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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 23 MAGGIO 2013 Stile imperiale Ritratto di Matidia. Scultura del 147-148 d.C. in marmo proveniente da Villa Adriana a Tivoli e oggi collocata nella Sala degli Imperatori di Palazzo Nuovo, nei Musei Capitolini di Roma. Vibia Matidia, donna romana di famiglia imperiale, primogenita di Matidia e sorella di Sabina che sposò Adriano, è nota da diverse iscrizioni e da passi di autori antichi. Non ottenne il titolo di augusta e non venne divinizzata dopo la morte. Il suo ritratto ci era sconosciuto, ma di recente si è fatto il suo nome a proposito di una testa di giovane donna nel museo di Fiesole, della quale esiste un magnifico esemplare nel Museo Capitolino. Il viso è fine e sensibile. I capelli sono raccolti sulla nuca in un cesto di trecce, mentre sono rialzati sulla fronte in un diadema di cincinni espressi plasticamente. È diffuso un delicato colorismo di gusto flavio. Enigma in 3 D La Benedizione di Isacco a Giacobbe. È un affresco attribuito al Maestro di Isacco (forse il giovane Giotto?), databile attorno al 1291-1295 e situato nella fascia superiore della parete destra della Basilica superiore di Assisi. Con "Esaù respinto da Isacco", narra la storia biblica della morte d'Isacco. I due dipinti costituiscono per gli storici dell'arte un vero e proprio enigma: queste due scene sono di una modernità tale che da sempre ha fatto discutere sull'attribuzione di questi affreschi ad un pittore dal grosso bagaglio tecnico e rientrano a pieno titolo in quella che è definita la "Questione giottesca". Il tentativo cioè di dare un nome all'artista innovativo che, distaccandosi dai modi di Cimabue, andava sviluppando una maggiore volumetria dei soggetti e tridimensionalità della rappresentazione pittorica. Curve manieriste Palazzo Massimo alle Colonne. È un edificio rinascimentale di Roma che sorge in corso Vittorio Emanuele II. Rappresenta il capolavoro dell'architetto Baldassarre Peruzzi che manifestò pienamente le sue idee architettoniche libere e spegiudicate tanto che con tale sperimentale stile si pose tra i protagonisti del Manierismo. La facciata del palazzo cinquecentesco è porticata e curvilinea e si adatta quella dell'Odeon di Domiziano, un teatro coperto del I secolo su cui è stato costruito. Ha una pianta ad L, articolata intorno ad un cortile. Inedita è la conformazione dei portici del cortile, costituiti da due logge architravate sovrapposte, chiuse alla sommità da un terzo piano aperto da finestre rettangolari larghe quanto il sottostante colonnato. PAGINA 9 Viste scenografiche Roma Antica. Giovanni Paolo Panini o Pannini è stato un pittore, architetto e scenografo italiano della prima metà del Settecento. Da giovane studiò a Piacenza come scenografo teatrale. A Roma nel 1711 studiò disegno con Benedetto Luti e divenne famoso come decoratore di palazzi. È conosciuto per le sue vedute di Roma: si interessò in particolare delle antichità della città. Fra i suoi lavori più famosi ci sono l'interno del Pantheon e i suoi dipinti di gallerie di quadri che a loro volta contengono viste di Roma. Quest'olio su tela del 1755, in particolare, mostra una tecnica raffinata, innovativa, unica, pittoresca, capace di riassumere come in una cartolina o in un monumento vivente le bellezze artistiche di Roma. L'uso del colore e di elementi strutturali, si mescolano con figure eleganti e tratto sicuro. Simmetria interrotta Natura morta. Opera del 1956 di Giorgio Morandi. Se a partire dal 1953 realizza alcune nature morte "a base quadrata" diponendo sul piano del tavolo, semplici scatole di carta, dal 1956, conquistarono il primo piano: l'irregolarità degli spigoli, attraverso le ondulazioni di una pennellata intrisa di luce, è tale da far pensare a oggetti costruiti dallo stesso artista che abbiano conservato l'imperfetta piegatura del cartoncino da cui derivano. Nella seconda metà degli anni Cinquanta la costruzione spaziale della natura morta tende ad assumere una norma geometrica: in questo quadro entrano in scena due soli piani: il primo con le scatole di carta, il secondo con la sequenza di oggetti alti (brocca e bottiglie) e la scatola cilindrica bassa, che rompe il perfetto sistema di simmetrie che governa l'immagine.