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re. Dobbiamo aprirci a qual- cosa di nuovo: come a un figlio che ci trasforma, come una figlia che ci rivoluziona la vita. Se non potremo scam- biarci i regali tutti insieme, se non potremo condividere la tavola e gli affetti, potremo provare a reinventare queste feste trasformando i limiti nei momenti in cui ciascuno rico- mincia, si ripensa, ricostrui- sce qualcosa. Concediamoci fiducia nella capacità di resi- stere e reagire. Pensiamo che quel che ci manca è ciò che potremo essere e diventare fra poco. E' con questo augu- rio pieno di speranza che L'Italo-Americano augura a tutti voi, cari lettori, Serene Festività. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2020 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A lberi addobbati che si accendono in mezzo a piazze vuote. I tradizio- nali mercatini di Natale vietati. strade semide- serte, negozi chiusi e luci s p e n t e c h e i n t r i s t i s c o n o . Cinema, teatri, concerti inter- detti. Controlli sui treni e tamponi in aeroporto. Vacan- ze all'estero o sulla neve tra limitazioni e controindicazio- ni. Niente crociere ai tropici per dimenticarsi le fatiche lavorative e lasciarsi alle spal- le un annus horribilis. In Ita- lia il coprifuoco stabilisce fino a che ora si possono guardare l e v e t r i n e a d d o b b a t e n e i n e g o z i d e l c e n t r o . S t o p a cenoni, proibiti i veglioni e feste in casa solo tra convi- venti e comunque piene di accorgimenti. Addosso sem- p r e l e m a s c h e r i n e c h e nascondono tutti i sorrisi di cui abbiamo bisogno, non solo in questo periodo del- l'anno. La situazione non migliora dall'altra parte del- l'oceano: ingressi contingen- tati nei centri commerciali, file ovunque, tempi di attesa che si allungano per consegne a domicilio e cibo d'asporto. Anche Babbo Natale incontra i bambini chiuso dietro a una vetrina anti-contagio. Dopo il Thanksgiving, anche il Natale sarà diverso. Tra precauzioni sanitarie, n o r m e d i d i s t a n z i a m e n t o sociale, raccomandazioni a celebrare le festività solo con i congiunti, inviti alla respon- sabilità individuale per ridur- re al massimo i ricongiungi- menti familiari, le occasioni di incontro, le cene con gli a m i c i e l e r i u n i o n i c o n i parenti, che poi è tutto quello che succede in questo periodo dell'anno, tutto sembra stra- no. S e n t i a m o a n c o r a p i ù pesanti le restrizioni alle nostre libertà, insopportabili i divieti ai movimenti e intolle- rabili i controlli ai nostri incontri. L'obiettivo è però sacro- santo: contenere una nuova esplosione dei contagi, che ancora stentano a calare in attesa della gigantesca mac- china delle vaccinazioni di massa che sta cominciando a mettersi in moto nel mondo. Purtroppo la strada è ancora lunga, faticosamente in salita, e cercare di mantenere l'ani- ma e lo spirito delle feste in arrivo tra paure di contagi e rischi oggettivi è una dura prova con cui tutti dovremo confrontarci. Per ovvie ragioni Natale e Capodanno non potranno essere uguali ai precedenti. Sappiamo di avere un grande bisogno di abbracci e condivi- sione, di riunirci e ritrovarci, di stare insieme, di incontrare persone care, ma ancora non è possibile concedere una tre- gua ai nostri comportamenti anti-covid, se non vogliamo prestare il fianco a questo ter- ribile nemico. E' vero, continua ad essere difficilissimo fare i conti con questa pandemia che sembra rubarci persino la magia del Natale, toglierci i momenti più belli e le tradizioni fami- liari a cui abbiamo legato le nostre vite da quando siamo nati. La casa piena di parenti, la confusione allegra della vigilia, gli ultimi trafelati acquisti nei negozi affollati, gli abbracci, i brindisi con amici e colleghi, e i ritorni a casa dopo tanto tempo, quel rivedersi che è un ritrovarsi e infondersi forza. Assistiamo invece impo- tenti a un furto lento e conti- nuo di pezzi preziosi di vita che questa pandemia ci porta via. S i c u r a m e n t e p e r d i a m o qualcosa ma sicuramente possiamo "lavorare" (perché ci costerà un po' di fatica) sul nostro atteggiamento per usare quest'ultimo pezzo del 2 0 2 0 n e l m o d o m i g l i o r e . Resilienza, spirito di adatta- mento e flessibilità a parte, possiamo cercare di vivere al meglio questi giorni sapendo che saranno molto difficili per chi, a causa del covid, ha perso tanto, sta soffrendo o ha una persona cara in ospe- d a l e . L a s o l i t u d i n e s i s a , diventa ancora più grande nei p e r i o d i d i f e s t a . C h i v i v e situazioni di fragilità e si aggrappa a questo momento dell'anno per vedere i propri affetti, patirà ulteriormente. Chi invece si sente comunque c i r c o n d a t o d a a t t e n z i o n i , capirà che è una misura d'e- mergenza, una situazione temporanea, e si farà corag- gio. Chi cioè ha strumenti per sopportare la lontananza o la mancanza di quel che si fa a Natale, non si lascerà spaven- tare da un Natale diverso anche se sarà più spento. Se il primo lockdown ci aveva portati a ripensare le nostre priorità, a trovare un senso nuovo per il tempo ral- lentato dentro casa, in questo Natale possiamo concentrarci sulle persone che amiamo. Aver moltiplicato le video- chiamate in tutto il mondo ha già dimostrato quanto abbiamo bisogno degli altri. Dobbiamo cercare e soprat- tutto trovare un modo per sentire calore e donarlo, per provare affetto e trasmetter- lo, per sentire solidarietà e diffonderla, anche se non sarà di persona. Il 25 dicembre è una data c o n v e n z i o n a l e p e r c h é dovrebbe essere Natale tutti i giorni e Natale sarà Natale anche senza tutto quel corre- do di cose che abbiamo sem- pre fatto durante le feste, se è vero che il primo Natale deve essere nel nostro cuore. Il Natale è una nascita e forse è da qui che dobbiamo riparti- Regaliamoci un Natale di speranza. Auguri, cari lettori, da L'Italo-Americano Meranotours@att.net Direct: 818-907-8408