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29 GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l Covid-19 ha cam- biato completamente le nostre abitudini: il modo in cui lavoria- m o , i l m o d o i n c u i andiamo a scuola, il modo in cui socializziamo, è tutto diverso. Potete ricordare l'ul- tima volta che avete abbrac- ciato qualcuno? Se siete sin- gle e vivete da soli, proprio come me, è probabile che sia passato quasi un anno - se non contiamo, ovviamente, le altrettanto importanti cocco- le che riceviamo dai nostri animali domestici, una vera benedizione per molti in que- sti tempi di solitudine impo- sta. In Italia, l'estate è passa- ta quasi normalmente. E ne abbiamo pagato le conse- guenze. Nel tentativo di "sal- vare l'economia" e di tran- quillizzare la gente, si viag- giava in tutto il Paese e all'e- s t e r o , i r i s t o r a n t i e i b a r erano aperti, la gente si riuni- va in grandi gruppi, senza mascherine, perché "è estate e il virus non c'è più". Proprio come una nazione di bambini viziati, abbiamo messo i pia- ceri edonistici e "l'economia" al di sopra della salute e della vita. Ora stiamo pagando tutto, con una seconda ondata che ha colpito il Paese più dura- mente della prima, con molte più infezioni e ospedali che, ancora una volta, faticano ad andare avanti. Sì, ci sono terapie migliori per i malati; in qualche modo, il messag- gio sull'indossare le masche- rine e l'allontanamento socia- l e è s t a t o c o m p r e s o d a l l a stragrande maggioranza degli italiani e le attuali restrizioni c o m i n c i a n o a m o s t r a r e i primi segni di funzionamento nel limitare il contagio. Ma non ne siamo ancora fuori. Tuttavia, tutto sarebbe "quasi" sotto controllo se non f o s s e p e r u n a c o s a : i l Natale. A Natale, per definizione, ci riuniamo, ci incontriamo, andiamo alla messa di mez- zanotte. Ci scambiamo i rega- li e passiamo del tempo con la famiglia e gli amici. Molti di noi si dirigono in monta- gna per una vacanza tanto desiderata sulla neve. Ma nel 2020, questo non significa abbracciare lo spirito stagio- nale, né rilassarsi sulla neve dopo mesi di lavoro in uffi- cio: significa incontri che non dovrebbero esserci, significa l'impossibilità di mantenere l'isolamento sociale, significa rovinare nel breve spazio di un paio di settimane tutto il d u r o l a v o r o c h e a b b i a m o fatto negli ultimi due mesi di isolamento. Segnato dell'esperienza d e l l a s c o r s a e s t a t e , i l Governo italiano sta cer- cando di trovare un modo per farci godere il nostro Natale, senza causare una terza ondata di Covid-19 a g e n n a i o . A n c h e s e n o n c i sono ancora delle linee guida ufficiali - dovremmo riceverle il 3 dicembre - il quadro si fa s e m p r e p i ù c h i a r o , m a n mano che ci avviciniamo a quella data. P e r m e t t e t e m i p e r ò d i ricordarvi qual è lo status quo al momento: il Paese è attualmente diviso in regioni rosse, arancioni e gialle, dove le rosse sono in totale isola- mento, con scuole (eccetto le elementari) che hanno la for- mazione a distanza e risto- ranti, bar e alcuni esercizi commerciali chiusi. Gli spo- stamenti tra i comuni sono consentiti solo per motivi di lavoro o di salute, mentre gli spostamenti da regione a regione sono vietati (questo v a l e a n c h e p e r l e r e g i o n i a r a n c i o n i ) . N e l l e r e g i o n i arancioni, le persone hanno le stesse limitazioni di quelle rosse, ma possono viaggiare liberamente all'interno dei confini regionali. Le regioni g i a l l e , c h e s o n o a m i n o r rischio di infezioni, hanno bar e ristoranti aperti fino alle 18.00 e anche le scuole aperte. O v u n q u e , g l i i n c o n t r i sociali sono vietati, andare a trovare gli amici a casa è vie- t a t o ( n e l l e z o n e r o s s e ) o almeno non è raccomandato. Abbiamo tutti, per così dire, vari livelli di isolamen- to. Ora, potremmo spendere litri di inchiostro per cercare di capire se questo è l'approc- cio giusto o meno - i media qui lo stanno facendo da tre settimane - ma concentria- moci sul Natale. G l i e s p e r t i d i c o n o c h e , molto probabilmente, avre- mo una serie di regolamenti per le due settimane che pre- cedono il Natale e una serie di regolamenti - leggermente meno restrittivi - per i giorni effettivi dei festeggiamenti, a condizione che i dati consen- tano un certo alleggerimento delle regole attuali. È probabile che i negozi e i centri commerciali restino aperti fino alle 22, sia per consentire alle persone di fare acquisti senza creare s o v r a f f o l l a m e n t o , s i a p e r dare la possibilità alle azien- de di rimanere attive più a lungo. Anche l'accesso limita- to alle vie dello shopping (si pensi a via Montenapoleone a M i l a n o , a d e s e m p i o ) è un'opzione possibile, soprat- tutto nelle grandi città. I cen- tri commerciali dovrebbero riaprire anche nei fine setti- m a n a ( a t t u a l m e n t e s o n o chiusi il sabato e la domeni- ca), con accesso limitato e orari prestabiliti per clienti over 65. Agostino Miozzo, coordinatore del CTS, la task f o r c e g o v e r n a t i v a p e r i l Covid-19, è molto chiaro su una cosa: "Sarà più vicino alla normalità, ma lungi dal- l'essere un ritorno alla nor- malità". È molto probabile che le stazioni sciistiche riman- gano chiuse per tutto il perio- do delle feste. Un solo giorno di piste aperte a Cervinia, un mese fa, ha dimostrato come la gente non sia in grado di godersi il tempo sulla neve in modo intelligente: immensi raduni, code, mancanza di distanziamento sociale. Il r i s c h i o d i t e n e r l e a p e r t e durante il periodo natalizio sembra troppo alto, anche se il Governo ha cercato di tro- vare un compromesso, con le s t a z i o n i s c i i s t i c h e c h i u s e nelle regioni rosse e aperte in q u e l l e a r a n c i o n i , m a c o n accessi limitati. Quando si tratta di viag- giare da una regione all'altra, è p r o b a b i l e c h e l e r e g o l e rimangano le stesse: niente viaggi tra regioni arancioni e quelle rosse, con i residenti delle regioni gialle che posso- no spostarsi solo nelle altre regioni gialle. Ci potrebbe essere un certo margine di manovra per consentire ai familiari stretti di viaggiare e di raggiungere i parenti, ma questo rimane ancora poco chiaro. I l c o p r i f u o c o d o v r e b b e essere posticipato a mezza- notte almeno per il 24 dicem- bre, per permettere alle per- sone di andare alla tradizio- nale "Messa di Mezzanotte", che si svolge verso le 22:00 in gran parte dei luoghi. Infine, ma non meno importante: cene e feste in famiglia. I grandi raduni rimarranno vietati ed è probabile che solo i familiari che vivono insieme potranno partecipare allo stesso cenone di Natale. Questo Natale sarà molto diverso da tutti gli altri che la stragrande maggioranza di noi ha vissuto nella sua vita: ci saranno meno feste e cene insieme, meno regali, e certa- mente più preoccupazioni per la nostra salute, il nostro futuro, i nostri cari. Forse dovremmo approfittarne, però, e tornare a una celebra- zione più semplice, più spiri- tuale, come dovrebbe essere. Che sia un Natale in cui la n o s t r a a n i m a e i l n o s t r o amore per coloro che sono significativi per noi vincano d a v v e r o . R e g a l i , c e n e e v a c a n z e d i l u s s o p o s s o n o aspettare fino al prossimo anno. Molte famiglie, questo Natale, si incontreranno online (Photo: Yarruta/Dreamstime) Come sarà il nostro Natale? SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI