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prima di tutto cultura. E' spazio relazionale, condivi- sione intergenerazionale, convivialità, appartenenza al territorio. Significa prodotti locali, ricette regionali, tradi- zioni antiche, riti sociali e anche religiosi. Dalla cucina passa gran parte della cultura nazionale e approfittare di questo periodo per riappro- priarsi di un pezzo importan- te della propria identità, o per scoprire che anche man- giare italiano o all'italiana è un modo per conoscere il Belpaese, è in fondo un'otti- ma occasione per riscoprirsi i t a l i a n i o p e r s c o p r i r e l a società italiana. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S emplicità, meno sprechi, dispensa b e n f o r n i t a e tempi lenti. Tra i tanti effetti colla- terali di questi tempi di pan- demia, ci sono le nuove con- suetudini alimentari. Molte indagini sociali hanno fatto emergere quanto l'emergenza abbia influito sul tempo tra- scorso a tavola e quanto sia riuscita a modificare consoli- date abitudini di spesa così come la gestione del tempo in cucina. L'invito ad uscire solo in caso di necessità e a limitare al massimo i contatti inter- personali, ha imposto una drastica riorganizzazione delle nostre relazioni sociali e delle routine quotidiane. Il tempo trascorso forzosa- mente in casa, per tanti è stato fonte di problemi: pro- g e t t i e i m p r e s e b l o c c a t e , i m p e g n i s a l t a t i , s t i p e n d i persi. Altri hanno avuto la possibilità di viverlo come una pausa benefica, disintos- s i c a n t e , r i g e n e r a n t e . Momenti di noia, smarri- mento e solitudine a parte, questo improvviso cambia- mento dello stile di vita ha c o m u n q u e s i g n i f i c a t o u n ripensamento della vita casa- linga e un'opportunità per stare con la famiglia, per d e d i c a r s i a p a s s a t e m p i e hobby spesso accantonati a causa dei ritmi serrati della vita quotidiana, per ripensare alle priorità e "inventare" le proprie giornate. In Italia diverse indagini statistiche (ma può bastare una personale e banalissima verifica dei consumi al super- mercato) hanno riscontrato che non solo è cambiato il modo di fare la spesa degli italiani ma anche il tempo riservato alla cucina e l'ap- proccio ai fornelli. Pur partendo da un livello alto, nel senso che il rapporto degli italiani con la cucina non è affatto trascurabile anche in tempi "normali", per una grossa fetta della popola- zione il dover restare a casa ha significato più tempo per stare in cucina e per riscopri- re i piaceri della buona tavo- la. Non solo è aumentato il tempo passato tra pentole e impasti ma anche la voglia di sperimentare, di scoprire nuovi piatti e dedicarsi a pie- tanze che richiedono lunghe preparazioni e cotture lente, che i normali tempi di vita- lavoro solitamente impedi- scono. Nella penisola, il boom lo hanno registrato i prodotti da f o r n o f a t t i i n c a s a : p a n e , pizze e focacce, torte, plum- cake, muffin e biscotti, pasta fresca. La dimostrazione più e v i d e n t e , s o p r a t t u t t o n e l primo lockdown quando le scorte non erano ancora ade- guate all'impennata di richie- ste, è stato il picco di vendite di farine e lieviti. Da introva- bili in primavera, oggi conti- nuano a registrare consumi altissimi se confrontati con le medie degli ultimi anni. Ma è stato proprio il cibo, complici anche le chiusure di b a r e r i s t o r a n t i , l ' h o m e - working e lo stop agli sposta- menti e alle uscite con gli a m i c i , a r e g i s t r a r e g r o s s i cambiamenti. A cominciare dall'approvvigionamento. Nel c a r r e l l o d e l l a s p e s a s o n o entrati soprattutto i beni pri- mari: farina, pasta, riso, legu- mi, acqua, accanto a detersivi e ovviamente disinfettanti. Altro effetto positivo è stata una progressiva crescita di attenzione sia verso la qualità degli alimenti sia ad evitare g l i s p r e c h i : o g g i s i b u t t a meno cibo, si fa più attenzio- ne all'etichetta, si riutilizzano gli avanzi. Il cibo si è trasformato in un modo per trascorrere il tempo, per coinvolgere la famiglia soprattutto dove ci sono bambini, per far atten- zione alla qualità dei prodotti che mangiamo ma in molti casi è diventato un tempo del ricordo. Le videochiamate ai genitori per sapere come si cucinano le lasagne, il ragù, il casatiello o il panforte si sono moltiplicate da nord a sud. Riacciuffare le tradizioni di famiglia e le ricette tipiche è stato un attimo, riempire i pomeriggi con un mestolo in mano una felice esperienza, imparare nuove abilità e con- c e d e r s i i n e d i t i s a p o r i u n grande vantaggio. L a r i s c o p e r t a d e l l ' a r t e della cucina ha acquistato peso anche all'estero e non solo tra gli italiani espatriati. Non è insomma un caso che l ' A m b a s c i a t a d ' I t a l i a a Washington, insieme ai nove Consolati italiani negli Usa e alla rete di uffici Ice, abbia lanciato la campagna "Stay at h o m e a n d # c o o k i t a l i a n " durante il lockdown. Una dozzina di star italiane ed italoamericane ha mostrato come cucinare le ricette pre- ferite con prodotti originali italiani facilmente reperibili s u l m e r c a t o s t a t u n i t e n s e ottenendo un grande riscon- tro. Tantomeno è un caso che oggi tutti questi enti pro- muovano, come è tradizione da 5 anni a questa parte, la S e t t i m a n a d e l l a C u c i n a Italiana. L'obiettivo è, solo in parte, sostenere l'export del settore agroalimentare del nostro Paese negli Stati Uniti attra- verso l'utilizzo di prodotti originali italiani in cucina. Perché per l'Italia la cucina è Più tempo in cucina? Un'occasione per ritrovare o scoprire i valori della cucina italiana Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408