 5 8 6 . T o r q u a t o passò gli ultimi anni a riscri- v e r e f e b b r i l m e n t e i l s u o c a p o l a v o r o , a c u i d i e t e i l t i t o l o d i G e r u s a l e m m e C o n q u i s t a t a . Prematuramente invecchia- to e malato, sentendo che la morte si avvicinava, decise di trascorrere gli ultimi gior- ni in un monastero di Roma, Sant'Onofrio al Gianicolo. Lì fu portato con una febbre v i o l e n t a e m o r ì t r o v a n d o speranza e conforto attraver- so la preghiera e i tre sacra- m e n t i p e r l a m o r t e : l'Assoluzione, l'Unzione dei m a l a t i e l a S a n t a Comunione. Torquato morì l a s e r a p r i m a c h e P a p a Clemente VIII si dice doves- s e c e l e b r a r l o i n Campidoglio, quale Re dei Poeti o Poeta Laureato, il 26 aprile 1595. La sua opera fu una delle più tradotte. E fino all'inizio del XX secolo rimase uno dei poeti più letti in Europa. Affascinò i romantici, tra cui Leopardi e Goethe, per tratti che anticipavano quelli dei poeti moderni: una sensibi- lità patologica, un'estrema autocoscienza, il martirio per mano di una società fili- stea. Da studentessa, mi intri- gava la sua biografia, ero attratta dalla sua personalità ossessiva. Ero anche delizia- ta dalle diverse voci del suo cast di personaggi, dalle sfu- mature tra gloria e tragedia. Torquato aveva un lega- me speciale con la sua fami- glia a Cornello e la vicina Bergamo, città che i Tasso hanno reso più interessante dal punto di vista del dina- mismo culturale ed econo- mico. Secondo lo storico T a r c i s i o B o t t a n i , T o r q u a t o v i s i t ò B e r g a m o almeno due volte, quando soggiornò con i suoi parenti a B o r g o P i g n o l o , a n t i c o quartiere situato tra la città alta e la città bassa, punteg- giato da bellissimi palazzi r i n a s c i m e n t a l i . " E r a u n ragazzino di 13 anni quando p a s s ò d i q u i " , r a c c o n t a Bottani. "Lui e suo padre s t a v a n o a n d a n d o i n Francia". La seconda volta fu dopo essere stato dimesso dall'ospedale di Sant'Anna. "Non ha mai dimenticato Bergamo", osserva Bottani. "In una lettera indirizzata ai governatori di Bergamo per sollecitare la sua dimissione dal manicomio, si definì "cit- tadino bergamasco non solo per discendenza ma anche per affetto". SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Continua a pagina 37 Tasso e il primo servizio postale della storia Una splendida veduta di Cornello dei Tasso. Photo: Museo dei Tasso e della Storia Postale